Le parole del veterano azzurro che si proietta verso gli incontri iridati
All’inizio della Rugby World Cup 2023 manca sempre di meno. L’Italia, dopo essere arrivata nella sede del suo ritiro di Bourgoin-Jallieu, è pronta a mettere nel mirino le avversarie del Girone A, nell’ordine: Namibia, Uruguay, Nuova Zelanda e Francia.
A fare il punto della situazione in casa “Azzurri” ci ha pensato il veterano della selezione tricolore, quel Tommaso Allan giunto alla sua terza Coppa del Mondo personale, dopo quelle del 2015 e del 2019. Il trequarti, intervistato dal Giornale di Vicenza, ha detto: “Rispetto per tutti, paura di nessuno. Sappiamo di dover far qualcosa che l’Italia non ha mai fatto prima. Sono eccitato e così anche i miei compagni. Sono giovani, è vero, ma hanno approcciato bene con l’azzurro e l’adrenalina del Mondiale li aiuterà a disputare una buona competizione”.
“Io sono carico e intatto (ammette scherzosamente, ndr): è stata una preparazione molto lunga, durata cinque mesi. Siamo contenti dei Test Match disputati, arriviamo ai Mondiali in salute e cercheremo di far tesoro degli errori e dei difetti che si sono palesati nelle ultime partite: è mancata un po’ di lucidità e abbiamo perso opportunità nei momenti di gioco fondamentali; ma al Mondiale sarà diverso, anche perché sappiamo di giocarci tanto e dobbiamo sbagliare il meno possibile tenendo alta la nostra concentrazione”.
Sul calendario, prima con Namibia e Uruguay, poi con Nuova Zelanda e Francia: “Ci lavoriamo da due anni. Per noi è un appuntamento chiave: l’importante sarà focalizzarci sul primo blocco di partite. Con l’Uruguay, per esempio, sarà molto complicato, ma è una nazionale che conosciamo, ci abbiamo già giocato contro. Nuova Zelanda e Francia sulla carta sono fortissime, ma ci penseremo dopo”.
Infine conclude dicendo: “Sono uno dei veterani del gruppo e la mia dote è anche quella di saper sdrammatizzare. Giocando a Perpignan questo sarà, per certi versi, un Mondiale di casa. Avrò con me tutta la mia famiglia a sostenermi. Il mio sogno nel cassetto? Giocare, se il fisico me lo consentirà, fino a 36-37 anni, a buon livello. Vogliamo regalare all’Italia un Mondiale storico”.
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