Summer Nations Series: Italia-Giappone, prove di Mondiale

Fondamentale non “isolare” Capuozzo all’ala e non regalare palloni facili a Matsushima, ma davanti gli Azzurri possono fare la differenza

Summer Nations Series: Italia-Giappone, prove di Mondiale (ph. Sebastiano Pessina)

Summer Nations Series: Italia-Giappone, prove di Mondiale (ph. Sebastiano Pessina)

Se non è una prova generale, poco ci manca. A Treviso Italia e Giappone scendono in campo alle 18.30 (diretta Sky Sport Summer e Tv8) per l’ultima volta prima dell’esordio alla Rugby World Cup 2023 in Francia, e lo fanno con la voglia di ottenere un successo che sarebbe fondamentale per il morale e darebbe la conferma di aver lavorato bene in questa lunghissima estate di preparazione. L’ultima volta tra le due squadre risale al 2018: l’Italia – guidata da Conor O’Shea – pareggiò 1-1 la serie con i nipponici. Nella prima partita gli Azzurri ressero 60 minuti e crollarono nel finale (34-17), nella seconda invece dominarono per larghi tratti, pur rischiando di farsi rimontare negli ultimi minuti, e vinsero 25-22. In quella sfida furono decisivi anche i piazzati di Tommaso Allan, uno dei 4 Azzurri presenti sia quel giorno a Kobe che oggi a Treviso. Gli altri erano Sebastian Negri, Simone Ferrari e Luca Bigi.

Quello era un Giappone in piena ascesa, che un anno dopo avrebbe raggiunto i quarti del Mondiale battendo Irlanda e Scozia. La squadra di Jamie Joseph, adesso, sta attraversando una fase difficile. Costretto al ricambio generazionale proprio nell’anno del Mondiale, il tecnico dei Brave Blossoms sta cercando l’assetto migliore in vista delle sfide che varranno i quarti contro Inghilterra e Argentina, affidandosi a giocatori di comprovata qualità ed esperienza come Leitch, Himeno e Matsushima e a nuovi innesti come le ali di origine isolana Naikabula e Masirewa, quasi sempre presenti nelle partite di preparazione.

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Italia-Giappone: le scelte di Crowley

Kieran Crowley ripropone la carta del doppio estremo, con Tommaso Allan e Ange Capuozzo per la prima volta insieme nel triangolo allargato. Un assetto diverso rispetto alla rodata coppia Padovani-Capuozzo, forse la soluzione principale a cui pensava il tecnico neozelandese prima dell’infortunio del trequarti veneto. I due, infatti, si scambiavano continuamente di posizione, mentre per caratteristiche è probabile che Allan mantenga sempre un ruolo di copertura in difesa (soprattutto nel gioco tattico al piede) e di secondo playmaker in attacco, con Capuozzo che invece – come fa spesso Ioane – potrebbe proporsi in mezzo al campo per ricevere e giocare più palloni possibile. Il rischio di restare “isolati” quando si gioca ala è sempre dietro angolo, e dovrà essere bravo il giocatore di Tolosa a proporsi e bravi i compagni a fargli arrivare più occasioni possibili per entrare in azione.

Per quanto riguarda il gioco al piede, invece, sarà fondamentale non concedere palloni e ripartenze facili a Matsushima e alle due ali Masirewa e Naikabula. Le salite difensive dovranno essere perfette, così come il primo placcaggio sui trequarti giapponesi. L’impressione è che gli Azzurri possano fare la differenza soprattutto davanti: la terza linea dei Brave Blossoms è certamente forte (anche se Fukui, al secondo cap, è costretto a sostituire lo squalificato Labuschagne), ma gli avanti italiani hanno le qualità tecniche e fisiche per prendere in mano la partita.

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Come ripetuto spesso da Crowley, serve continuità per 80 minuti. La panchina azzurra presenta elementi di grandissima qualità. Da ragazzi come Fischetti, Lamb e Zuliani ci si aspetta un cambio di passo che nella ripresa potrebbe essere decisivo. I due trequarti garantiscono copertura in tutti i ruoli dal 9 al 15: probabile che nel secondo tempo Crowley ridisegni completamente il reparto arretrato, togliendo punti di riferimento al Giappone, che invece potrebbe provare a fare la differenza in prima linea. Joseph, infatti, si è tenuto per il secondo tempo i due piloni più esperti: Inagaki e Ai Valu.

Francesco Palma

Le formazioni di Italia-Giappone

Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Ivan Nemer

A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Danilo Fischetti, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Dino Lamb, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Manuel Zuliani, 22 Martin Page-Relo, 23 Paolo Odogwu

Giappone: 15 Kotaro Matsushima, 14 Semisi Masirewa, 13 Dylan Riley, 12 Tomoki Osada, 11 Jone Naikabula, 10 Lee Seung Sin, 9 Yukata Nagare, 8 Kazuki Himeno ©, 7 Shota Fukui, 6 Michael Leitch, 5 Uwe Helu, 4 Jack Cornelsen, 3 Gu Ji Won, 2 Shota Horie, 1 Craig Millar

A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Keita Inagaki, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Amanaki Saumaki, 20 Ben Gunter, 21 Naoto Saito, 22 Rikiya Matsuda, 23 Ryoto Nakamura

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