Niente Premiership per i London Irish: ufficiale la sospensione

La squadra londinese scompare dalla geografia del massimo campionato e dovrà rinunciare alle competizioni per la stagione 2023/24

London Irish in azione- ph. ISABEL INFANTES / AFP

I London Irish sono stati sospesi dalla Premiership dopo aver mancato la scadenza di martedì 6 giugno in cui avrebbero dovuto pagare gli stipendi arretrati dei giocatori e del personale.

Il club, che aveva già usufruito di una proroga per completare un’acquisizione o garantire un piano di rientro dei debiti, non sarà autorizzato a giocare in nessun campionato la prossima stagione.

Nel corso della vicenda era spuntato un consorzio statunitense che sembrava interessato a rilevare la proprietà degli Exiles, quinti classificati in Premiership durante il 2022-23.

Una dichiarazione dell’organo di governo della RFU ha confermato che l’acquisizione non si è concretizzata e per la squadra in cui militano anche gli italiani Luca Morisi e Danilo Fischetti non c’è stato scampo.

Sul sito web della società londinese è apparso ieri un comunicato che non lascia spazio a interpretazioni: nel 2023/24 gli Irish non ci saranno.

Niente Premiership per i London Irish: ufficiale la sospensione

Nonostante i piani annunciati nel 2021 per espandere la massima divisione a 14 squadre, il rugby inglese affronta la prospettiva di una Premiership a 10 squadre la prossima stagione dopo che Worcester Warriors e Wasps hanno dovuto alzare bandiera bianca.

L’amministratore delegato della RFU Bill Sweeney ha dichiarato tutto il suo sconforto: “Questa è una notizia disperatamente triste per tutti coloro che fanno parte della comunità dei London Irish, nonché per tutti i giocatori, i tifosi, il personale e i volontari per i quali questo club significa così tanto”.

Sweeney ha dichiarato anche che la RFU aveva lavorato di concerto con il club, la Premiership Rugby e la Rugby Players Association per “fare di tutto al fine di garantire la redditività a lungo termine del club”.

“Per raggiungere questo obiettivo, era imperativo che ci fossero presentate prove trasparenti dei finanziamenti. Nonostante abbia richiesto queste garanzie negli ultimi sei mesi e abbia ricevuto assicurazioni in più occasioni che avremmo ricevuto la prova della proprietà e dei fondi, tutto ciò non si è materializzato”. Ha aggiunto l’AD inglese.

Cosa è successo prima della sospensione

I London Irish hanno giocato una stagione agonistica più che buona. Hanno concluso in quinta posizione in campionato e hanno raggiunto la finale della Premiership Rugby Cup per la seconda volta consecutiva.

Contestualmente si iniziavano a sentire i primi rumors di problemi fuori dal campo.

Secondo la stampa inglese il club potrebbe avere debiti di circa 30 milioni di sterline e il proprietario Mick Crossan è rimasto in trattative prolungate per vendere al già citato consorzio con sede negli Stati Uniti.

Crossan inizialmente è intervenuto per pagare i salari scaduti ad aprile, poco prima che i giocatori si preparassero a presentare avvisi di violazione del contratto.

Al club è stata inizialmente data una scadenza con termine ultimo il 30 maggio per completare l’acquisizione, pena il rischio di essere sospeso dalla Premiership, ma la RFU ha prorogato fino alle 16:00 di martedì 6 giugno.

Oltre a completare l’acquisizione o dimostrare di avere finanziamenti per operare per la prossima stagione, gli Irish avebbero dovuto garantire che tutto il personale e i giocatori fossero pagati per tutto il mese di maggio, dopo che il club aveva erogato solo il 50% delle cifre dovute.

Nel frattempo il club ha ricevuto la scorsa settimana una petizione di liquidazione da parte di HM Revenue & Customs (l’agenzia tributaria del Regno Unito) per una fattura fiscale non pagata. Un passaggio che ha aggravato la già precaria condizione economica.

Le reazioni e le prospettive future

Anche se secondo le comunicazioni ufficiali “Il Club continua a rimanere attivamente in contatto con la RFU per esplorare qualsiasi circostanza che possa comportare la revoca della sospensione”, appare chiaro che il futuro è tutto tranne che roseo.

La squadra che annovera fra le sue fila giocatori di alto spessore, verrà smantellata. Per questo alcuni pezzi pregiati come Henry Arundell, Paddy Jackson, Tom Pearson, Lovejoy Chawatama sembrano aver già trovato posto altrove.

Per Arundell e Pearson potrebbe arrivare un nuovo contratto con Bath, mentre Jackson dovrebbe sbarcare in Francia a Brive e Chawatama è segnalato in direzione Bristol.

I prossimi giorni offriranno maggiori indicazioni anche sul resto della rosa e, con ogni probabilità sul futuro dei due Azzurri, Danilo Fischetti e Luca Morisi, di stanza a Londra.

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