Italia, Kieran Crowley: “Dobbiamo riuscire a dare minuti ai nostri migliori talenti”

Il capo allenatore della nazionale parla di sfida centrale per il movimento nel continuare a sviluppare le qualità dei giovani

Italia-Sudafrica, Crowley spiega l'assenza di Garbisi e i cambi in prima linea

Kieran Crowley – ph. Sebastiano Pessina

Secondo il capo allenatore dell’Italia Kieran Crowley, una delle sfide principali del movimento è riuscire a continuare a sviluppare le qualità dei giovani talenti che stanno emergendo dalle nazionali giovanili nelle ultime stagioni.

Intervenendo come ospite nel podcast Fratelli d’Rugby, il CT ha detto: “In questo momento una delle sfide più grosse per noi è riuscire a continuare a sviluppare i giovani talenti che hanno fatto tanto bene nelle ultime stagioni a livello under 20.”

“Abbiamo due franchigie, Benetton e Zebre, a cui sono stati aggregati i giocatori migliori. Si devono ambientare al livello, devono avere minuti di gioco a disposizione, ma non sempre riescono ad ottenerli.”

“Capisco che anche le Zebre abbiano l’obiettivo di centrare la vittoria, ma ci sono un sacco di giocatori stranieri in entrambe le squadre. Farò solo un esempio: Riccardo Genovese, pilone uscito dalla nazionale U20 e aggregato alle Zebre, uno dei migliori dello scorso Sei Nazioni di categoria e delle Summer Series a livello assoluto. Da allora sapete quante partite ha giocato? Non certo un sacco [5 presenze per 117 minuti totali], perché sono stati messi in campo altri giocatori. Si è sempre allenato con loro, ma non ha avuto molte opportunità.”

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“La sfida per noi è riuscire a trovare un modo di dare minuti a questi giovani – ha ribadito Crowley – Quest’anno, dopo il mondiale under 20, vedremo che succederà. Alcuni giocatori saranno presi dalle franchigie, altri andranno in Top10, altri ancora all’estero, come François Mey, che è andato in Francia e ha avuto modo di giocare per tutta la stagione con gli Espoirs.”

Il tecnico neozelandese non ha solo evidenziato una questione cruciale, ma ha anche offerto una possibile soluzione: “Personalmente non vedo problemi nel fatto che magari, in un prossimo futuro, le franchigie selezionino un gruppo di 33 giocatori ciascuna per giocare la partita nel fine settimana e rilascino tutti gli altri non utilizzati alle squadre di Top10.”

“Sarebbe un modo per dare minuti a tutti i giocatori. La mia sensazione è che siamo fortunati ad avere un gruppo giovane in nazionale, ma dobbiamo continuare ad aggiungere giocatori e in questo momento mi sembra che stiamo ostacolando la crescita di qualcuno di loro.”

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