L’ala azzurra dal primo raduno di Pergine: “La concorrenza di Gesi, Mori e Odogwu è positiva per tutti. Noi lavoreremo ‘step by step’, pensando alla partita che verrà e al nostro gioco”

Pierre Bruno: “I quarti del Mondiale? Serve un impresa, ma siamo qui per provarci”
L’Italia ha cominciato il percorso di avvicinamento alla Coppa del Mondo 2023 in Francia, con il primo raduno che vede coinvolta parte del gruppo completo, che si ritroverà poi insieme dal terzo raduno in poi. In questo primo gruppo c’è anche Pierre Bruno, uno dei protagonisti dell’ultimo Sei Nazioni, e autore di una delle mete più belle del Torneo contro l’Irlanda: “Ovviamente siamo solo una piccola parte rispetto all’intero gruppo dei pre-convocati. Siamo all’inizio e stiamo facendo degli allenamenti abbastanza tranquilli, ma fisicamente stiamo tutti bene” ha spiegato Bruno, raccontando il lavoro di questi primi giorni a Pergine Valsugana.
Pierre Bruno: “Lavoriamo di partita in partita”
Siamo a giugno, la strada verso il Mondiale – e soprattutto verso le sfide più attese contro All Blacks e Francia – è ancora molto lunga, per questo Bruno pone l’attenzione sulla necessità di lavorare passo dopo passo: “Ci siamo prefissati degli obiettivi, che consistono nel lavorare step by step. Prima pensiamo ai 4 test match di preparazione e ad arrivare in forma contro Namibia e Uruguay, partite che doppiamo vincere per conquistare la qualificazione al prossimo Mondiale in Australia. Una volta arrivati lì, penseremo al resto”.
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“Inutile nascondersi dietro a un dito” prosegue Bruno: “Servirà un’impresa per passare il turno contro All Blacks e Francia, ma se non pensassimo di provarci non saremmo qui. Non sarà facile, magari non lo si dice sempre ad alta voce, ma tutti i ragazzi che sono qui sognano di arrivare ai quarti di finale di una Coppa del Mondo”.
Per quanto riguarda il lavoro sul campo, si continuerà sul solco tracciato da Crowley e dal suo staff nell’ultima stagione: “Ripartiamo dal nostro gioco e dal nostro modo di lavorare, è qualcosa in cui crediamo e alla quale vogliamo dare ancora più concretezza, riducendo il numero di errori rispetto alle precedenti partite” spiega l’ala delle Zebre e della Nazionale.
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La concorrenza nel ruolo di ala si è notevolmente arricchita nell’ultimo periodo, con l’esordio di Gesi a marzo contro la Scozia, il ritorno in Nazionale di Mori e la convocazione di Odogwu: “La concorrenza positiva è uno stimolo per tutti, e ci aiuta ad aumentare il nostro livello alzando sempre di più l’asticella. Gesi ha meritato di esordire e sono contentissimo per lui, così come sono contento per il ritorno di Chico (Mori, ndr) e per l’arrivo di Odogwu, che speriamo possa dare un valore aggiunto alla squadra” prosegue Bruno.
Ironia della sorte, il 29 luglio si ripartirà proprio da dove gli Azzurri hanno concluso la stagione 2022-23: Edimburgo, Scozia. A Marzo, l’Italia arrivò letteralmente a 50 centimetri dalla meta del pareggio – e forse della vittoria – prima di subire la beffa della meta a tempo scaduto di Van Der Merwe: “Ripartiamo da lì e dal Sei Nazioni che abbiamo disputato, in cui siamo stati sempre competitivi nonostante le sconfitte. Dobbiamo continuare a lavorare sul nostro piano di gioco e a renderlo ancora più concreto” conclude Pierre Bruno.
Francesco Palma
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