L’estremo azzurro: “Italia-Francia non è una partita come le altre per me. È molto importante dal punto di vista personale”
Italia-Francia si avvicina, e per Ange Capuozzo non può essere di certo una partita come le altre. L’estremo azzurro, nato e cresciuto a Grenoble, affronterà per la prima volta i Bleus in carriera: “È un momento importante per me, non solo come giocatore ma anche come persona, c’è tutta la mia storia in questa partita. Sono molto felice di questa opportunità e farò di tutto per essere in campo domenica” ha commentato ai canali ufficiali della Fir.
Tra i 42 convocati di Fabien Galthié ci sono ben 11 giocatori di Tolosa, squadra nella quale milita Capuozzo. Molto probabilmente, quindi, l’azzurro si troverà contro alcuni suoi compagni di club: “Diciamo che la scorsa settimana la ‘guerra’ è già cominciata negli spogliatoi di Tolosa (ride, ndr). A parte le battute, sono veramente felice di poter affrontare i miei compagni. Ci abbiamo scherzato un po’ su negli ultimi giorni, nulla di particolare, ma sono contento di poter giocare una partita di questo tipo”.
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Per quanto riguarda gli obiettivi e le aspettative, Capuozzo cerca di vivere in modo positivo la pressione derivante dal 2022 sia personale che della Nazionale: “Dobbiamo sempre ricordarci che comunque in questo Sei Nazioni siamo degli outsider, abbiamo ancora dei margini di crescita verso il Mondiale di settembre. Non siamo qui per dare solo spettacolo, ma per ottenere il massimo che possiamo avere dal punto di vista del risultato”.
“Noi scendiamo sempre in campo per provare a vincere e per mostrare la miglior versione di noi stessi, e sappiamo di poterlo fare in ogni partita” insiste Capuozzo: “Difficile porre un numero fisso di successi da raggiungere. Il presidente ha detto giustamente che l’obiettivo è di due vittorie, ma in realtà noi giocheremo ogni partita per portare a casa il risultato. Magari potremmo vincerne anche di più!”.
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Durante l’intervista, Capuozzo ha parlato anche del suo impegno per imparare sempre meglio l’Italiano: “Faccio lezioni tutte le settimane, poi quando sono in ritiro chiaramente sentendo parlare i compagni mi abituo. Ho ancora un po’ di difficoltà, ma di solito col passare dei giorni diventa più facile stando con gli altri, quando poi finirà il Sei Nazioni continuerò ancora con le lezioni”.
Infine, un appunto sul ritorno in azzurro di Matteo Minozzi, che potrebbe essere molto affine a Capuozzo per caratteristiche: “Lo conoscevo come rugbista, anche perché è molto famoso. Lui è davvero molto forte e mi piace il suo modo di giocare a rugby. Spero di avere la possibilità di giocare insieme a lui una o più volte, perché è un grande giocatore”.
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