Centinaia di tagliandi tolti dal circuito normale d’acquisto per essere ceduti a un dirigente della federazione francese
Secondo quanto pubblicato lo scorso venerdì 6 gennaio dal quotidiano francese Le Parisien, l’inchiesta sulla corruzione riguardante la Rugby World Cup 2023 avrebbe un nuovo filone: il traffico illecito di biglietti per le partite.
Le recenti perquisizioni della gendarmeria francese negli uffici dell’organizzazione del mondiale transalpino, infatti, avrebbero portato alla luce la diversione di diverse centinaia di biglietti dal normale circuito di vendita per essere assegnati ad alcune persone molto vicine a Claude Atcher, l’ex direttore del comitato organizzatore allontanato dal suo posto ad agosto.
In particolare sono due i nomi dei beneficiari dei tagliandi ad essere coinvolti nell’inchiesta. Quello che fa più rumore è quello dell’ex nazionale francese Sebastien Chabal, 45 anni e oggi commentatore televisivo. Chabal, ambasciatore ufficiale della RWC, avrebbe ricevuto circa un centinaio di biglietti. L’altro, che appare più importante, è quello di Henri Mioch, dirigente della FFR e giocatore del Beziers più volte campione di Francia negli Anni Settanta.
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Mioch, che ha un’azienda di hospitality per eventi sportivi ed era al contempo coinvolto nell’organizzazione della Rugby World Cup, configurando un conflitto d’interessi già di per sé poco trasparente, avrebbe acquistato circa 600 biglietti grazie alla sua vicinanza ad Atcher, quando le regole per i membri dell’organizzazione prevedevano un massimo di 8 biglietti a persona e l’interdizione alla rivendita.
Secondo quanto rivelato da una fonte vicina all’inchiesta a Le Parisien, questi biglietti da circa 300 euro l’uno acquistati da Mioch, rivenduti sotto forma di pacchetti a cui aggiungere, ad esempio, incontri con giocatori celebri, avrebbero potuto generare fino a 1500 euro ciascuno, configurando il reato di traffico illecito.
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Una notizia destinata a generare ancor più malcontento e rabbia nell’opinione pubblica, viste le difficoltà che ci sono state con l’acquisto dei biglietti. La stragrande maggioranza dei biglietti destinati ai tifosi, infatti, è andata venduta in meno di due ore e oggi i tagliandi per le partite si trovano solo tramite rivenditori non ufficiali online a prezzi anche 70 volte più alti rispetto a quelli di listino.
Gli organizzatori hanno previsto l’apertura di una piattaforma ufficiale online per la rivendita dei biglietti già acquistati ma che non verranno utilizzati, ma per il momento non ha ancora visto la luce.
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