Italia: chi sono i neozelandesi che hanno indossato la maglia azzurra?

Negli ultimi 20 anni, molti giocatori hanno vestito la maglia azzurra dopo essere arrivati dalla Nuova Zelanda

Italia: chi sono i neozelandesi che hanno indossato la maglia azzurra?

Italia: chi sono i neozelandesi che hanno indossato la maglia azzurra? – ph. Sebastiano Pessina

Italia-All Blacks si avvicina, e del resto la Nuova Zelanda negli ultimi 20 anni ha fatto spesso parte del destino azzurro. Non solo nelle sconfitte – a volte dolorose, altre meno – ma anche nell’apporto che questo Paese ha dato al nostro rugby.

Dall’ingresso nel Sei Nazioni ad oggi, sono tanti i neozelandesi che hanno indossato la maglia azzurra a livello internazionale. Alcuni di questi hanno messo insieme anche un notevole numero di presenze, e poi c’è Dean Budd che ha addirittura indossato la fascia di capitano in tre occasioni. In vista del match di Sabato, Stuff ha ricordato tutti i neozelandesi che hanno giocato per l’Italia.

AARON PERSICO (56 caps, 2 mete, 2000-2006)

Nato in Nuova Zelanda ma di origini italiane (la famiglia era di Massa Lubrense), è stato il primo neozelandese a rappresentare l’Italia per legame di parentela. Ha inoltre giocato proprio contro gli All Blacks nella Coppa del Mondo 2003, mettendo insieme ben 56 presenze in totale. Nel palmares anche 2 scudetti (con Viadana e Calvisano) e 2 Coppe Italia sempre con Viadana.

MATT PHILLIPS (14 caps, 3 mete, 2002-2003)

Il primo neozelandese a giocare per l’Italia grazie ai criteri di residenza: segnò una meta proprio contro gli All Blacks nella già citata sfida mondiale del 2003. Nel Bel Paese ha vinto anche uno scudetto con Viadana e 2 Coppe Italia.

SCOTT PALMER (12 caps, 2 mete 2002-04)

Principalmente flanker, ma all’occorrenza anche numero 8, Palmer ha esordito nel 2002 con in panchina John Kirwan, che poi lo ha anche portato al mondiale. In Italia ha vinto 5 scudetti, 4 col Benetton Treviso e uno col Petrarca.

RIMA WAKARUA (11 caps, 15 trasformazioni, 22 penalty, 2003-05).

Con 99 punti, è il miglior marcatore azzurro proveniente dalla Nuova Zelanda. Anche lui selezionato per il mondiale 2003, ha giocato anche nel primo anno con Berbizier in panchina, prima di uscire dal giro della nazionale.

PAUL GRIFFEN (42 caps, 1 meta, 1 trasformazione, 1 penalty, 2004-09)

L’avventura azzurra del mediano di mischia inizia nel 2004: è stato sorprendentemente escluso dalla lista dei convocati per il mondiale 2007, ma ha rivestito la maglia della nazionale anche nel Sei Nazioni 2009. Ancora oggi vive e lavora in Italia, ha giocato 14 anni a Calvisano (con il quale ha vinto 4 scudetti) ed è oggi commentatore tecnico delle partite delle franchigie, prima su Dazn e adesso su Mediaset. Ha commentato anche i match della nazionale italiana in Autumn Cup, nel 2020.

KAINE ROBERTSON (47 caps, 14 mete, 2004-10)

Ala o estremo, nel 2004 ha vestito per la prima volta la maglia della nazionale. Tanti anni a Viadana – e uno scudetto vinto nel 2002 – e un po’ di soddisfazioni ottenute con l’Italia. In particolare, è ricordato per le due mete segnate nelle storiche vittorie del 2007 contro Scozia e Galles.

JOSH SOLE (47 caps, 4 mete, 2005-11)

Nato ad Hamilton da madre italiana e padre scozzese, è cresciuto rugbisticamente in Nuova Zelanda per poi trasferirsi in Italia e vestire le maglie di Viadana, Aironi e Zebre. Ha debuttato con gli azzurri nel 2005 contro l’Argentina, per poi disputare anche il mondiale del 2007. Con Viadana ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.

KELLY HAIMONA (11 tests, 7 con, 17 pen, 2014-2016)

Arriva in Italia per giocare nei Lyons, poi passa a Calvisano – con il quale vince il campionato – e poi alle Zebre. Debutta nel 2014 con la maglia azzurra contro Samoa (segnando 14 punti), lanciato da Brunel, gioca il Sei Nazioni 2015 ma poi esce gradualmente dai radar, chiuso dagli arrivi di Carlo Canna e Tommaso Allan.

DEAN BUDD (29 caps, 2 mete, 2017-20)

Seconda e terza linea di grande qualità: arriva a Treviso nel 2012, e del Benetton sarà anche capitano. Debutta in nazionale nel 2017 e in poco tempo ne diventa uno dei punti di riferimento, indossando anche la fascia di capitano in 3 occasioni, e in particolare nella vittoria contro il Canada ai mondiali 2019, segnando anche una meta. Fa in tempo anche a giocare la prima parte del Sei Nazioni 2020, poi interrotto causa pandemia, prima di ritirarsi.

JAYDEN HAYWARD (27 caps, 1 meta, 2017-20)

Giocatore di classe e qualità, estremo di ruolo ma all’occorrenza ha giocato anche centro, come ai mondiali 2019. In Nuova Zelanda veste le maglie di Hurricanes e Highlanders, poi gioca nei Western Force sempre in Super Rugby. Nel 2014 arriva a Treviso e si prende le chiavi del reparto arretrato dei leoni, con i quali gioca 96 partite e vince la Rainbow Cup nel 2021. Debutta in nazionale nel 2017 ed è quasi sempre presente fino al 2020, quando decide di ritirarsi dai test internazionali.

GLI ALLENATORI NEOZELANDESI

Non solo campo, ma anche panchina. Kieran Crowley è infatti il terzo allenatore neozelandese a guidare la nazionale italiana. Prima di lui, Brad Johnstone aveva guidato l’Italia dal 2000 al 2002, vincendo contro la Scozia e poi perdendo le successive 14 partite, per poi passare il testimone a John Kirwan che ha tenuto le redini azzurre fino al 2005.

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