SR Trans-Tasman: i Blues tornano a vincere un trofeo dopo 18 anni

Piegati nel finale gli Highlanders dopo una gara dai tanti colpi di scena con un secondo tempo estremamente combattuto

SR Trans-Tasman: i Blues tornano a vincere un trofeo dopo 18 anni (Photo by MICHAEL BRADLEY / AFP)

SR Trans-Tasman: i Blues tornano a vincere un trofeo dopo 18 anni (Photo by MICHAEL BRADLEY / AFP)

Blues e Highlanders si sfidano all’Eden Park per la finale del Super Rugby Trans-Tasman, partita preceduta da una spettacolare presentazione. Prima l’esecuzione dell’inno nazionale, quindi una spettacolare Haka eseguita dagli Highlanders, mentre quella prevista dai Blues (da programma gara) non è stata effettuata. Sono gli ospiti a partire forte, con la prima percussione nei 22 che da origine a un piazzato sotto i pali già al quarto minuto. Hunt trasforma facilmente per lo 0-3 che apre lo score, e accende l’interruttore della gara. I Blues infatti reagiscono sfogando tutta la loro fisicità in campo e fanno girare gli indicatori del possesso e territorio, senza però riuscire a rendersi pericolosi fino in fondo. Al 12esimo però la squadra di Auckland ribalta la mischia avversaria e converte il fallo con una penaltouche appena prima dei 5 metri, dalla quale nasce una maul fermata irregolarmente. Si torna in mischia allora su richiesta dei Blues, convinti della loro forza. La scelta paga, con la palla tenuta viva (con vantaggio) e il cross kick di Black per Telea che riceve sull’esterno sinistro e, dopo aver battuto Ioane, schiaccia in bandierina l’ottava meta del suo Super Rugby. La trasformazione di Black aggiunge due punti per il 7-3 del primo quarto di gara. La meta subita non scuote gli Highlanders, che continuano a subire la strabordante fisicità Blues: da un buco preso da Heem nasce un multifase nei 22 ospiti fermato fallosamente, quindi l’intervento del TMO segnala un placcaggio alto di Dixon ad Black che gli costa il giallo. Smith e compagni restano dunque in 14 dovendo subire il piazzato facile di Plummer da sotto i pali (Black fuori per il protocollo concussion) ed è 10-3. Sofferenza pura per gli Highlanders che si ritrovano ancora una volta a difendere nei propri 22 dopo la ripartenza del gioco, con l’obiettivo di far passare l’inferiorità numerica senza subire ulteriori danni. Ci riescono, e anzi dimostrano perché sono arrivati fino in finale del Super Rugby, trovando al 32esimo una lunga azione ad alto ritmo che porta a due falli dei Blues, il secondo dei quali convertito nel 10-6 da Hunt. Proprio sul finale di frazione però la squadra Auckland torna a tambureggiare con i propri trequarti e si guadagna un ultimo affondo nei 22 (viziato da un avanti non rivisto al TMO) dal quale nasce il calcio di punizione facile facile per Black. 13-6 alla pausa.

Guarda anche: La Haka degli Highlanders prima della finale del Super Rugby

I padroni di casa ripartono forte nella ripresa e provano subito a sfondare la linea di meta con Akira Ioane, in chiusura di una potente azione d’attacco, ma il terza linea Blues viene tenuto alto dalla difesa che si salva ancora una volta tenendo aperta la gara. Due minuti dopo però un nuovo fallo della franchigia di Dunedin rimette sulla piazzola Otere Black, che da pochi metri fuori dai 22 in posizione centrale sbaglia in maniera abbastanza clamorosa il calcio del potenziale +10. Si resta sul 13-6, ma con i padroni di casa che sostanzialmente hanno sempre il possesso di palla per cercare di andare oltre il break (118-40 il conto dei placcaggi al 49esimo, con il netto vantaggio Highlanders). Al 51esimo quasi si ripete la scena di poco prima, ma a Sotutu esplode il pallone dalle mani nel momento in cui cerca di tuffarsi oltre la linea sotto i pali, ma il canovaccio resta lo stesso. Dopo tanta sofferenza però gli ospiti riescono a farsi vedere quasi al 58esimo con una bella ripartenza gestita bene come sempre da Smith, e fermata fallosamente dai Blues. Da qui arriva il terzo piazzato di serata per Hunt, che rimette sotto i suoi di solo 4 lunghezze. In maniera quasi folle la partita ribalta il suo andamento: bastano tre minuti e gli Highlanders sono ancora pericolosi con una bella maul dopo penaltouche, una cassaforte che ha fatto guadagnare oltre 20 metri. Tante fasi nei 22 (giocate con il vantaggio) non concretizzate in meta ma col nuovo piazzato del 13-12 che rimette assolutamente tutto in discussione quando si è da poco aperto l’ultimo quarto di gara. Finiti i colpi di scena? Assolutamente no. Un banale tenuto a terra di Black poco oltre la linea di centrocampo offre agli ospiti la possibilità del clamoroso sorpasso già al 65esimo, con il duello tra Josh Ioane e i pali (oltre ai fischi dei tifosi di casa): il calcio dalla distanza entra ed è 13-15 sul tabellone di uno stadio raggelato. I Blues si risvegliano di colpo andandosi a conquistare a loro volta una punizione, col difficile tentativo di Plummer dall’estremo lato destro del campo. Stupenda l’esecuzione, punteggio subito ribaltato per una finale diventata ricchissima di colpi di scena e ora sul 16-15. Complici tanti ingressi dalle panchine il ritmo si spezzetta con gli Highlanders che non riescono più a riaccelerare, e al 76esimo subiscono la meta taglia-gambe: grande recupero di Sotutu che strappa un pallone in ruck appena dentro i 22 avversari, riparte e arriva quasi in fondo. La disperata difesa Highlanders può poco nella fase successiva, con la palla allargata e il tuffo al largo di Gibson che rimette le cose a posto per i suoi sul 21-15, allungato in 23-15 da Plummer. All’ultimo giro di lancette gli Highlanders hanno una touche nei 22 avversari, arriva un vantaggio e Hunt sbaglia il drop dunque si torna al fallo. Nel frattempo però il tempo diventa rosso e al contempo è ufficiale il successo Blues che tornano ad alzare un trofeo dopo ben 18 anni dal Super Rugby vinto nel lontano 2003. Dall’ultima touche non ne esce niente di buono per la squadra ospite, e può finalmente esplodere la festa dei Blues, vincitori del Super Rugby Trans-Tasman.

Il tabellino di Blues-Highlanders 2315, la finale del Super Rugby Trans-Tasman:

Blues: 15 Zarn Sullivan, 14 Bryce Heem, 13 Rieko Ioane, 12 TJ Faiane, 11 Mark Telea, 10 Otere Black, 9 Finlay Christie, 8 Hoskins Sotutu, 7 Dalton Papalii, 6 Akira Ioane, 5 Patrick Tuipulotu (c), 4 Gerard Cowley-Tuioti, 3 Nepo Laulala, 2 Kurt Eklund, 1 Alex Hodgman
A disposizione: 16 Ray Niuia, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Marcel Renata, 19 Josh Goodhue, 20 Blake Gibson, 21 Jonathan Ruru, 22 Harry Plummer, 23 AJ Lam

Marcatori Blues:

Mete: Telea (16’), Gibson (76’)

Trasformazioni: Black (18’), Plummer (77’)

Calci piazzati: Plummer (25’, 69’), Black (41’)

Highlanders: 15 Josh Ioane, 14 Patelesio Tomkinson, 13 Michael Collins, 12 Scott Gregory, 11 Jona Nareki, 10 Mitch Hunt, 9 Aaron Smith (cc), 8 Kazuki Himeno, 7 Billy Harmon, 6 Hugh Renton, 5 Bryn Evans, 4 Pari Pari Parkinson, 3 Siate Tokolahi, 2 Ash Dixon (cc), 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Liam Coltman, 17 Ayden Johnstone, 18 Josh Hohneck, 19 Josh Dickson, 20 James Lentjes, 21 Kayne Hammington, 22 Sam Gilbert, 23 Teariki Ben-Nicholas

Marcatori Highlanders:

Calci piazzati: Hunt (5’, 33’, 58’, 63’), Josh Ioane (65’)

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