Zebre, Michele Dalai: “Dobbiamo legarci in maniera forte al territorio di Parma”

Il nuovo presidente della franchigia ducale individua subito quale dev’essere la priorità operativa, e parla della Cittadella del Rugby

Zebre, Michele Dalai: "Dobbiamo legarci in maniera forte al territorio di Parma" (Ph. Ettore Griffoni)

Zebre, Michele Dalai: “Dobbiamo legarci in maniera forte al territorio di Parma” (Ph. Ettore Griffoni)

Dallo scorso lunedì 26 aprile, il nuovo Presidente delle Zebre è Michele Dalai. Il 47enne, che vive con la famiglia in provincia di Parma, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Parma nella quale ha raccontato come già nel 2015 fosse stato vicino alla franchigia ducale grazie ad amicizie comuni. Dalai ha sottolineato il gran lavoro fatto da Andrea Dalledonne, che ha rimesso in piedi la società lavorando prima di tutto sulla credibilità del marchio Zebre.

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Adesso però si apre un nuovo ciclo in casa ducale, e per il presidente appena eletto il compito principale sarà quello di cercare e creare una simbiosi tra le Zebre e il tessuto economico locale, così da poter rendere ancor più forte il legame tra la città e la franchigia, spegnendo le voci di un possibile trasferimento che nell’ultimo periodo si erano fatte sempre più forti. Queste le parole di Michele Dalai: “Questo è un club che è a Parma e prima di tutto deve radicarsi qui, ma rappresenta anche una comunità di interessi più larga. Bisogna creare una sostenibilità, come ha detto anche il presidente della Regione Bonaccini, creare dei percorsi di sponsorizzazione e offrire qualcosa a chi investe, pur se comprendiamo che la situazione nazionale e mondiale non è certo delle migliori. La qualità complessiva delle Zebre è cresciuta negli ultimi anni e bisogna rappresentarla al meglio anche in futuro. Aumentando la fonte di ricavi potrà aumentare ancora”.

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Il nuovo presidente delle Zebre ha poi parlato della Cittadella del rugby di Parma, che per forza di cose negli ultimi due anni complice la pandemia è stata poco utilizzata. Per lui però è grande la speranza nel fatto che, una volta sistemata la situazione sanitaria, la Cittadella possa essere il fulcro della rinascita dello sport cittadino.

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