Italia: Andrea Di Giandomenico spiega momento azzurro e scelte in vista della sfida contro l’Inghilterra

L’head coach azzurro ha parlato in conferenza stampa, dal raduno di Parma

andrea di giandomenico italia femminile

ph. Sebastiano Pessina

Contestualmente all’annuncio della formazione della sua Italia femminile, per il debutto nel Sei Nazioni contro l’Inghilterra (sabato 10, alle 15 – diretta Eurosport Player), l’head coach azzurro Andrea Di Giandomenico ha parlato in una conferenza stampa virtuale l’approccio delle ragazze al torneo, e le sue scelte per affrontare le inglesi.

“Abbiamo lavorato bene in questi giorni. Abbiamo assimilato le nuove regole di sicurezza: siamo meno in ansia sugli aspetti legati ai vari protocolli attuali, e più focalizzati sul nostro lavoro, senza altri pensieri”, ha spiegato il capo allenatore azzurro, chiarendo poi quali aspetti, invece, possano preoccuparlo in questo strano, inedito Sei Nazioni ad aprile.

“Prima di giocare va sempre tutto bene, aspettiamo di scendere in campo (sorride, ndr). Ad ogni modo, non è tanto l’impatto sulla singola gara a preoccuparmi, benché arrivi dopo un lungo stop, quanto la tenuta complessiva sul torneo, che ci vedrà in campo per tre fine settimana consecutivi. Un inedito per quella che è la nostra esperienza abituale nella competizione. Ma abbiamo un buon controllo sulla situazione, con l’idea calibrare in maniera appropriata, a partire da sabato, la turnazione delle atlete”, ha dettagliato l’ex Cavaliers, entrando poi nel dettaglio delle scelte operate per la formazione.

“Posto che, in realtà, ci sono ancora alcune situazioni da valutare, abbiamo annunciato quella che è la formazione che dovrebbe essere in campo sabato”, ha chiarito Di Giandomenico, lasciando così la porta aperta anche ad eventuali cambi da qua al kick-off.

Stuzzicato sulla presenza limitata nel XV (2 titolari: Valeria Fedrighi e Ilaria Arrighetti, 2 in panchina: Melissa Bettoni e Sara Tounesi, e Francesca Sgorbini addirittura in tribuna) di ragazze impegnate nel massimo torneo francese, le uniche di fatto ad avere accumulato del minutaggio di partite vere sulle gambe, il CT ha chiarito: “Vero, il minutaggio e le partite sulle gambe sono importanti, ma abbiamo un buon gruppo nel suo complesso e tante opportunità da esplorare, da testare per tutto il torneo. Abbiamo tenuto in grande considerazione la forza del gruppo, tale per cui si riesca a produrre una prestazione consistente. Con il contributo prezioso anche di chi dovrà tenere alto il ritmo e lo standard di gioco dalla panchina. E penso che poi anche il lavoro che hanno fatto le ragazze in Italia, sia con i club che con i raduni, sia a sua volta da riconoscere. Hanno lavorato in modo esemplare, pur non avendo la possibilità di giocare un campionato, con una grande attitudine al lavoro”.

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Incalzato sul fatto che questa gara avrebbe potuto essere un’occasione per schierare le prime 8 con più minuti, più mischie vere e più placcaggi/contatto nel motore e magari che hanno giocato più assieme, non solo per reggere meglio al ritmo che imporranno le rivali, ma anche per mettere in difficoltà le inglesi, meno brillanti rispetto al recente passato, in un aspetto come la chiusa, quest’anno quasi assente nel campionato britannico, ha puntualizzato che è “un punto di vista per certi versi anche condivisibile. Abbiamo fatto una scelta determinata, pensando sia quella giusta per noi, ma magari a fine partita può anche darsi che debba dare ragione a chi sostiene questa linea”.

Infine, sul futuro a breve termine: “La nostra grande sfida dei prossimi mesi, dei prossimi anni, è quella di rimanere costantemente performanti nelle competizioni che affrontiamo, contestualmente, però, cercando nuove opportunità, legate al cambio di giocatrici, alla valutazione di atlete in altri ruoli. Dobbiamo trovare equilibrio in tal senso, per portare avanti entrambe le cose”.

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