Le reazioni della stampa internazionale al clamoroso successo dell’Argentina sugli All Blacks

Il successo dei Pumas ha scosso l’ambiente ovale, ad ogni latitudine

Argentina v All Blacks. Mario Ledesma

Argentina v All Blacks. Mario Ledesma (Photo by JUAN MABROMATA / AFP)

Nella prima mattinata europea di sabato 14 novembre, un boato ovale ha risvegliato all’improvviso migliaia di appassionati europei, sbalzati impetuosamente dal tonfo dei tuttineri, sconfitti (15-25, il punteggio finale) per la prima volta nella loro storia dall’Argentina – nella terza giornata del Tri Nations -, divenuta così la settima selezione nazionale a battere almeno in un’occasione i leggendari All Blacks.

Un’impresa, quella dei Pumas, che ha generato emozioni forti, in primis tra lo staff tecnico, con l’head coach Mario Ledesma (che poi darà una chiave di lettura sull’energia messa in campo dai suoi affermando che “i ragazzi sono innamorati di quello che fanno, e la cosa si riflette sul terreno di gioco”) in lacrime, nel momento in cui Nicolas Sanchez ha portato oltre il doppio break a 3′ dalla fine i sudamericani, sancendo di fatto il colpaccio argentino.

Emozioni forti cavalcate dalla stampa argentina, che ha celebrato la storica partita di Sydney senza lesinare aggettivi gloriosi.


Scritta la storia, “Indimenticabile” titola il Clarin, a cui fa eco anche la Nacion, altro giornale di grande rilievo in terra Argentina.

“Una delle più grandi imprese nella storia sportiva del Paese, in un anno così difficile”, narra il media sudamericano, elevando la partita eccellente a 360 gradi dei ragazzi di Ledesma, ed esaltandone orgoglio ed attaccamento alla maglia.

Di tenore totalmente opposto, invece, i commenti sulla sponda neozelandese, con la stampa e l’opinione pubblica estremamente deluse, ancor prima che arrabbiate, per quanto visto nella giornata di ieri, con la seconda sconfitta filata dei tuttineri – dopo quella contro l’Australia -, un back-to-back nefasto che mancava addirittura da 11 anni.

Esemplificativo il titolo del New Zealand Herald, diretto, conciso ed efficace: “Tutto semplicemente orribile”. Perfetto per sintetizzare una prestazione in cui, rispetto agli elevatissimi standard abituali dei tuttineri, non ha funzionato praticamente nulla. Dose rincarata sulla prima pagina durissima del cartaceo del giorno dopo, su cui campeggia, quasi integralmente, la gioia di Sanchez ed i dubbi di Cane, con un aggettivo che la fa da padrone: “Atrocius”.

Piuttosto severo anche il commento di John Kirwan su Sky Sport NZ, il quale, in un video che sta diventando virale in queste ore, dopo essersi complimentato con l’Argentina (“Questo è il loro giorno, in un anno così strano e difficile per tutti”), ha sottolineato come agli All Blacks manchi un piano B, una volta messi sotto pressione, come già accaduto anche ai mondiali nipponici contro l’Inghilterra.

La notizia del successo argentino ha ovviamente fatto il giro del Mondo, anche sui media al di fuori dei due paesi direttamente coinvolti, colpendo particolarmente quelli in UK (con Stuart Barnes sul “Times” che ha parlato di immagine ovale dell’anno, relativamente al colpaccio pumas ed alle lacrime di Ledesma, mentre il Daily Mail ha parlato di uno dei “più grandi upsets nella storia del rugby internazionale), ed in Sudafrica (Sport24 ha definito come “sbalorditiva” la vittoria sudamericana).

Un incontro destinato dunque a restare negli annali di storia ovale, e che, proiettandoci sul futuro a breve termine, mette sotto una grandissima pressione Ian Foster, head coach degli All Blacks, atteso, tra due settimane, ad un perentorio riscatto – non negoziabile – proprio contro i Pumas, a Newcastle.

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