Jacopo Trulla: il futuro fra Zebre e Italia

Ambizioni, esperienze e ruolo sul campo: il trequarti ambisce a un deciso salto di qualità

jacopo trulla rugby italia under 20

Jacopo Trulla in azionae ph. Luca Sighinolfi

Per Jacopo Trulla questo, nonostante tutto quello che è successo in questi mesi, è un – lungo – momento magico. Il giocatore classe 2000 infatti si è conquistato lo status di permit player delle Zebre e da qualche ora una nuova convocazione con l’Italia, dopo quella del luglio 2019, questa volta nel maxi gruppo degli Emergenti azzurri.

Il trequarti, intervistato sui canali social della franchigia multicolor, ha colto l’occasione per raccontarsi un po’ e inquadrare le sue ambizioni future: “Ora più che mai  – afferma lo stesso Jacopo Trulla – cercherò di ritagliarmi un posto in squadra, nonostante la concorrenza sia elevata con la presenza di giocatori di grande esperienza e di talento. Per farlo, darò il massimo e mi impegnerò al 100% sia con le Zebre Rugby che col Calvisano”.

Sulla sua storia in azzurra, vissuta con Under 20 e da costruire con la nazionale maggiore, dichiara: “L’esperienza in U20 è stata molto formativa perché ti trovi a giocare ad un livello che in Italia purtroppo non trovi. Poterti confrontare all’età di 19 anni con atleti che alla tua stessa età giocano a dei ritmi pazzeschi è stato fantastico. E’ stato molto bello anche perché ti ritrovi in un gruppo di ragazzi motivato, con il tuo stesso obiettivo e le tue stesse ambizioni. Leghi fin da subito con tutti e, senza capire il perché, siete già una famiglia.
Onestamente – vira sulla chiamata ricevuta da Franco Smith – non mi aspettavo neanche questa convocazione. E’ stata un’altra bella soddisfazione che cercherò di sfruttare dando il massimo con i miei compagni, molti dei quali ritrovo alle Zebre Rugby e a Calvisano”.

Infine chiude soffermandosi sul suo ruolo in campo e sul suo stile di gioco: “Credo di adattarmi a molti ruoli sulla linea dei trequarti, anche se a livello personale preferisco giocare estremo avendo più libertà di gioco e decisionale. Tra i miei principali punti di forza direi la velocità e le abilità nel cambio di direzione e di passo.
Mi piacerebbe migliorare la mia tecnica generale, soprattutto quella legata al placcaggio perché credo che sia un fondamentale che qualsiasi giocatore deve possedere, al di là delle sue dimensioni”.

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