A Brumbies, Rebels, Reds e Waratahs si aggiungerà una formazione di Western Force
(Photo by JUAN MABROMATA / AFP)
Dopo la notizia ufficiale della sospensione a tempo indeterminato del Super Rugby, la Federazione Australiana annuncia – dal prossimo 3 aprile – la nascita di un torneo domestico tra le sue franchigie, a cui si aggiungerà un team della provincia ovale di Western Force, con lo scopo di continuare a giocare. Un’idea ipotizzata dalla Nuova Zelanda e dal Sudafrica negli scorsi giorni, che a breve potrebbe trovare riscontro anche nella terra dei kiwi e nella Rainbow Nation.
Rispetto alla Conference classica australiana verranno tagliati quindi i giapponesi dei Sunwolves, costretti a rimanere nel Sol Levante a causa delle restrizioni sui viaggi; che probabilmente hanno chiuso definitivamente la loro avventura nel Super Rugby, visto che dal 2021 in poi non faranno più parte del torneo dell’Emisfero Sud.
Il CEO di Rugby Australia Raelene Castle, oltre a far sapere che le partite di questa competizione a cinque squadre si svolgeranno a porte chiuse, come per la Rugby League e il Football Australiano, ha dichiarato: “Stiamo ovviamente lavorando con SANZAAR, con cui abbiamo un contatto costante, per capire quando poter riprendere il Super Rugby ma intanto, con questa soluzione domestica che durerà sino a giugno con le fasi finali poi da sviluppare, siamo sicuri di offrire ai broadcaster e ai fan un prodotto significativo”.
“Abbiamo valutato i rischi attuali dell’operazione, ma attualmente nessuna delle persone che sarà coinvolta in questa kermesse presenta sintomi o problemi fisici, sappiamo che dobbiamo fare molta attenzione ed è per questo che abbiamo un filo diretto con i medici sociali e nazionali, i quali stanno approntando un protocollo da dover rispettare in tutti gli appuntamenti”.
Infine conclude: “Ringrazio tutte le persone che si stanno impegnando in questa iniziativa. Inoltre speriamo di fornire nei, insieme ai nostri partner e a SANZAAR, notizie relative al Super Rugby”.
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