Test Match 2018: Un inizio di fuoco basta al Galles per vincere 20 a 11

Due mete nel primo quarto d’ora e poi una lunga resistenza contro un Sudafrica stanco

ph. Reuters

Otto vittorie consecutive, e al Millennium il Galles cerca la nona contro uno degli avversari più ostici, quel Sudafrica che continua a crescere ad ogni match disputato. Una partita ben diversa da quella di Washington vista a giugno: stavolta entrambe fanno sul serio, e nel frattempo Alun Wyn Jones festeggia la presenza numero 120 in nazionale.

Qualche cambio dell’ultimo secondo tra le due squadre che si fronteggiano sul campo di Cardiff per chiudere i rispettivi calendari internazionali per il 2018: per il Galles non c’è Lydiate e gioca Ellis Jenkins in terza linea, mentre Cheslin Kolbe è in campo dal primo minuto per Sbu Nkosi fra gli Springboks.

La prima occasione vede al terzo Pieter-Steph du Toit ubriacare la difesa gallese con una finta di incrocio con Dyantyi che manda tutti al bar, e il terza linea a segnare la meta, poi annullata perché il 7 del Sudafrica ha messo un piede in rimessa laterale.

Il Galles incomincia a macinare poco dopo, e occupa con continuità la metà campo avversaria. Dopo un susseguirsi di fasi che portano i giocatori in rosso ben dentro i 22 metri, il break giusto lo trova Jenkins, che elude l’approssimativa salita di Marx e serve Francis per la meta sotto i pali del pilone. Anscombe ne aggiunge due semplice: 7 a 0 al decimo.

E’ un Galles che è padrone del campo: al quarto d’ora l’attacco dei Dragoni li porta nuovamente nella zona rossa avversaria grazie a un ritmo superiore e a una superiore frizzantezza. La difesa riesce a bloccare i padroni di casa e si riparte da una mischia chiusa a dieci metri dalla linea di meta, una delle situazione preferite per la squadra di Warren Gatland: l’esecuzione è, infatti, perfetta e porta Liam Williams a schiacciare in meta sull’out di destra. Anscombe converte il difficile calcio per il 14 a 0.

Pollard accorcia poco più tardi, ma fallisce poi una ulteriore opportunità per riportare a tiro i suoi.

Il primo quarto di partita è inoltre particolarmente ruvido: RG Snyman esce prematuramente per un guaio fisico, mentre Ross Moriarty lascia il posto temporaneamente a Wainwright per accertare una eventuale concussion.

Galles che continua a macinare gioco nel primo tempo, ma con una difesa sudafricana che nel contempo si è registrata ed è salita di colpi, non concedendo molto altro che un calcio di punizione spedito da Anscombe sul palo.

Al minuto 37 guizzo di Ambrose Papier che esplora il corridoio dei cinque metri da touche, buca e appoggia poi il grubber sulla lunghezza del campo, ma è sfortunato nella raccolta e l’occasione sfuma.

Ne consegue una mischia dalla quale i sudafricani guadagnano un calcio libero dopo una grande spinta. Papier gioca rapido e dopo due cariche centrali, Kriel prova a portarsi tutti dentro. Il secondo centro si porta tutti oltre la linea, ma Ellis Jenkins è favoloso nel riuscire a impedire la marcatura frapponendo il proprio braccio fra l’ovale e il terreno, come conferma il TMO.

L’ultima azione è infinita: la difesa gallese resiste a multiple fasi avversarie, ed infine, dopo un fallo, gli Springboks ottengono un calcio di punizione sotto i pali, ma invece dei tre punti scelgono la mischia, e ripartono a macinare gioco. La squadra di Erasmus però è imprecisa nella trasmissione, perde terreno e infine concede il tenuto.

Sudafrica che parte con maggiore baldanza nella ripresa, ma la qualità della difesa gallese rimane alta, e qualche errore di troppo inficia l’efficacia degli Springboks.

Un Galles che fisicamente sta benissimo e riesce a essere superiore in questo al Sudafrica, togliendo una delle basi del proprio gioco agli avversari. Springboks che però hanno nel frattempo ottenuto il sopravvento in mischia chiusa, dalla quale si portano a 5 metri dalla linea di meta a poco meno di mezz’ora dal termine.

La difesa gallese regge sul temibile drive sudafricano, ma cede infine, dopo 10 fasi in trincea, grazie alla giocata del solito Willie le Roux, che riceve da primo uomo in piedi e in un millisecondo lascia partire un passaggio piatto e largo che trova Kriel libero sull’out di sinistra: meta all’angolino. Pollard mette fuori la trasformazione da posizione difficile.

Con il passare dei minuti, il Sudafrica sale di colpi e riporta pressione sui padroni di casa. Elton Jantjies, entrato per de Allende, mette tra i pali un calcio di punizione quando si entra nell’ultimo quarto per andare sul 14 a 11.

Al minuto 67 chiamata controversa dell’arbitro: Jantjies commette un in-avanti gratuito, ma poi raccoglie il pallone. Prima che l’arbitro fischi, Cory Hill gli è addosso e gli ha strappato l’ovale. Biggar gioca lungo, il pallone viene raccolto da Dyantyi ma Tipuric lo costringe al tenuto (nonostante un evidente placcaggio irregolare sul giocatore a terra). Biggar mette tre punti non facili, e riallunga per i suoi: è 17 a 11, e insieme la prima marcatura gallese della ripresa.

Quando mancano dieci minuti alla fine, è Jonathan Davies ad estrarre un coniglio dal cilindro contrattaccando e trovando un break in una linea difensiva salita malamente. Sul due contro uno finale trova accanto a sé soltanto il pilone Rob Evans, che verrà portato a terra. Gli Springboks concedono però un nuovo calcio di punizione che Biggar non esita a mettere di nuovo fra i pali per portare i suoi oltre i sette punti di vantaggio.

La partita si conclude così com’è andato il secondo tempo: Sudafrica che prova a forzare la mano, con poca lucidità, e Galles che difende efficacemente. Partita ruvida e fisica, con il Sudafrica che, recuperato sul rettilineo finale il fuggitivo, non ha avuto le gambe per la volata conclusiva: è 20 a 11.

Dopo il fischio finale, Ellis Jenkins rimane a terra, colpito duramente proprio nell’ultima azione. Il giocatore, nominato giustamente man of the match, viene portato fuori in barella, con una gamba steccata. Un finale amaro per il migliore in campo, che contrasta con la gioia incontenibile di staff e giocatori del Galles: è la nona vittoria consecutiva, e il novembre ha portato quattro vittorie consecutive.

Galles: 15 Liam Williams, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Gareth Anscombe, 9 Gareth Davies, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Ellis Jenkins, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Nicky Smith.
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rob Evans, 18 Dillon Lewis, 19 Cory Hill, 20 Aaron Wainwright, 21 Tomos Williams, 22 Dan Biggar, 23 Owen Watkin.

Marcatori Galles
Mete: Francis (10), L. Williams (15)
Trasformazioni: Anscombe (10, 15)
Calci di punizione: Biggar (66)

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Aphiwe Dyantyi, 10 Handré Pollard, 9 Embrose Papier, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 RG Snyman, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff.
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Thomas du Toit, 18 Vincent Koch, 19 Eben Etzebeth, 20 Francois Louw, 21 Ivan van Zyl, 22 Elton Jantjies, 23 Damian Willemse.

Marcatori Sudafrica
Mete: Kriel (55)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Pollard (18), Jantjies (61)

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