Test Match 2018: il Galles batte l’Australia (9-6) ed interrompe la lunga striscia negativa

Al Principality, i dragoni hanno la meglio sui Wallabies al termine di una gara ricca di errori e priva di mete

galles

ph. Sebastiano Pessina

Contrariamente alle attese della vigilia, Galles ed Australia, al Principality Stadium di Cardiff, mandano in scena una partita equilibrata ma piuttosto brutta, segnata da errori strategici e gestuali, inusuali per alcuni dei fuoriclasse in campo da ambo le parti, nel corso di tutti gli 80 minuti di gioco.

Il primo tempo è caratterizzato una furiosa battaglia in trincea, con le due armate che si combattono fieramente in situazione di breakdown, esaltando il lavoro delle due superbe terze linee, tra le migliori del mondo nel settore. Il Galles mette per il primo la testa avanti attorno al 20′, con il piazzato di un Halfpenny in serata no. Il formidabile estremo ex Tolone, infatti, nel corso della prima frazione fallisce due calci semplicissimi, mostrandosi umano, per una volta, dalla piazzola. I padroni di casa, nella seconda parte di prima frazione, sembrano poter prendere le redini del match, ispirati da un eccellente Jonathan Davies, ma poco dopo la mezzora gli oceanici si portano in parità: fuorigioco di Alun Wyn Jones, penalty vincente di Bernard Foley, con le squadre che vanno alla pausa lunga sul 3-3, al termine di 40 minuti soporiferi.

I primi 20 della ripresa si rivelano persino meno entusiasmanti, con gli ospiti che provano a scuotere il match con le fiammate di Dane Haylett-Petty, il più incisivo dei suoi assieme alla frizzante terza linea, ma qualsiasi iniziativa dei due attacchi termina frustrata da innumerevoli errori gestuali, talvolta non forzati dalle pur valide difese avversarie, ma causati dall’imperizia degli attacchi. I ragazzi di Gatland rimettono la testa avanti al 68′, sempre dalla piazzola, nonostante il brivido per la palla che sfiora sinistramente il palo, di Halfpenny, ma al 75′, David Pocock si conquista un penalty da zona propizia forzando un clamoroso tenuto avversario. Matt To’omua sembra fissare il punteggio sul definitivo 6-6. Tuttavia, è proprio il breakdown, paradossalmente, a rivelarsi fatale per gli australiani, che ad un passo dallo striscione del traguardo concedono un piazzato semplice per il subentrato Dan Biggar, che non perdona, siglando il 9-6 e ponendo fine alla striscia di 13 partite (e 10 anni) senza successi per il Galles contro l’Australia.

Il tabellino

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Gareth Anscombe, 9 Gareth Davies, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Nicky Smith.
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rob Evans, 18 Dillon Lewis, 19 Cory Hill, 20 Ellis Jenkins, 21 Tomos Williams, 22 Dan Biggar, 23 Liam Williams.

Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Halfpenny (22′, 68′), Biggar (77′)

Australia: 15 Dane Haylett-Petty, 14 Israel Folau, 13 Samu Kerevi, 12 Kurtley Beale, 11 Sefa Naivalu, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper (c), 6 Jack Dempsey, 5 Adam Coleman, 4 Izack Rodda, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tolu Latu, 1 Scott Sio.
A disposizione: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 Sekope Kepu, 18 Taniela Tupou, 19 Rob Simmons, 20 Ned Hanigan, 21 Nick Phipps, 22 Matt To’omua, 23 Jack Maddocks.

Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Foley (34′), To’omua (75′)

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