Pro14: le Zebre espugnano Monigo. Il Benetton cede in casa 17-22

Assieme alle mete di Sisi e Canna decisivo, per gli ospiti, è Violi con i suoi calci

Ph. Luca Sighinolfi

La partita inizia con Treviso che cerca di prendere in mano le cose, ma le Zebre non sembrano soffrire particolarmente tenendo bene in difesa e provando timidamente a rispondere con qualche folata dei trequarti. Dai primi venti minuti ne esce quindi una sfida caotica e ricca di imprecisioni, che si sblocca però cinque minuti dopo quando – sugli sviluppi di una mischia in attacco –  Tebaldi orchestra al meglio l’uscita dell’ovale trasmettendo per Ioane, il quale a sua volta riesce a trovare le gambe di capitan Sgarbi che deposita comodamente in mezzo ai pali. Non manca la conversione di Allan, per il 7-0.
La reazione ospite si traduce in alcune situazioni statiche, che si alternano a dei rapidi multifase: il gioco porta dividendi. La difesa veneta si scopre fallosa concedendo una penalità facilmente piazzabile da Violi. Si va sul 7-3. Il primo tempo sembra dunque scivolare via. In corrispondenza dell’ultima azione però, ecco la marcatura degli emiliani che consente il sorpasso: altra infrazione al regolamento da parte del Benetton, touche profonda vinta e portata a terra da Biagi, maul abrasiva guidata da Sisi e il gioco, senza neanche troppe difficoltà, è fatto. Canna non addiziona altri due punti dalla piazzola, ma all’intervallo il punteggio recita Benetton 7-8 Zebre.

 

Il restart della ripresa è tutto di marca parmense: la battaglia al piede vede i bianconeri, oggi in maglia colorata, occupare meglio lo spazio e impossessarsi della palla. Poi è Violi ad orchestrare l’attacco zebrato, che riesce sempre a fare strada sino a quando la carica di Lovotti apre un varco che consente al duo Bellini-Canna di concretizzare il lavoro alla bandierina, con l’apertura (votato Man of the Match) che schiaccia. Anche in questo caso, manca la conversione; lo score si sistema sul 7-13, ma è una situazione effimera.
I Leoni infatti, punti nel vivo, si proiettano subito in avanti andando a piazzare un parziale di 10-0: prima è Sgarbi – per la seconda volta personale nel match – a trovare la meta sfruttando il lavoro dei suoi avanti sugli sviluppi di una rimessa laterale, poi è Allan a indirizzare l’ovale nel miglior modo possibile in mezzo ai pali mettendo a referto una comoda punizione concessa dagli ospiti. In men che non si dica si va sul 17-13.
La partita si accende, le Zebre non ci stanno. A cavallo dell’ora di gioco, mentre dalle panchine entrato forze fresche da entrambe le parti, Violi sfrutta due piazzati per riportare davanti i suoi: il numero nove non tradisce emozioni e trasforma. A un quarto d’ora dalla fine il tabellone indica un equilibratissimo 17-19.
Si percepisce la tensione in quel di Monigo. Bernabò intanto compie il suo ingresso in campo, per l’ultima partita della sua carriera agonistica.
I padroni di casa ci provano, ma nella loro manovra ci sono parecchie imprecisioni. La franchigia del Nord-Ovest fiuta allora l’occasione di poter far male e, a quattro giri di lancette dal termine, ci riesce grazie al lavoro dei suoi avanti; che conquistano un’altra punizione per un Violi impeccabile nella sua esecuzione da fermo. Le Zebre si portano sul 17-22. Treviso prova quindi un ultimo disperato assalto, senza però riuscire a trovare fortuna. Il derby va alle Zebre.

 

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Tommaso Iannone, 12 Alberto Sgarbi (C), 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Abraham Steyn, 7 Sebastian Negri, 6 Federico Ruzza, 5 Alessandro Zanni, 4 Marco Lazzaroni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Federico Zani;
A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Nicola Quaglio, 18 Cherif Traore,19 Marco Fuser, 20 Dean Budd, 21 Marco Barbini, 22 Luca Sperandio, 23 Marty Banks;

Marcatori Treviso
Mete: Alberto Sgarbi (24, 49)
Conversioni: Tommaso Allan (25, 50)
Punizioni: Tommaso Allan (52)

Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Mattia Bellini, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello (C), 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 David Sisi, 7 Johan Meyer, 6 Jacopo Sarto, 5 George Biagi, 4 Leonard Krumov, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti;
A disposizione: 16 Luhandre Luus, 17 Cruze Ah-Nau, 18 Eduardo Bello, 19 Valerio Bernabò, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Edoardo Padovani, 23 Gabriele Di Giulio;

Marcatori Zebre
Mete: David Sisi (40), Carlo Canna (45)
Conversioni:
Punizioni: Marcello Violi (33, 55, 64, 76)

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