Dall’Inghilterra un piano per ridurre il numero degli infortuni

RFU, associazione dei giocatori e Premiership propongono un piano in otto punti per tutelare la salute dei giocatori

ph. Sebastisano Pessina

La salute dei giocatori acquisisce una rilevanza sempre maggiore nel rugby professionistico. E’ stato infatti pubblicato ieri il report conclusivo del Professional Rugby Injury Surveillance Project, una indagine commissionata dalla federazione inglese (RFU), dalla Rugby Players’ Association (RPA) e da Premiership Rugby Limited, l’ente che gestisce il massimo campionato inglese.

L’indagine ha riguardato l’impatto sulla salute dei giocatori durante la stagione 2016/2017 e si è concluso con una proposta, riassunta in otto punti, presentata a World Rugby dai tre attori che hanno investito nel progetto.

Fra le conclusioni, figura la richiesta di un cambiamento nelle regole del placcaggio che abbassi l’altezza di un placcaggio regolare al di sotto della linea delle spalle, in modo da limitare il margine di errore possibile per i giocatori. Secondo le statistiche prodotte, infatti, quasi la metà degli infortuni che accadono su un campo da rugby sono dovuti al placcaggio, con il trauma cranico a farla da padrone.

Simon Kemp, direttore dei servizi medici della RFU, ha dichiarato: “Dobbiamo semplicemente evitare il contatto testa contro testa, testa contro ginocchio e testa contro bacino. Lo facciamo cercando di far placcare i giocatori fra la vita e la linea delle spalle.”

“E’ un cambiamento che può essere forzato in due modi: cambiando l’altezza di un placcaggio legale o cambiando il comportamento di un giocatore incrementando la sanzione per i placcaggi che finiscono per risultare in un contatto con la testa dell’avversario. Abbiamo visto che World Rugby, tramite una direttiva dello scorso anno, ha incrementato le sanzioni per i placcaggi alti. Ci piacerebbe che World Rugby prendesse in considerazione di abbassare l’altezza di un placcaggio legale al di sotto della linea delle spalle.

Fra gli altri punti che compongono la raccomandazione conclusiva del report a World Rugby si trovano altre interessanti proposte come la creazione di gruppi medici che si occupino della cura del carico di lavoro dei giocatori in termini di partite e allenamenti, workshops di sensibilizzazione di allenatori, giocatori e preparatori atletici sui rischi legati agli infortuni, e i problemi fisici legati agli allenamenti e alle partite su campi sintetici.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Italia, Raineri: “Vogliamo alzare il ritmo con i cambi, ma con 21 errori di handling non si vince”

Il tecnico azzurro: "Abbiamo fatto scelte di formazione diverse in base all'avversaria. Giocatrici come Madia e Granzotto saranno fondamentali nella r...

25 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

URC: la formazione di Ulster per la sfida col Benetton

La miglior formazione possibile per una partita che per gli irlandesi è già da "dentro o fuori"

item-thumbnail

All Blacks: i 7 giocatori che Scott Robertson potrebbe lanciare nel 2024

Il neo-tecnico della Nuova Zelanda ha intenzione di mischiare un po' le carte: ecco i talenti da tenere d'occhio

item-thumbnail

Video: Quando il Benetton sfiorò l’impresa contro Ulster nel 2019

Le mete di Ruzza e Ratuva e i calci di McKinley sembrarono propiziare una vittoria storica, che sfuggì a tempo scaduto. A 5 anni di distanza, Ulster-B...

25 Aprile 2024 Foto e video
item-thumbnail

URC: ben 9 cambi nella formazione del Benetton che affronta Ulster a Belfast

Confermato l'esperimento Marin, ma per il resto Bortolami modifica radicalmente il XV iniziale

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile 2024: il XV dell’Italia per la sfida al Galles

Lo staff tecnico della Nazionale conferma quasi completamente la squadra che ha giocato con la Scozia

25 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile