La programmazione delle sfide di sabato solleva non poche perplessità. Davvero non si poteva fare di meglio?
ph. Tommaso Del Panta
L’antivigilia di Natale prometteva bene. Sembrava poter essere uno squisito regalo per gli appassionati della palla ovale, oltre che un ottimo modo per approcciare delle feste a forti tinte ovali con una giornata ricca di buon rugby. Poteva esserlo, ma non lo sarà. L’impressione, dato il calendario previsto per sabato 23 dicembre, è che sia stata sprecata una ghiotta occasione per gestire con più sapienza e buon senso una programmazione interessante e ricca di notevoli spunti, che si presenta così:
– Lazio vs Fiamme Oro
– Mogliano vs Calvisano
– Rovigo vs Petrarca
– San Donà vs Reggio
– Viadana vs Medicei
– Benetton Treviso vs Zebre
Il derby di Roma, il derby d’Italia e il derby italiano di Pro14 spiccano su tutte per forza di cose. Tre partite intriganti, sia per il fascino intrinseco di sfide del genere che per le situazioni di classifica, a cui se ne aggiungono altre tre magari con meno appeal ma non per questo meno meritevoli di essere seguite. Come gestire questo ingorgo (ben gradito) di match, molti dei quali estremamente attesi? Delle possibili strade, è stata scelta quella più incomprensibile ai più: far giocare tutte le partite in contemporanea alle 15. L’unica eccezione è rappresentata dal derby capitolino, ma freniamo subito le vostre speranze: la sfida è in programma alle 14, sempre di sabato.
È l’ennesimo caso da “potrei ma non voglio”, aggravato dal fatto che per ricercare la soluzione bastava tornare indietro di appena un anno. Lo scorso 23 dicembre, infatti, la sfida tra Benetton e Zebre venne giocata alle 19:35, con il resto delle partite di Eccellenza in programma invece alle 15 (non proprio tutte, in realtà, visto che Rovigo-Lyons si giocò alle 19). La domanda è retorica, ma non possiamo esimerci dal rilanciarla, ricordando come gli orari del Pro14 siano gestiti dal board celtico e dai broadcaster: davvero non si poteva replicare quel format anche in questa stagione?
Ma le spiacevoli coincidenze create dal calendario ci ricordano anche quanto sia necessaria e impellente la creazione di una nuova Lega di club, che possa gestire con maggiore sensibilità tali situazioni, difendendo e producendo al meglio delle sue possibilità il prodotto Eccellenza. E la buona notizia è che ci siamo davvero vicini.
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