Test match: troppa Inghilterra per l’Argentina, i Pumas cedono ancora (25-35)

A Santa Fe un’altra partita elettrizzante con sette mete (quattro in tredici minuti). 20 vittorie su 21 incontri per Eddie Jones

ph. Reuters/Marcos Brindicci

ph. Reuters/Marcos Brindicci

I primi sei minuti tengono subito fede alle aspettative dei 29.750 assiepati sulle tribune dell’Estadio Brigadier General Estanislao López di Santa Fe. Al 5′ l’Inghilterra passa in vantaggio con un’azione semplice, verticale e tremendamente efficace: la carica decisiva è di Launchbury, che rompe un placcaggio e serve un comodo assist al compagno di reparto Ewels per lo 0-7. I padroni di casa non ci stanno e rispondono subito. Dentro i 22, Landajo gioca dietro la prima linea d’attacco ed evita la salita rapida della difesa, la palla arriva a Tuculet che si infila tra Brown e Yarde e firma il pareggio.

 

La sfida a questo punto si sposta sulla piazzola, con Ford e Sanchez che al 20′ aggiornano il tabellino sul 13-10 per i Pumas. La partita resta gradevole anche ad un ritmo più basso, l’Argentina mantiene di più il possesso e prova a variare maggiormente il gioco, ma senza trovare lo spunto per fare davvero male ad una difesa inglese non sempre perfetta. Ma l’Inghilterra si conferma al solito una squadra spietatamente cinica e, dopo il pareggio di Ford dalla piazzola, sferra un diretto micidiale ai Pumas. Mike Brown intercetta un cross kick di Sanchez e si invola nella metà campo avversaria, fissa l’avversario e ricicla splendidamente per il puntuale Francis, alla prima meta con la maglia della nazionale.

 

La ripresa si apre con un brutto errore di Sanchez dalla piazzola, dopo una punizione propiziata da un contrattacco ben alimentato da due spettacolari offload di Orlando e Leguizamon. Al 52′, all’improvviso, i Pumas colpiscono e di fatto restituiscono pan per focaccia agli inglesi: Matera stoppa un grubber di Francis, calcia l’ovale in avanti e lo raccoglie firmando il pareggio a quota 20. È la miccia che fa esplodere letteralmente la partita. Al 56′ de la Fuente cerca un offload fin troppo pretenzioso, Ford intercetta e allarga subito per Brown, che premia il sostegno di Care per la terza meta inglese (18-25). Passano tre minuti e i Pumas controbattono: de la Fuente si fa perdonare e trova un bel break all’interno di Yarde, il centro poi serve Boffelli che firma la meta dell’ennesimo pareggio (25-25).

 

Non c’è un momento di pausa, anche perché il XV della Rosa carica a testa bassa e torna ad affacciarsi nei 22 sudamericani. Da touche gli inglesi scelgono la maul e i Pumas non possono nulla contro il carrettino ospite, che porta il neoentrato Will Collier a schiacciare il sorpasso sul 25-32. Alcuni errori banali dei Pumas (un in avanti in situazione favorevole, un ingresso laterale con squadra in avanzamento) regalano possesso e territorio all’Inghilterra, che si affida ai suoi uomini di esperienza per congelare quanto più possibile il pallone e nasconderlo ai Pumas. Al 73′ poi ci pensa Ford con un drop da oltre 30 metri a portare i suoi oltre il break.

 

Dare per morta questa Argentina, tuttavia, sarebbe sbagliato. I Pumas tornano ad assediare i 22 inglesi e vanno vicini alla meta con Bertanou, che però viene tenuto alto dal gran lavoro di Matt Mullan. Biancocelesti che insistono nonostante due turnover, ma che alla fine devono cedere ad una squadra più cattiva, più cinica e semplicemente più forte, anche in formazione sperimentale. Finisce 25-35.

 

Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Ramiro Moyano, 13 Matías Orlando, 12 Jerónimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo, 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Tomás Lavanini, 4 Matías Alemanno, 3 Enrique Pieretto, 2 Agustín Creevy, 1 Lucas Noguera Paz
A disposizione16 Julián Montoya, 17 Santiago García Botta, 18 Nahuel Tetaz Chaparro, 19 Guido Petti, 20 Leonardo Senatore, 21 Gonzalo Bertanou, 22 Juan Martín Hernández, 23 Matías Moroni

Marcatori Argentina

Mete: Tuculet (8), Matera (52), Boffelli (59)
Conversioni: Sanchez (8, 59)
Punizioni: Sanchez (15, 19)

 

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Marland Yarde, 13 Henry Slade, 12 Piers Francis, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Sam Underhill, 6 Chris Robshaw, 5 Charlie Ewels, 4 Joe Launchbury, 3 Harry Williams, 2 Dylan Hartley (c), 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Jack Singleton, 17 Matt Mullan, 18 Will Collier, 19 Nick Isiekwe, 20 Mark Wilson, 21 Jack Maunder, 22 Alex Lozowski, 23 Denny Solomona

Marcatori Inghilterra

Mete: Ewels (5), Francis (31), Care (56), Collier (65)
Conversioni: Ford (5, 56, 65)
Punizioni: Ford (11, 29)
Drop: Ford (73)

 

di Daniele Pansardi

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