Sevens World Series: Sudafrica matematicamente campione

A Parigi batte in finale la sorprendente Scozia e si aggiudica il titolo

South Africa at the Cup Final on day two of the HSBC Paris Sevens, round nine of the HSBC World Rugby Sevens Series.

Ph. World Rugby – Martin Seras Lima

Festeggiamenti Blitzbokke a Parigi, dove il Sudafrica vince matematicamente le Sevens World Series 2016-2017 con una giornata di anticipo. Cecil Afrika e compagni onorano fino alla fine il torneo in terra francese, piegando in finale la sorprendente Scozia grazie a un gioco di categoria superiore che vale la quinta medaglia d’oro stagionale.

 

Gli scozzesi -forse un po’ emozionati, alla loro prima finale di quest’anno- iniziano con alcuni errori di troppo e, nel primo tempo, non riescono mai ad arrivare nei 22 avversari. Dal canto loro, i sudafricani (pur in campo con la solita grinta agonistica) paiono girare con il motore al minimo. E, nonostante questo, controllano agevolmente la partita.

Apre le marcature Kok, che al 2’ supera tre scozzesi e schiaccia in meta. Nel final play del primo tempo, raddoppio di Sage, grazie a un repentino cambiamento di fronte che permette ai Blitzbokke di trovarsi in superiorità.

 

La ripresa vede la Scozia tornare in campo più determinata e Wight, al termine di una bella giocata corale, accorcia le distanze (10-5). I bokke non si fanno comunque intimorire e, dopo aver abbassato il ritmo per alcuni minuti, colpiscono con una zampata di Specman, in fuga sulla linea dell’out, che calcia in area di meta dove arriva capitan Snyman per la terza segnatura dei neo-campioni. L’azione costa anche il giallo a Horne, che placca Specman senza palla e lascia i suoi in inferiorità numerica fino al termine del match: 15-5 il finale sul tabellone dello Stade Jean Bouin.

 

«Finora è stata una stagione incredibile e intendiamo finirla al meglio -dichiara a caldo coach Neil Powell, che quest’anno ha portato i suoi in finale otto volte su nove Sappiamo di giocare per il Sudafrica, per le nostre famiglie e per tutti quelli che, da casa, ci sostengono in modo speciale. A loro va un grande ringraziamento».

 

 

La tappa parigina delle Series riserva comunque sorprese fin dalla prima giornata, con Australia e Canada solo terze nei rispettivi gironi: i Wallabies sono superati da Samoa (alla prima qualificazione stagionale ai Quarti) mentre le Maple Leafs cadono al cospetto della Scozia. I due team outsider chiudono addirittura al primo posto le loro Pool. Gli scozzesi a punteggio pieno, grazie peraltro a un brillante 19-12 sul Sudafrica; gli oceanici sono vittoriosi anche su Fiji nella gara inaugurale e costretti al pari dalla Russia.

 

La domenica, nella sfida per il Challenge Trophy, si impone l’Argentina, che supera prima 15-14 il Canada e poi domina i Wallabies 33-12 in una gara a senso unico.
Nelle retrovie, prestazione d’orgoglio del “fanalino di coda” Giappone -classificatosi 13esimo, battendo Russia e Spagna- mentre gli iberici tornano a casa con alcune mete segnate ma nessuna vittoria.

 

Nella parte alta del tabellone, invece, si trovano di fronte ai Quarti le otto migliori classificate del giorno precedente. La Scozia non dà scampo ai campioni olimpici figiani, superandoli 24-0; l’Inghilterra ha ragione degli Stati Uniti 26-12, riuscendo soprattutto a imbrigliare il gioco di Baker; il Sudafrica spegne subito gli eventuali sogni di gloria di Samoa con un chiaro 12-0 e la Nuova Zelanda batte 14-0 i padroni di casa francesi, nelle cui file Vakatawa incide davvero poco (memorabile però un suo offload il sabato nella sfida contro il Kenya).

 

Nelle semifinali, prestazione “Braveheart” per gli scozzesi, vittoriosi 19-17 sull’Inghilterra al termine di un match ad alta intensità, e Blitzbokke impeccabili sugli All Blacks: il 26-5 finale è lo specchio fedele del divario visto nei 14’ di gara.

La “finalina” per il terzo posto vede imporsi la Nuova Zelanda 12-5 sull’Inghilterra al termine di un match molto tattico, deciso da due giocate individuali: un’invenzione al piede, con giocata larga all’ala, e una fuga da metà campo. Quinti gli States, vittoriosi prima su Fiji e poi su Samoa, che a sua volta aveva invece in precedenza superato la Francia mettendo in mostra una solidissima difesa.

 

I risultati della due-giorni in terra francese, oltre ad assegnare matematicamente il titolo al Sudafrica, incidono anche sulla classifica generale, con l’Inghilterra che scalza Fiji al secondo posto e la Scozia che recupera ben due posizioni, scavalcando Canada e Argentina e piazzandosi settima in classifica a -14 dall’Australia. Anche la Francia ne approfitta per passare davanti al Kenya ed avvicinarsi al decimo posto, oggi detenuto dal Galles. Il Giappone pare ormai condannato alla retrocessione, mentre la prestazione di Samoa (miglior risultato assoluto dell’anno) consente agli isolani di distaccare ulteriormente la Russia e garantirsi con quasi assoluta probabilità l’ultima wildcard di accesso diretto ai Mondiali 2018.

Ultimo appuntamento il prossimo weekend (20-21 maggio) a Londra per i verdetti finali.

 

Quarti di finale
Scozia v Fiji: 24-0
Inghilterra v Stati Uniti: 26-12
Sudafrica v Samoa: 12-0
Nuova Zelanda v Francia: 14-0

Semifinali
Scozia v Inghilterra: 19-17
Sudafrica v Nuova Zelanda: 26-5

Finali
Challenge – Argentina v Australia: 33-12
Bronzo –Nuova Zelanda v Inghilterra: 12-5
Oro – Sudafrica v Scozia: 15-5

Classifica: Sudafrica 179, Inghilterra 145, Fiji 142, Nuova Zelanda 127, Stati Uniti 114, Australia 101, Scozia 87.

 

di Francesco Rasero

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29 Febbraio 2024 Rugby Mondiale / Sevens World Series