Obiettivi del Sei Nazioni 2017? Alcuni Lions 2013 dovranno migliorare

Coach Gatland pungola i ‘suoi’ gallesi in vista delle convocazioni con i Lions

ph. Reuters/Clodagh Kilcoyne

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Il Sei Nazioni 2017 non avrà un’importanza soltanto fine a se stessa. O meglio, ne avrà meno del solito. Il motivo è presto spiegato: per le Home Nations (Inghilterra, Irlanda, Galles, Scozia), il 2017 è anche l’anno dell’attesissimo tour dei British & Irish Lions in Nuova Zelanda, per tre test match contro gli All Blacks che catalizzeranno l’attenzione del mondo ovale sulla selezione britannica. A guidarla, come noto, ci sarà Warren Gatland, che ha dovuto momentaneamente abbandonare la panchina del Galles per dimenticarsi a tempo pieno proprio al monitoraggio in ottica Lions. Dall’alto dell’incarico già rivestito quattro anni fa, l’allenatore neozelandese ha voluto lanciare un messaggio speciale proprio per i ‘suoi’ giocatori gallesi, perlomeno a quelli in ottica di vestire la casacca rossa. “Ci sono un sacco di giocatori della precedente esperienza del 2013 ancora in corsa – ha spiegato Gatland in un’intervista al Telegraph – Ma se vogliono essere selezionati per il 2017, dovranno migliorare la loro condizione. Ci sono tante cose in ballo e tanti giocatori talentuosi tra cui scegliere”. L’impressione, in effetti, è che Gatland si riferisca proprio a diversi Dragoni tutt’altro che brillanti fin qui: Oltremanica fanno i nomi soprattutto di George North, Jamie Roberts e Jonathan Davies tra quelli da cui Gatland si aspetta le risposte più convincenti, anche perché la concorrenza non manca di certo. E gli scontri diretti all’interno del Sei Nazioni potrebbero avere un grande impatto nelle decisioni del selezionatore neozelandese. Quattro anni fa, Gatland aveva guidato i Lions alla vittoria in AUstrllia puntando proprio su un forte blocco di giocatori gallesi.

 

Gatland ha parlato anche della corsa al ruolo di capitano, anch’essa probabilmente influenzata dal prossimo torneo continentale visti i dubbi espressi dal ct nell’intervista: “Sarà qualcuno che è già stato un Lions o qualcuno che avrà fatto un buon Sei Nazioni 2017? – riflette Gatland – E sì, se Dylan Hartley dovesse guidare l’Inghilterra ad un altro Grande Slam questo potrebbe far cambiare le cose. Dylan ha svolto un ottimo lavoro da leader con l’Inghilterra. L’ultimo rosso ricevuto con Northampton mi sembrava di frustrazione. Tuttavia anche lui deve fare attenzione, perché Jamie George sta spingendo per una maglia da titolare”. La chiusura sull’argomento è affidata alla posizione di Sam Warburton, a cui Gatland aveva assegnato la fascia di capitano nel 2013 in Australia: “Innanzitutto deve essere selezionato per il Galles. Il futuro capitano deve essere sicuro del proprio posto. Se non lo è, non lo considereremo per il tour”.

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