Sergio Parisse, la nuova stagione con l’Italia e con lo Stade Francais

Il grande rispetto per Brunel e l’energia di O’Shea nelle parole del capitano azzurro

parisse

ph. Sebastiano Pessina

Dopo le meritate vacanze, è cominciata anche per Sergio Parisse la preparazione atletica assieme al suo Stade Francais. Dalle pagine di Midi Olyimpique il capitano azzurro e del club parigino ha parlato degli obiettivi della sua squadra ma anche della Nazionale, a cominciare dal tour di giugno a cui non ha preso parte, così come concordato con la Federazione. “Il tour estivo è un’occasione per i più giovani di mettersi in mostra, e per l’allenatore di testare: è il momento giusto per farlo, c’è meno pressione rispetto a novembre o al Sei Nazioni”, ha spiegato Parisse. A proposito del nuovo Commissario Tecnico dell’Italrugby, Conor O’Shea: “E’ un allenatore piuttosto giovane e reduce da un egregio percorso agli Harlequins […] Punta in alto e ha molto energia, questo è un bene. Poi certo, all’inizio tutto è più semplice ma i primi segnali sono decisamente positivi”. Per quanto riguarda invece l’ex coach Jacques Brunel, conclude Parisse: “Ho molto rispetto per Jacques. Anche se gli ultimi anni sono stati difficili, tutti noi gli dobbiamo molto. Ha messo la sua impronta nel modo di giocare, portandoci ad un rugby più offensivo”.

 

Queste invece le parole a proposito della difficile scorsa stagione con il club parigino (conclusa al terzultimo posto del Top 14) e di quella che attende ora il suo Stade Francais: “Noi giocatori siamo i primi responsabili della negativa stagione. Non abbiamo mai avuto continuità di risultati. Ci è mancata l’umiltà, come se il peso del Bouclier (trofeo di campione di Francia vinto nel 2015, ndr) fosse troppo pesante […] Ma i campioni nel 2015 non sono diventati scarsi dal giorno alla notte”, conclude Parisse.

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