Le nuove Zebre: public company, gestione aziendale e territorio

Si è tenuta a Parma la presentazione del nuovo CdA delle Zebre. Ecco quote, nuovo assetto e progetti

da sx Margarita, Romanini, De Rossi, Amoretti

da sx Margarita, Romanini, De Rossi, Amoretti

PARMA – Si è tenuta presso la Cittadella del Rugby di Parma la presentazione del nuovo Consiglio di Amministrazione delle Zebre. Il neo Presidente Romanini, assieme ai vice Margarita e Amoretti, ha illustrato il nuovo assetto societario e i progetti pensati dai nuovi gestori della franchigia.

 

Ad esordire il nuovo numero uno Gianluca Romanini, che ha chiarito alcuni aspetti del passaggio societario e della presenza nel CdA di Carlo Checchinato: “E’ stata lanciata una raccolta di adesioni, cui hanno risposto circa 50 soci contribuendo al nuovo capitale. Il quale capitale, è stato sottoscritto per il 96% dai soci, mentre il restante 4% è della Federazione“. Le proporzioni si riflettono anche nella composizione del Consiglio, con “10 membri espressione del capitale  privato e Checchinato ad espressione della Federazione“. Queste invece le deleghe dei compiti: Daniele Margarita la parte commerciale e marketing, Cosetta Falavigna quella organizzativa e Corrado Azzali quella amministrativa, mentre Stefano Pagliarini farà da tramite tra la società e la parte sportiva.

 

Il Vice Presidente Egidio Amoretti ha invece presentato il nuovo assetto societario: non più una franchigia espressione della sola Federazione, ma “vera e propria società, che in quanto tale deve avere progetti e piani di sviluppo, degli obiettivi e una copertura economica per sostenerli“. L’idea di partecipazione alla base del progetto di rilevamento della società è stata quella della “raccolta fondi attraverso l’azionariato popolare”. Il nuovo CdA da subito si è messo al lavoro, come spiega: “Abbiamo fatto una mappatura completa dei fabbisogni della società, preparando un piano di sviluppo industriale che durerà quattro anni come il Consiglio, e che comprende necessità di breve termine e sviluppi più ampi”. Un elemento, ha proseguito, di novità nel panorama sportivo italiano: “Siamo tante persone con esperienza manageriale, la società avrà un’anima sportiva e una aziendale; quest’ultima, cercherà i mezzi per mettere a disposizione di Andrea De Rossi una squadra competitiva. I risultati sportivi non sono stati fin qui soddisfacenti, ora con un piano di sviluppo vogliamo cambiare la tendenza”.

 

Daniele Margarita ha invece illustrato aspetti legati al marketing e al commerciale. “Nel breve consolideremo i rapporti con le realtà che già hanno sostenuto le Zebre, garantendo continuità anche con certe attività. Un obiettivo sarà anche aumentare la presenza e la partecipazione della città di Parma, coinvolgendo altre strutture e le realtà rugbistiche del territorio, divenendo un punto di riferimento e collaborando, perché no, con altri sport, come il calcio che qui ha Parma ha in questi giorni avviato un progetto interessante. La concertazione tra realtà diverse può dare ottimi risultati”. Infine, un altro accenno al nuovo assetto societario: “Tra noi soci non c’è il milionario di turno, che quando se ne va provoca disastri nello sport. Abbiamo scelto di creare una comunità tramite l’avvio di una public company, guardando ad esempi positivi nei sistemi sportivi di altri paesi europei. E in questo modo si hanno anche rapporti più democratici e maggiore rappresentatività. Può essere uno sviluppo interessante per tutto lo sport italiano”. Il Presidente del Piacenza Rugby ha poi parlato dei progetti sociali che coinvolgeranno società e giocatori: “Continueremo l’attività solidale, imprescindibile per ogni attività e organizzazione sportiva”.

 

Della parte sportiva ha invece parlato il Team Manager Andrea De Rossi: “A Fiuggi ci sono 11 giocatori delle Zebre, segno che la squadra è costruita per l’alto livello. Ci siamo affidati ai permit, e ringraziamo le società. E la scelta dei permit non deve essere vista come un furto: prendiamo il percorso di Ruzza, che la scorsa stagione si è allenato una volta a settimana con noi e ora ha firmato con le Zebre. Abbiamo scelto il meglio dell’Eccellenza, per i giocatori ma anche per il tecnico: Guidi è il miglior allenatore che vi sia ora in Italia. Poter costruire la squadra a gennaio con idee ben chiare semplifica le cose”. Giocatori e nuova società: “La squadra cerca stabilità. Stefano Paglairini mi supporterà, ma i giocatori vogliono solo serietà e progettualità”.

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