Primi segni di risveglio da parte dei Draghi

Il risultato finale è stato di 7-77, ma i ragazzi di coach Nugnes si sono fatti valere in più di un’occasione.
Già dal calcio d’inizio la compagine della sesta provincia, per l’occasione con la storica maglia bianco azzurra, dimostra una grande aggressività sui punti d’incontro, buon gioco con la linea dei trequarti e con il pacchetto di mischia. Ma è il Bari a bucare per due volte il fortino dei Draghi, portando il parziale sullo 0-12. A questo punto però i Draghi si risvegliano, iniziano a macinare gioco, ben orchestrati da Saccotelli e da Lionetti , con quest’ultimo che calciava magistralmente ogni punizione utile, ed il pacchetto di mischia, guidato come sempre da capitan Cassatella, ad imporre le proprie capacità fisiche e tecniche. È stata la touche però uno dei principali problemi dei biancoazzurri, che non sono riusciti a sfruttare una delle più importanti basi di gioco utili per l’avanzamento.
Il Bari inizia ad essere nervoso, con numerosi falli, uno di questi, commesso ben all’interno dell’area dei 22 biancorosso, porta Cassatella a giocare una partenza veloce, ed a trovare il pertugio giusto nella linea difensiva barese, e marcare quella che sarà l’unica meta del match per i Draghi.
Nel secondo tempo però la verve dei Draghi va affievolendosi, permettendo al Bari di sfruttare quelle che sino ad ora erano pecche molto ben gestite: le risalite sui calci, e l’aggressività dei placcaggi.
A questo punto il cuore dei Draghi, mai domo, non basta più, contro una superiorità tecnica che porta i trequarti baresi a trovare sempre la giusta velocità di gioco per spiazzare la difesa biancoazzurra.

Il risultato finale, seppur molto ampio, ci racconta due cose: la prima è un miglioramento rispetto alla gara d’andata, che non va sottovalutato. La seconda è che la strada per migliorare è ancora molto lunga. Ed i Draghi hanno tutta l’intenzione di proseguire sulla strada intrapresa ad inizio stagione.