Caso celtico all’ultimo giro? Tra FIR, Treviso e Rovigo vince il movimento

La scelta del Benetton è la più sensata. Chi ha vinto? A dirlo sarà il tempo ma probabilmente a perdere oggi è Rovigo

ph. Sebastiano Pessina

La prima domanda che tutti ci poniamo è: ma è davvero finita? La risposta è: parrebbe di sì. Teniamoci il condizionale, visto il susseguirsi di inversioni a “u” e colpi di scena a cui ci ha abituato questa storia, però il doppio incontro di ieri a Calvisano sembra aver indirizzato in maniera definitiva la questione celtica per i prossimi 4 anni. A parte fantasmagorici colpi di scena sarà il Benetton Treviso, assieme alle Zebre, a comporre la pattuglia italiana nel Pro12 che verrà (e che non si chiamerà più così: Rabodirect ha già annunciato che il contratto di sponsorizzazione in scadenza a fine stagione non verrà rinnovato).
Bene, cosa dice il comunicato diffuso nel tardo pomeriggio di ieri? Che “nel corso della riunione, il Presidente Gavazzi ed il Presidente Zatta hanno affrontato, trovando unità di vedute in merito, gli argomenti considerati da FIR di prioritaria importanza quali l’allineamento al sistema di gioco della Squadra Nazionale la necessità di definire insieme alla Società le figure di tecnici, manager ed atleti, l’opportunità di coinvolgere in modo diretto gli assistenti allenatori della Squadra Nazionale con le Società di PRO12”.

 

La traduzione dal “comunicatese” non è sempre semplice ed è al contempo fortemente soggetta a interpretazioni diverse. La nostra è che registriamo un accordo ormai fatto tra le due parti per proseguire assieme l’avventura celtica. I dettagli li scopriremo in questi giorni e in queste settimane. Ogni punto verrà messo sul bilancino per capire se è un vantaggio per il club veneto o per la FIR, quanto possa ledere l’autonomia del club e misurare la forza della federazione. Questo sarà il day-by-day ma la verifica della bontà o meno delle scelte necessiterà di mesi, parecchi mesi. Insomma, staremo a vedere.
Vittorio Munari rimarrà in società, secondo alcune indiscrezioni non sarà ancora direttore sportivo ma sarà comunque come oggi il numero due, il nome dell’allenatore sarà presto rivelato, perché c’è una squadra da rimettere in piedi e il tempo è pochissimo. La speranza è che qualche big ora possa rimanere ma il viavai dalla Ghirada sarà comunque intenso questa estate.

 

Al borsino politico va segnata al momento la vittoria del Benetton Treviso che ottiene lo stesso trattamento economico delle Zebre anche se ora dovrà aprire una sorta di cabina di regia con la FIR, ma siamo dell’idea che rapporti più stretti tra staff tecnico della nazionale e quello del club biancoverde non potranno che portare giovamento nel medio periodo.
La FIR come ne esce da questa vicenda? Con eleganza verrebbe da dire, nonostante la gestione quantomeno curiosa, diciamo così. Probabilmente il presidente Gavazzi avrebbe preferito una conclusione diversa ma alla fine il semplice fatto che sia stata presa la decisione più sensata per il movimento è comunque una vittoria che anche in federazione può essere sbandierata.
Chi perde è invece Rovigo, che rimane con il cerino in mano al termine di una giornata in cui tutte le voci fino a un minuto prima della diffusione del comunicato FIR indicavano che sarebbero stati i rossoblu a difendere i colori italiani in Celtic. In mattinata il presidente del club polesano aveva incontrato Alfredo Gavazzi che gli aveva prospettato una possibilità di prendere parte al torneo con gallesi, irlandesi e scozzesi: “Avevo dato la mia disponibilità per organizzare una franchigia territoriale rinunciando a prendere parte al campionato d’Eccellenza – ha detto Zambelli a RovigoOggi – Però si è deciso di andare avanti come prima. Staremo a vedere. Considerato come è finita questa storia magari qualcuno dovrà dirmi grazie”.
Da segnalare infine che il comunicato lascia aperta la porta anche ai Dogi, anche se in forma piuttosto nebulosa e senza una tempistica precisa, visto che si parla di  “proseguire nel percorso di formazione della nuova franchigia.

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