CUS Ad Maiora bello e impossibile: a Badia rimonta da 14-26 e all’ultimo secondo s’impone per 28-26

Fantastica anche la cadetta che in serie C batte all’Albonico la capolista San Mauro per 11-9

Non molla mai il CUS Ad Maiora Rugby 1951 e a Badia soffre e compie un’impresa epica. Sotto di due mete al 38′ del secondo tempo, ribalta la situazione con una reazione ruggente e all’ultimo secondo s’impone sullo Zhermack per 28-26, installandosi al secondo posto in classifica a un solo punto dalla capolista Valsugana. Sul campo più difficile del campionato e contro un avversario reduce da sei vittorie consecutive e sette risultati utili, i ragazzi di coach Regan Sue conquistano dunque il quinto successo di fila, il sesto stagionale, cinque dei quali ottenuti con il bonus.

Gli universitari vanno in campo con Monfrino estremo, Falcetto (2′ st Perju) e Tinebra ali, Bestetti e Martinucci centri, Thomsen apertura, Jaluf (35′ st Bianco) mediano di mischia, Ursache, Alparone e Merlino terze linee, Bandieri (13′ st Sebastiano Lo Greco) e Malvagna (13′ st Spaliviero) seconde linee, Nicita (13′ st Montaldo) e Modonutto piloni e Lo Faro (24′ st Martina) tallonatore. In panchina Fantin e Kuli. I locali recuperano il loro trascinatore Felipe Berchesi, assente a Padova contro il Valsugana, e schierano il triangolo largo con Alberghini, Braghin e Adocchi, i centri Tinazzo e Marco Ferro, i mediani uruguayani Berchesi e Lijtenstein, le terze linee Fabio Michelotto, Alberto Ferro e Maccan, le seconde Pavan e Brizzante e le prime Diego Michelotto, Fagnani e Tellarini. A disposizione Colombo, Mhadhbi, Gasparetto, Moro, Zulato, Aretusini, Brogiato e Bellettato.

Berchesi porta subito in vantaggio i suoi con due calci piazzati (6-0). I biancoblù risalgono però la china con una meta al 14′ di Jaluf, abile a sfruttare una palla in uscita da una maul. Thomsen trasforma ed è sorpasso (6-7). Tornano avanti i badiesi, grazie al solito calcio di Berchesi (9-7), ma una meta di Monfrino sulla bandierina, su azione larga alla mano sugli sviluppi di una touche, e la conseguente trasformazione di Thomsen riportano al comando gli ospiti (9-14). Prima del riposo Berchesi va ancora a bersaglio dalla piazzola (12-14). Nel secondo tempo la compagine di coach Roberto Pedrazzi mette la freccia con il quinto piazzato di Berchesi (15-14) e poi va in meta al 23′ con il CUS in 14 per il giallo a Martinucci (20-14). Berchesi fallisce la trasformazione, ma successivamente manda a destinazione due punizioni (26-14). È proprio sul più bello che esce allo scoperto il carattere indomabile dei torinesi, che fanno dello spirito di sacrificio la loro ragion di vita sportiva. Prima, al 38′, una mischia arrembante ai 5 metri sfonda e Ursache va a schiacciare (il perfetto Thomsen fa 21-26), poi al 46′ si sviluppa l’ultima azione cussina e tocca a Bestetti concretizzare la clamorosa risalita. La trasformazione di Thomsen fissa il conclusivo 26-28. Ci sono delle incredibili somiglianze con l’andamento del match dello scorso anno, ma a ruoli invertiti. Allora gli universitari erano stati rimontati da 22-6 a 22-25, questa volta sono loro a imporre uno sprint bruciante, che manda in archivio un girone di andata fenomenale.

La cadetta cussina vince il big-match casalingo del girone 2 Piemonte della serie C e battendo per 11-9 il San Mauro rosicchia tre preziosissimi punti alla capolista. Nicola Catalfamo e Nicola Compagnone schierano Amadini estremo, Valenti e Lissandro ali, Vincenzo Listone e Vergnano (23′ st Catalfamo) centri, Michele Listone apertura, Oddone mediano di mischia, Scaramozzino (8′ st Polla), Amadio e Spinelli terze linee, Marchisio e Campi seconde linee, Garbet e Dell’Anna piloni e Trogolo Got (11′ st Bertola) tallonatore. A disposizione Alessandro Di Tizio, Alotto, Mirante e Murgia. Mauro Monfrino si oppone con Dezzani estremo, Di Nunzio e Sartori alle ali, Varricchio e Paduano nei centri, Rosso e Faletti in mediana, Gramada, Murisengo e Sorrentino (40′ st Fornaiolo) in terza linea, Balbo (36′ st Buronzo) e Zambon in seconda, El Alaoui  e Bonsignori (23′ st Giacchino) piloni e Scaglione tallonatore. A disposizione Mantovan, Cammarata e Lavarini.

Si assiste a una sfida intensa con due squadre certamente determinate a fare gioco, ma condizionate dai molti errori e dalle prevalenze delle difese sugli attacchi. C’è insomma molto movimento, mentre latitano le azioni da meta. Al 5′ il risultato si sblocca grazie a un piazzato di Rosso (0-3). Gli universitari rispondono con un’iniziativa che coinvolge Amadini, Lissandro e Amadio, purtroppo fermata. Vincenzo Listone impatta dalla piazzola al quarto d’ora (3-3). Dopo tre minuti Lissandro e Vergnano pasticciano, vanificando un’azione interessante all’altezza dei 22 metri. Bisogna aspettare il 33′ per vedere muovere di nuovo il punteggio: ancora Listone su punizione porta avanti i suoi (6-3) . I gialloblù spingono di più per recuperare e la meta pare vicina, ma non arriva. Anzi un controllo errato propizia il contrattacco di Valenti, che costringe gli ospiti a un affannoso ripiegamento. Al 42′ Rosso inquadra i pali su calcio piazzato e si va al riposo in parità (6-6).

La ripresa scatta sotto il segno dei sanmauresi, che al 6′ vincono una mischia, con l’ovale che fluisce rapidamente dalle mani di Faletti a quelle di Rosso e Dezzani. Solo un recupero di Amadini sull’estremo evita guai peggiori. Rosso al 7′ trova lo spazio per colpire con un drop ottimamente calibrato (6-9). Gli uomini di Monfrino insistono e Dezzani e Di Nunzio falliscono il fraseggio per rendersi pericolosi. Gli ospiti rimangono in 14 al 15′ per un fallo di capitan Zambon, ma i padroni di casa non ne approfittano, pur avendo a disposizione qualche buona touche. Tornato in parità numerica il San Mauro ha al 33′ il colpo in canna per il ko. Rosso, però, sbaglia incredibilmente un piazzato da posizione ravvicinata e centrale. Graziati, i Bulls hanno ora bisogno di una meta per operare il sorpasso e al 38′ riescono nell’intento, con una splendida intesa fra Lissandro, Spinelli e Amadini, non arrotondata dall’addizionale di Listone (11-9). Ci sarebbe ancora il tempo per un ulteriore ribaltone e i gialloblù ci credono. Al 44′, però, Amadio “ruba” l’ultima touche e apre i festeggiamenti. Nello stesso torneo, l’Amatori Torino subisce la legge del Sant’Andrea Vercelli (0-46).

Perdono all’Albonico l’Under 16 Elite (0-46 contro la Pro Recco) e le ragazze della serie A, che riescono comunque ad andare in meta contro la fortissima Benetton e perdono per 5-76 , mentre l’Under 18 Elite cede di misura (20-23) nel derby giocato a Settimo Torinese. Peccato perché capitan Marenini e compagni realizzano un piazzato di Porporato, una meta di Mattia Racca e una di Novello, trasformata da Porporato, e chiudono la prima frazione sul 15-13. Nella seconda una meta di Nevio Racca amplia il margine (20-13). Il finale è convulso e a tratti gli ospiti lo disputano in 13 contro 15, per le ammonizioni a Reeves e a Gattiglio. La rimonta dei settimesi non toglie nulla all’ottima stagione dei biancoblù, che dimostrano ancora una volta di essere in grado di giocarsela alla pari contro chiunque.         

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