La Scozia e Strokosch beffano l’Italia nel recupero: Banda Brunel battuta 30 a 29

Partita caratterizzata dai tanti errori di entrambe le squadre. Decisiva una meta quando la sirena era già suonata

ph. Sebastiano Pessina

Partita da fine tour estivo e da fine stagione. Italia e Scozia curano in maniera poco attenta la fase difensiva, placcano poco e nemmeno tanto bene (soprattutto nel primo tempo), commettono tanti errori ma allo stesso tempo dimostrano di aver voglia di vincere, di portare a casa un’affermazione da questo torneo sudafricano. L’atteggiamento mentale, tanto per intendersi, è molto diverso da quello visto una settimana fa a Nelspruit con Samoa.
Gli azzurri dominano la mischia ma la partita rimane in equilibrio sino all’ultimo quarto, con squadra azzurra che cresce di intensità e qualità nel corso del secondo tempo.

 

Debuttare in nazionale e marcare una meta dopo appena un minuto di gioco: i sogni per Leonardo Sarto diventano realtà a Pretoria una manciata di secondi sopo il fischio d’inizio della gara con la Scozia. La gioia azzurra dura poco perché al 6′ Matt Scott pareggia il conto sfruttando un piazzamento difensivo dell’Italia non corretto.
Al 13′ Di Bernardo accorcia le distanze ma due minuti dopo nuova meta scozzese con Sean Lamont al termine di un’azione in cui gli azzurri non provano nemmeno a placcare gli avversari e Venditti perde il pallone a tre metri dalla linea di meta.  Il vantaggio degli avversari sale a +7 al 20′ dopo che Laidlaw manda tra i pali una punizione concessa per fuorigioco.
L’Italia spinge e sfiora una meta al 28 ‘ con un’altra bella azione di Sarto in combinazione con Sgarbi. Marcatura rimandata di soli tre minuti quando la Banda Brunel ottiene una meritata meta tecnica, Di Bernardo realizza e squadre in perfetta parità. Il primo tempo si chiude  sul 20-20 dopo il botta e risposta da fermo tra Laidlaw e Di Bernardo.

 

Il secondo tempo riapre nello stesso modo in cui si è chiuso il primo, e cioè con i caldi dei due piazzatori che fissano il risultato sul 23 pari. Al 55′ Matt Scott va ancora in meta sfruttando un buco centrale della nostra difesa ma l’azione è viziata da un avanti e la marcatura non viene concessa. Due minuti dopo è l’Italia che torna in vantaggio con un altro piazzato di Di Bernardo, che però al 62′ sbaglia.
Quantità e qualità dei nostri placcaggi aumentano dopo l’ingresso di Zanni e Ghiraldini, ma la partita rimane apertissima. Al 67′ andiamo a +6 grazie a un altro calcio della nostra apertura, e al 70′ corriamo un gran rischio con la Scozia che vede sfuggire via la meta per un nulla.
Il XV allenato da Scott Johnson prova a spingere e a recuperare il gap ma la nostra difesa – cresciuta di intensità – fa buona guardia. Fino al minuto 80, quando Strokosch trova il buco giusto e va in meta quando la sirena è già suonata. Laidlaw realizza e la Scozia vince 30 a 29.

 

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Leonardo Sarto, 13 Luca Morisi, 12 Alberto Sgarbi, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Alberto Di Bernardo, 9 Tobias Botes, 8 Sergio Parisse (capt), 7 Robert Barbieri, 6 Joshua Furno, 5 Marco Bortolami, 4 Leandro Cedaro, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Davide Giazzon, 1 Matias Aguero.
Riserve: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Alberto De Marchi, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Antonio Pavanello, 20 Alessandro Zanni, 21 Alberto Chillon, 22 Gonzalo Canale, 23 Luke McLean.

 

Scozia: 15 Peter Murchie, 14 Tommy Seymour, 13 Alex Dunbar, 12 Matt Scott, 11 Sean Lamont, 10 Tom Heathcote, 9 Greig Laidlaw (c), 8 Johnnie Beattie, 7 Alasdair Strokosch, 6 David Denton, 5 Al Kellock, 4 Tim Swinson, 3 Euan Murray, 2 Scott Lawson, 1 Alasdair Dickinson.
Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Jon Welsh, 18 Moray Low, 19 Grant Gilchrist, 20 Rob Harley, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Taylor, 23 Tim Visser.

 

Marcatori per l’Italia
Mete: Sarto (1), meta tecnica (31)
Conversioni: Di Bernardo (2, 32)
Punizioni: Di Bernardo (13, 43, 57, 67)

 

Marcatori per la Scozia
Mete: Scott (6), Strokosch (80)
Conversioni: Laidlaw (6, 16, 80)
Punizioni: Laidlaw (37, 41)

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