Bella prova delle ragazze di Taiuti e Leoni alle finali di Parma

Firenze Rugby conclude con una sconfitta il girone finale del Campionato Elite Under 16

Chiusura eccellente in Coppa Italia per il team seven rosa di Aeroporto Firenze

Dopo aver centrato l’obiettivo di crescita con la squadra maschile, Aeroporto Firenze può vantarsi di aver vinto la scommessa anche con la propria compagine femminile. Da settembre, quando è nata, la squadra delle ragazze guidate dai tecnici Taiuti e Leoni è sempre più diventata una bellissima realtà, che ha sempre rappresentato con onore e impegno i colori del giglio.

E’ stato un crescendo progressivo, dopo le prime comprensibili difficoltà, le ragazze hanno preso via via sicurezza dei propri mezzi, hanno costruito un gruppo forte e unito, hanno conquistato le prime vittorie fino ad arrivare agli ottimi risultati delle finali nazionali di Parma disputate alla Cittadella del Rugby di Moletolo nell’ultimo fine settimana.

Inserite in un girone di qualificazione che le vedeva opposte nell’ordine al Valpolicella, al Brescia e al Genova, le gigliate hanno inanellato altrettante vittorie e ottime prove. La lunghissima sosta, prima delle fasi finali della due giorni, ha purtroppo inciso sulla loro concentrazione che le ragazze hanno pagato duramente con le “giovanissime” del Monti Rovigo che hanno stoppato ai quarti di finale la corsa delle fiorentine.

“Più che per i risultati (che non sono da poco) le ragazze si sono distinte per il loro atteggiamento. – commenta un soddisfatto Giacomo Taiuti – Brave, tenaci e determinate nel gioco, unite e affiatate fuori, insomma tutto quello che ogni allenatore sogna per la propria squadra. Un grande grazie personale a queste atlete per questo anno passato insieme e per aver arricchito la nostra società. Credo che in un momento di bilanci non possa mancare il riconoscimento al prezioso lavoro della nostra accompagnatrice Daniela Righini senza la quale ci saremo tutti sentiti più soli!”

Ultima giornata della Coppa Lodigiani, i padroni di casa dell’Unione Rugby Capitolina sono già matematicamente proiettati nella finale che si disputerà a Colorno, la prossima domenica, opposti alla Benetton Treviso, le stesse protagoniste della finale vista a Firenze lo scorso anno. I biancorossi scendono sul bell’impianto di Tor di Quinto con un XV che paga dazio a diversi infortuni e provvedimenti disciplinari, ma soprattutto paga duramente per un atteggiamento remissivo e scarsamente ispirato, rimediando infine una lezione durissima da parte della bella squadra locale, candidata a cucire sulla maglia lo scudetto di categoria: sette le mete subite, nessun punto segnato, la più ampia e netta sconfitta della stagione. Poco importa che sia avvenuta contro avversari del massimo valore, la pesantezza resta. Nella partita di andata, a Firenze, i biancorossi disputarono cinquanta minuti di buonissimo rugby, inchiodando il risultato sullo 0-0, lontani parenti della squadra che oggi si è dissolta come neve al sole.

Le prime battute dell’incontro smentiscono immediatamente coloro che profetizzavano una squadra locale propensa a limitare i danni e prevenire infortuni e con la testa già alla finale: in realtà i ragazzi in divisa bleu ci danno dentro, prima di tutto perché ci tengono a collezionare l’ennesima vittoria della stagione (solo affermazioni per Capitolina, nessun pareggio) e a giocare bene, onorando lo sport che amiamo. Ritmi alti e lucida occupazione dello spazio in funzione offensiva fruttano ai romani immediatamente due segnature nel breve spazio di pochi minuti, Firenze commette l’errore di farsi assorbire con troppi giocatori nelle fasi di contesa dell’ovale per essere fatalmente vulnerabile all’esterno. Nell’azione che frutta la terza meta dei padroni di casa, stavolta ottenuta con una percussione degli avanti, si infortuna piuttosto seriamente l’estremo Francesco Landini, una perdita grave per l’organico biancorosso. Lo sostituisce Rovini, ma solo per pochi minuti, poi fuori anche lui per un colpo duro al collo subito nel tentativo di difendere un pallone vagante dalla caccia delle aggressive terze linee romane. Piove sul bagnato e in chiusura di primo tempo sono i tre quarti biancorossi a fare una frittata su una palla che vaga prossima alla linea di meta lungo l’out: la prendi tu, la prendo io, arriva un lampo vestito di bleu che afferra per primo l’ovale e lo schiaccia in bandierina. Nel primo tempo, ogni azione d’attacco fiorentina è prontamente rintuzzata da una difesa accorta e ben schierata, sempre pronta a raddoppiare – se non a triplicare – sul portatore di palla. Unica situazione nella quale Firenze realizza migliori cose dei padroni di casa sono le rimesse laterali con capitan Cosi a svettare per agganciare palloni, sia per mantenerli che per rubarli.

L’inizio del secondo tempo chiarisce che nonostante il punteggio largo Capitolina continua a macinare il suo bel gioco, a mantenere alta l’aggressività, a difendere con grande decisione e a fare meta, con una segnatura di pregio del proprio mediano d’apertura. Firenze lotta con sprazzi di gioco individuale, qualcuno combatte come d’abitudine ma manca di lucidità e soprattutto di continuità, l’azione biancorossa. Difrancescantonio e Falleri offrono giustamente minutaggio alla panchina, costretti anche ad arrangiamenti nei ruoli, senza che vi sia una sensibile reazione in positivo. Arrivano altre due mete romane a chiudere il discorso e a dilatare il punteggio in misura severa, ma a differenza di quanto accadde nel precedente confronto a Firenze, stavolta assolutamente meritata.

Un finale davvero mesto per una stagione comunque positiva: Firenze si conferma tra i primi sei club d’Italia in questa categoria, il terzo posto finale nel gironcino della Coppa Lodigiani è risultato sul quale si può anche recriminare, ma per ottenere di meglio sarebbe bastato realizzare di più e mantenere alta la concentrazione e la voglia di lottare per ottenere quel risultato, a chi è arrivato davanti è riuscito e non ci possiamo che complimentare con i secondi piazzati di Arvalia Villa Pamphili – che oggi hanno prevalso di misura a Parma – e ovviamente con Capitolina cui facciamo volentieri un caloroso “in bocca al lupo” per la meritatissima finale acquisita.

UNIONE RUGBY CAPITOLINA – AEROPORTO FIRENZE RUGBY: 45-00 (p.t. 26-00)

Formazione di Aeroporto Firenze: Landini, Vanoli, Magnelli, D’Aliesio, Papini, Matteoni, Nardoni, Cosi (cap.), Loreto, Di Donna, Beka, Mori, Bartolini, Stellini, Panerai. A disposizione: Biffoli, Bulli, Ferrami, Gasparri, Michelagnoli, Rovini.
Tecnici: Aldo Difrancescantonio, Niccolò Falleri

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