Ecco com’è andata una bella giornata di sport e rugby
E’ andata in archivio la terza edizione del ‘’torneo nazionale di mini rugby città di Torre del greco’’, la prestigiosa kermesse del mini rugby campano, seconda per numeri e qualità di gioco solo al torneo di Benevento, quest’anno alla sua 30° esperienza. A dire il vero quello di Torre del greco è un torneo già collaudato, perché tre anni fa ha cambiato denominazione, prendendo una veste internazionale, ma a Torre sono già ben 14 anni che il torneo, riservato under 12, esiste. Infatti all’interno dell’evento sono compresi ben 3 memorial, dedicati a personaggi che al rugby sotto il vesuvio hanno dato tanto: il XIV memorial Ettore Ferrara, dedicato al padre fondatore del nostro club, promosso e sponsorizzato dai figli, Giulio, Maurizio e Alberto; l’8 memorial GiamPasquale Di Giacomo, giovane promessa corallina, e il V memorial Enrico Di Cristo, giocatore, allenatore e promotore del rugby a scuola. 13 le squadre che dovevano scendere in campo, alcune non hanno fatto in tempo a presentarsi, ma le 11 presenti hanno dato vita a partite belle, accese e vibranti.Nel girone A al primo posto si è qualificato il Benevento, seguito nell’ordine da Santeramo, Santa Maria Capua Vetere, Vesuvio rugby e l’istituto Giordano. Nel girone B, al primo posto si è qualificato l’amatori Napoli, al 2° la Partenope, poi il Torre, l’Afragola e il Castelvomturno.Vediamo come è andata sul campo, partendo dal Torre. La squadra corallina non ha fatto molte partite quest’anno, ma ora è a pieno regime, e alla luce degli ultimi tornei ai quali ha partecipato ha svolto una buona prestazione. Piero Lupi può contare sui veterani 2001 e sul famigerato gruppo 2002, appena uscito dall’under 10. Alla luce di tali e profondi cambiamenti era logico che ci
sarebbe stato uno scotto da pagare in una categoria molto dura e combattuta, con squadre molto organizzate e dal peso fisico decisamente importante. La 1° partita è con l’Afragola, con la quale pareggia, e pareggia anche con l’amatori Napoli. Nonostante queste premesse ed i risultati anche pesanti la squadra, dopo un inizio incerto, a tratti ha mostrato un certo miglioramento. Quella che come sempre non è mancata è stata la grinta: anche i più titubanti sono stati trascinati e, alla fine, tutti i ragazzi hanno risposto degnamente onorando i propri colori. Infatti nella partita successiva vince con il Castelvolturno ma poi perde con la Partenope. In base a questi risultati, nelle semifinale incontra prima il Castelvolturno con il quale vince di nuovo, per 3 mete a 1 e poi il Santa Maria con il quale perde 10 a 5. Il torneo fornisce così l’occasione giusta per far comprendere, ancora di più, che l’impegno da mettere in campo dovrà essere assolutamente superiore e che il lavoro da affrontare in allenamento dovrà essere ancora più duro. Due pareggi, due vittoriee due sconfitte sono lo score ottenuto da Aniello, Gaetano, Damiano, Arianna, Vincenzo, Salvatore, Alessandro, Andrea, Luigi, Giorgio e compagnia. Ipirati di Catelvolturno conquistano l’8° posto, l’A fragola il 7°, il Santa Maria arriva 6° e i padroni di casa, i torresi sono 5°. Si arriva alle 2 semifinali. Benevento, prima nel girone A contro Partenope, 2° nel girone B. Partita combattutissima, che abbiamo commentato con Marcos Reyna, il campione argentino che milita nelle fila della Partenope, grande numero 10, come l’Armando megagalattico che conosciamo. Va in meta prima il Benevento, i partenopini reagiscono molto bene e dopo alcuni minuti di forte pressione pareggiano andando a riposo sul 5 a 5. Nella ripresa i cavallini rampanti non sembrano più quelli del 1° tempo, così arrivano altre 3 mete dei piccoli sanniti che li proiettano in finale.
L’altra semifinale vede di fronte il Santeramo e l’amatori Napoli, anche questa una partita accesa ed equilibrata. I pugliesi ci provano a contenere i napoletani, ma alla fine questi ultimi, vecchi volponi,
prevalgono per 20 a 5. Così si arriva alla finale che, chissà perché, avevamo già immaginato, forse
perché è un vecchio copione a cui assistiamo da anni, e dove le scuole sannite e napoletane la fanno
ormai da padrone dalle nostre parti. La partita entra subito nel vivo: è accesa, vibrante, con capovolgimenti di fronte e di risultati repentini. Al termine dei minuti regolamentari si è in assoluta
parità. Si va ai tempi supplementari, ma 5 minuti non bastano per trovare la vittoria, troppo attente
le difese. Si va ai drop, 3 calci a testa, la lotteria dei rigori calcistici. Vince il Benevento, ne segna 3, il Napoli ne segna solo 1 ma non perde. La coppa del 3° torneo la sollevano i sanniti, ma i piccoli amatori non hanno perso, hanno solo rinviato l’appuntamento all’anno prossimo. Si va alle premiazioni, coppe, medaglie e trofei per tutti, c’è spazio anche per il miglio giocatore e migliore
giocatrice, quest’ultima è Mary Olaie, una corsara, una pirata di Castelvolturno, mentre il miglior
giocatore è Aniello Sorrentino, dell’amatoro Torre, figlio di un certo Antonio Sorrentino, pilone e
allenatore della Partenope, enfant prodige del rugby torrese, chissa chi è, boh?. Veniamo alle novità
di questo torneo. Prima in ordine di importanza, le amichevoli disputate sul prato del Liguori fra
compagini under 8 e under 10, prima volta in assoluto che mini ruggers di 6, 7, 8 e 9 anni se
le ‘’danno’’ sul manto erboso del campo torrese. La novità è rappresentata dal rugby Pompei Sacro
Cuore, nuova creatura rugbystica nata dalla passione di 2 vecchi compagni d’arme di Pompei, Giuseppe Sorrentino e Gennaro Cozzolino, che su invito della dirigenza torrese hanno posrtato a Torre del greco le squadre under 8 e 10 che si sono battute con le omologhe torresi. Non sappiamo chi ha vinto, ma forse ha ragione Giuseppe Sorrentino quando dice che la vera vittoria è stata quella di vedere la felicità impressa sui volti dei bambini. Il torneo internazionale di Torre fornisce così l’occasione giusta per far prendere contatto alla squadra con questa nuova realtà e per far comprendere, ancora di più, che l’impegno da mettere in campo dovrà essere assolutamente superiore e che il lavoro da affrontare in allenamento dovrà essere ancora più duro.
Altra novità, la presenza alle premiazioni del vice sindaco Lorenzo Porzio, con delega al turismo e allo sport, che sulla pagina face book della società rilascia questa dichiarazione:’’ Un sentito ringraziamento va alla dirigenza della Amatori Rugby di Torre del Greco. Il loro entusiasmo e la loro passione sono di esempio per chi crede in un sano agonismo e per chi considera la propria squadra una Famiglia allargata’’. In questa piacevole giornata di rugby, si sono incontrate, per una prestigiosa amichevole, le compagini U14 dell’ amatori Torre e dell’Afragola: Torre 1 contro Afragola 1 e Torre 2 contro Afragola 2. Di fronte ad un competente e folto pubblico, le due squadre hanno fornito una intensa prestazione alternando momenti di buon rugby a momenti di minore concentrazione, come accade a fine stagione. La prima partita vede il Torre partire in quarta con Marco Gallo che segna 2 mete di cui una sola trasformata. L’Afragola risponde colpo su colpo.
Nella seconda parte la fatica inizia a farsi sentire e l’Afragola fa entrare forze fresche, tatticamente
più preparate, rendendo l’incontro più equilibrato grazie a 2 mete che li portano in vantaggio per 19 a 12. Il Torre comunque non si perde d’animo e dopo avere ricompattato le fila, va in meta di nuovo con Isaac Cascone A tempo ormai scaduto. La mancata trasformazione decreta la vittoria per gli afragolesi per soli 2 punti. Nell’altra partita Torre 2 inizia in modo veloce e spumeggiante con buone aperture di gioco, trovando spesso dei buchi nella difesa di un Afragola che schiera inizialmente ragazzi visibilmente ancora non pronti nel coprire tatticamente il campo. La volontà comunque non manca e la battaglia è sempre dura nei punti d’incontro, da dove spesso i corallini escono palla in mano ed aprono il gioco andando in meta 3 volte. Per le 2 squadre torresi un buon incontro con positive indicazioni per quanto riguarda la grinta, l’apertura di gioco, il gioco alla mano, la disposizione tattica e la presenza fisica nelle mischie, mentre c’è un po’ da lavorare sulla fase difensiva, sui sostegni e sui raggruppamenti a terra. Nel complesso comunque un ottimo incontro che, dopo le ultime partite di campionato e dei tornei, dimostra le ottime qualità del gruppo, dimostrandosi competitivo e di spessore. L’ottimo terzo tempo organizzato dalle mamme torresi ha chiuso l’incontro con gli amici dell’Afragola, con i quali è sempre un piacere condividere giornate come questa, all’insegna dell’amicizia e del buon rugby.
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