Le mete in campo e fuori dal campo di Sofia Stefan

Sofia Stefan ha 20 anni, gioca nel Valsugana Rugby Padova ed è una campionessa, dentro e fuori dal campo. Ha incontrato il rugby tre anni fa, quando ha deciso di affrontare per la prima volta uno sport di squadra, dopo un percorso agonistico di buon livello in discipline individuali, come nuoto, arti marziali, roller e atletica.
A pochi mesi dall’ingresso nel mondo del rugby si è subito distinta sul terreno di gioco, dove copre i ruoli di ala o estremo, ed è giunta così la prima convocazione con la Nazionale femminile per la partecipazione al Campionato Europeo del 2011. Da allora Sofia non ha smesso di vestire la maglia azzurra in competizioni internazionali di rugby a quindici e seven, e in queste settimane è impegnata per il secondo anno consecutivo nel prestigioso torneo Sei Nazioni.
Sofia è di Padova e il suo contributo al buon nome della città e del club di appartenenza non proviene solo dalle imprese agonistiche che la vedono protagonista, ma anche da quelle non sportive. Come altre ragazze e altri ragazzi del Valsugana Rugby Padova, ha aderito con entusiasmo al progetto educativo “Fare meta fuori dal campo”, che il club di Altichiero ha varato nel 2012 per contribuire fattivamente alla maturazione dei propri atleti, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche scolastico e morale.
Il progetto prevede, fra l’altro, la partecipazione obbligatoria di tutti i tesserati sopra i 16 anni ad attività di volontariato presso associazioni che hanno legato con il Valsugana rapporti di amicizia. Una di queste associazioni è “Gioco e benessere in Pediatria”, che riunisce gli animatori volontari della Pediatria di Padova, dove − in collaborazione con medici, psicologi ed educatori − offrono ai bambini ricoverati l’occasione di partecipare ad attività ricreative, per promuovere la salute e la serenità del minore durante la degenza in ospedale.
Per l’attività di volontariato, Sofia ha deciso di operare proprio nel reparto pediatrico, con una dedizione che negli ultimi mesi ha assunto cadenza quasi settimanale, accumulando un monte ore di lavoro volontario superiore a quello di ogni altro atleta del Valsugana Rugby Padova. Combattiva e talentuosa in campo, Sofia ha saputo valorizzare le proprie doti di pazienza, allegria e generosità nel rapporto con i bambini ricoverati in ospedale, e l’intensa gratificazione ricavata da questo delicato impegno la spinge ora ad approfondire le competenze di animatrice, magari frequentando un corso per diventare clown di corsia.
Il feeling speciale che ha saputo costruire con i più piccoli trova espressione anche con la palla ovale, dal momento che Sofia svolge attività di educatrice con gli Under 6 del Valsugana Rugby Padova, cui cerca di trasmettere l’amore per lo sport e la capacità di superare le proprie paure. Inoltre, è coinvolta nella promozione del rugby a livello scolastico, sempre per conto del club biancoazzurro.
Non solo, Sofia collabora volontariamente con la sede padovana di “Mani Tese”, un’associazione che sostiene iniziative umanitarie rivolte ai paesi più poveri. La sua sensibilità verso questi temi trova riscontro anche nei progetti di studio. Dopo la maturità scientifica Sofia si è presa una pausa di riflessione, per capire come proseguire il suo cammino formativo, ma ora sta maturando la decisione di iscriversi a un corso universitario in diritti umani presso l’Università di Padova.
Campionessa in campo e campionessa fuori, Sofia Stefan rappresenta con l’impegno personale, senza troppo clamore, il modello di eccellenza che il Valsugana Rugby Padova propone ai propri atleti e alle loro famiglie, per avere successo nello sport e nella vita, cioè per contribuire concretamente tanto alle competizioni della squadra, quanto ai bisogni della comunità.