La U20 di Ragusa si prepara al test più impegnativo della stagione
A RAGUSA SI GIOCA A RUGBY, questo è ormai risaputo.
All’andata, la partita fu vinta dal Padua con una meta nel finale. Domenica i ragazzi, al loro primo campionato Under20, cercheranno di rifarsi cercando di rimanere concentrati fino al fischio finale.
Paolo Sartorio (Presidente del Rugby Audax Clan):
Con la serenità che ci ha sempre contraddistinto ci accingiamo ad affrontare l’ennesimo derby della categoria Under 20,
quello che ci sta più a cuore perché questa compagine è quella formata da tutti i ragazzi su cui abbiamo costruito la Società.
Sono quei ragazzi che nel 2008 hanno vinto il campionato nazionale delle Scuole giocando al Flaminio, che abbiamo portato a Treviso per due volte e che ci hanno fatto commuovere per i complimenti che ci rivolgevano le dirigenze di squadre blasonate e che noi tentiamo di emulare, sono quei ragazzi che tante soddisfazioni ci hanno dato in Sicilia vincendo quello che c’era da vincere e ne sono testimoni gli inviti a partecipare a tornei organizzati da Società del Nord che hanno preso come riferimento per il Sud la nostra Società.
Sono quei ragazzi con cui abbiamo diviso gioie e con cui abbiamo vissuto momenti amari e che ogni giorno ci spingono a continuare.
Ad ogni allenamento cui assistiamo ci si stringe il cuore dalla commozione a vederli ormai in under 20 ricordando quello che erano in under 12.
Il gruppo è rimasto intatto ( solo il piccolo Giovanni ci ha abbandonato e questa è una ferita nel cuore di tutti noi) ed ad esso si è aggiunto un gruppo di ragazzi che ci sembra siano sempre stati con noi per l’affiatamento che abbiamo raggiunto.
Questo è l’ennesimo derby e lo stiamo vivendo ,noi ed i ragazzi, con estrema serenità perché quello che siamo riusciti ad insegnare di questo sport ai ragazzi è che la partita è una lotta, corretta e rispettosa,ma che poi finisce al fischio dell’arbitro e, a conferma di ciò, le immagini dell’ultimo derby sono eloquenti: i ragazzi tutti si abbracciano e lascino il campo insieme.
Forse noi grandi dovremmo prendere esempio dai nostri figli e far sì che quella di domenica sia una bellissima giornata di sport.
Questo è quello che dobbiamo ai nostri figli.
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