Leoni meglio delle Zebre: al Benetton un grigio derby celtico

A Parma brutto spettacolo su un campo in condizioni discutibili. Di Bernardo sbaglia molto al piede ma Treviso vince meritatamente

Gioco perennemente o quasi nella metà campo delle Zebre, squadra di Gajan molto fallosa, nervosa e con una mischia che fa fatica a contenere quella biancoverde (paradossalmente non quando è in inferiorità numerica), giornata storta di Di Bernardo sui piazzati (o su 3 nei primi 19 minuti), Treviso che non sfrutta il cartellino giallo comminato a Totò Perugini e neppure quello di Fazzari. Questa è la fotografia del primo tempo che si conclude sullo 0 a 0.
Poco da raccontare: Treviso spinge ma in maniera infruttuosa, le Zebre difendono a fatica (addirittura due errori nell’area di meta nei calci di alleggerimento) ma non capitolano. Le uniche penetrazione dei bianconeri nei 22 metri avversari arrivano a cavallo del 24′ ma a parte un drop di Orquera che finisce largo non succede nulla.

 

La superiorità numerica, “coda” del giallo a Fazzari, viene però sfruttata all’inizio della ripresa dal Benetton con Loamanu che schiaccia la palla oltre la linea di meta e Di Bernardo stavolta centra i pali: 7 a 0 per i veneti al 43′. Al 50′ Di Bernardo sbaglia ancora un piazzato piuttosto semplice. Le Zebre si scuotono, cercano di costruire un po’ di gioco e al 59′ smuovono il loro tabellone con un calcio di Orquera, che però al 65′ ne sbaglia un altro non impossibile da mettere tra i pali. Il Benetton sembra perdere vigore e paga anche una disciplina meno ferrea, i bianconeri si buttano in avanti in maniera però poco ordinata e a fiammate. Di Bernardo al 75′ mette il primo calcio tra i pali e Treviso allunga sul 3-10. Forcing finale dei padroni di casa che non porta a nulla.
Partita brutta, poco spettacolare con le Zebre troppo rinunciatarie per lunghi tratti e che provano a far qualcosa solo negli ultimi 20-25 minuti, e vinta meritatamente dal Benetton che non ha ucciso la partita quando avrebbe potuto. Bicchiere mezzo vuoto anche per gli uomini di Smith, che però si mettono in tasca una vittoria importante per la classifica.

 

Per chiudere due osservazioni: gli spalti del XXV Aprile con troppi spazi vuoti anche in una occasione come il derby (il 23 dicembre 2011 a vedere Aironi-Benetton Treviso c’erano 3.326 persone, il 31 dicembre dell’anno precedente 4.127, oggi di sicuro molte meno) e un campo di gioco che era già in condizioni pietose – e comunque non all’altezza del torneo celtico – ancora prima dell’ingresso in campo delle due formazioni.

 

Zebre: 15 Sinoti Sinoti, 14 Giovanbattista Venditti, 13 Matteo Pratichetti, 12 Paolo Buso, 11 Leonardo Sarto, 10 Luciano Orquera, 9 Tito Tebaldi, 8 Andries Van Schalkwyk, 7 Mauro Bergamasco, 6 Nicola Cattina (capt), 5 Josh Sole, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Carlo Fazzari, 2 Carlo Festuccia, 1 Salvatore Perugini.
Riserve: 16 Andrea Mancini, 17 Matias Aguero, 18 Luca Redolfini, 19 Michael van Vuuren, 20 Filippo Ferrarini, 21 Alberto Chillon, 22 Samuele Pace, 23 Ruggero Trevisan.

 

Treviso 15 Luke McLean, 14 Ludovico Nitoglia, 13 Christian Loamanu, 12 Alberto Sgarbi, 11 Tommaso Iannone, 10 Alberto Di Bernardo, 9 Edoardo Gori, 8 Dean Budd, 7 Alessandro Zanni, 6 Simone Favaro, 5 Corniel Van Zyl, 4 Francesco Minto, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini (c), 1 Michele Rizzo.
Riserve: 16 Franco Sbaraglini, 17 Matteo Muccignat, 18 Jacobus Roux, 19 Marco Fuser, 20 Valerio Bernabò, 21 Paul Derbyshire, 22 Tobias Botes, 23 Kristopher Burton.

 

Marcatori, Zebre:
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Orquera (59′)

 

Marcatori, Benetton Treviso:
Mete: Loamanu (43′)
Conversioni: Di Bernardo (43′)
Punizioni: Di Bernardo (75′)

 

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