Cernusco difende il Castello, battuto il Casalmaggiore 15-8

Pienone di pubblico e divertimento in quel di Cernusco

In un Castello gremito in ogni ordine di posto il Cernusco si impone contro un ottimo avversario dopo una gara equlibratissima.
Doveva essere una battaglia e in effetti lo è stata. Due squadre, due stili, due modi di intendere una partita a tratti intensissima. Comincia bene il Cernusco, il Generale Gazza ha messo bene le sue pedine in campo, e Assandro prova a dare vigore alla gara con un paio di accelerazioni ben gestite da Falcone e Vagliani che sembrano in giornata di grazia. La mischia grigio-amaranto risponde bene ad ogni comando di Caserini e Vitaly sonnecchia in attesa dello spiraglio giusto.

La Torcida del Gruppo Cynar
Il casalmaggiore però non sta a guardare, abili in mischia e ben strutturati all’aperto i colossi del Po, abituati ad erigere argini possenti fermano le scorribande del Cernusco come fossero ondate del colosso padano. La partita perde spettacolarità e lo accelerazioni lasciano spazio a calci e tatticismi. A rompere gli schemi e gli argini ci pensano Vagliani e Chiesa che di soppiatto attaccano sul lato debole dei padani e regalano a Barisione il compleanno in anticipo con una palla che aspetta solo di essere schiacciata. Sironi non trasforma ma i runners sono avanti 5-0 nel tripudio del Gruppo Cynar che si inventa una torcida simile a quella nello Zaccheria di Foggia ai tempi di Zeman. Giusto il tempo di esultare e il Casalmaggiore sale in cattedra, la mischia tiene a bada le bordate della controparte ma nella guerra dei calci che ingaggiano i 3/4 ad avere la meglio sono gli ospiti che spostano il gioco nella metà campo dei Runners. Arrivano i 3 punti con un piazzato e pochi istanti dopo è ancora il Casalmaggiore che attacca su una linea non formata in difesa e segna una meta fantastica per il 5-8 che manda all’intervallo le due squadre.

Il Generale all’intervallo non è teso, intravede il potenziale inespresso dei suoi, qualche ordine fugace e si torna in campo. Le fasi sono strane, mischie, touche, tantissimi falli. Arrivano cartellini e piazzati. Sironi mette quello del pari, poi sbaglia incredibilmente quello del vantaggio. Sull’8-8 saltano gli schemi e i nervi. Praticamente non si gioca più e il Cernusco sale in cattedra, le mischie sono cassaforti sicure sulle quali rifiatare, le maul portano metri e in difesa non si concede nemmeno un metro. I Padani le provano tutte, prima facendo entrare il grande KALI nel pacchetto di mischia e poi utilizzando l’arma segreta del pilone Giamma, lo squirt tackle. Mucci non si scompone e gestisce al meglio la grinta di Mohinder Kali anche se il squirt tackle fa male sopratutto alla mischia.

I Vitalis, i cereali Moldavi!
Si capisce che la gara verrà decisa da qualcosa di speciale e così Gazza decide di mettere in campo la sua arma segreta. Il giocatore più forte del mondo, Andrea Cerutti che risorge dalle ceneri come Phoenix dei cavalieri dello Zodiaco e con un colpo del suo piede magico indirizza la palla nel cielo. L’effetto impresso dal piedino dell’Airone Cerutti è magico, le banderuole si girano per indicare a Vitaly la via del rimbalzo che, prima spiazza i difensori del Casalmaggiore e poi cade soffice nelle mani di Coropcean che deposita in mezzo ai pali la meta della vittoria esultando come Tardelli al Santiago Bernabeu.

La gara è vinta, il Castello è salvo grazie al cuore del Cernusco e del suo tifo. Ora un pò di riposo prima del gara di domenica prossima contro il Gossolengo. Se lo scorso anno era la A4 a decidere le sorti del Cernusco quest’anno sarà il fiume più lungo d’Italia a decidere chi e dove potrà diventare una squadra di Elite.

Cernusco – Casalmaggiore 15-8 (5-8)

Amore, Rescigno, Coproceanu, Cinquetti (Cerutti), Sironi, Falcone, Vagliani, Assandro (Cap), Chiesa, Giannubilo, Barisione, Meroni, Petretta, Caserini (Dalla Mariga), Mucci.

N.e. Calogero G. Calogero F. Zanellato, Scaglia, Campanale.

Mete: Barisione, Coproceanu.
TR. Sironi
C.p Sironi

Best player: Sironi
F.c. award: Chiesa per ripartenza in fuorigioco su calcio di Assandro!

Le pagelle della Gina RE

Amore 6: schierato estremo gioca una partita di giudizio affidandosi spesso al piede, non perde mai il senno e dimostra di essere in palla.
Rescigno 5,5: partita opaca la sua, prova un paio di volte ad andare via con il suo strapotere fisico ma trova sempre la porta sbarrata.
Coropcean 7: anche lui trova una domenica difficile, ma come sempre è l’ultimo a mollare e piazza la zampata sulla meta che mette fine alla partita e consegna ai road runners il back to back.
Cinquetti 6: Solido in difesa e quando viene utilizzato come ariete si vede che l’allenamento sta rigenerando lui che è croce e delizia….il Balotelli bianco.
Sironi 6,5: prende il premio come mvp per il buon piede dimostrato e per la grinta che mette sempre in campo, non si può perdonare però il calcio sbagliato in mezzo ai pali!
Falcone 5,5: innervosito dall’arbitro, dai continui placcaggi in ritardo e da qualche passaggio impreciso del suo mediano mette insieme una prova che non si può definire negativa ma che non è al livello di quello che ci ha mostrato da quando è arrivato. A sua discolpa il fatto che soffra per un dolore alla gamba.
Vagliani 6: mezzo punto in più di Falcone anche se su di lui pesa qualche passaggio sbagliato di troppo, però sta crescendo moltissimo nella gestione delle ripartenze soprattutto su calcio di punizione.
Assandro 5,5: meno straripante di altre volte dovrebbe, soprattutto nel momento critico del primo tempo, caricarsi la squadra sulle spalle e provare qualche ripartenza di potenza, non ci riesce a causa del gioco troppo spezzettato. Corrette le scelte tattiche quando calciare e quando ripartire.
Chiesa 6: buona prova, usa ancora poco il suo fisico che potrebbe fare danni al largo, solido in difesa.
Giannubilo 6: partita più sacrificata rispetto alla scorsa settimana, chiude sempre la porta al numero otto avversario, prende tutte le sue touch e recupera qualche buon pallone.
Meroni 6,5: altra gran bella prova del Varesotto dagli occhi di ghiaccio, interpreta il ruolo di seconda sacrificandosi sempre per i suoi compagni e lavorando in quella zona grigia che sono i raggruppamenti.
Barisione 6,5: a differenza di Meroni preferisce il gioco al largo rispetto a quello di sacrificio, capisce però l’importanza della partita e si sacrifica in entrambe le fasi. Segna una meta importantissima con un tuffo plastico che gli fa vincere il Premio Cagnotto 2012 e il nuovo soprannome di TANIA.
Mucci 6: in una partita con circa 300 mischie chiuse (numero + numero -) il suo confondere il diretto avversario col Quadro Boogie prima di ogni ingaggio (o ingagio Lasorsa docet ndr) si rivela prezioso come un coltello per sbucciare una mela. Partita di sostanza come si conviene a un pilone coi baffi (non per la bravura ma per la scelta estetica)
Caserini 6: bel confronto col proprio diretto avversario in mischia chiusa, ha sulla coscienza con Mucci l’ala che scappa via a tutta velocità sulla meta del Casalmaggiore. Si rifà però con un ottima gestione di touch e mischie.
Petretta 6: anche lui si sacrifica in una partita dove non riesce mai a mettere in moto la locomotiva, fa tutto bene però quello che deve fare.
Cerutti 6,5: entra e da una bella sferzata alla partita calciando intelligentemente per Coropcean che va a schiacciare in mezzo ai pali.
Scaglia 7 (di stima).: entra qualche minuto per permettere a Meroni di farsi medicare in un momento in cui ci sono solo calci di spostamento. Il voto gli va per il grande coraggio che dimostra a voler stare in panchina dopo che l’attentato di Mucci in allenamento lo aveva messo fuori uso.
Dalla Mariga 6: entra a far rifiatare Caserini, un gradito ritorno in casa grigioamaranto. Lancia la touch che chiude la partita.
Calogero G., Calogero F., Campanale, Zanellato 8 (di ringraziamento): sicuramente è durissimo stare a vedere i compagni giocare e non entrare in campo, loro mettono grande grandissima disponibilità e grande attaccamento a questa squadra e questa società, non possiamo che ringraziarli cosi.
Pubblico 10-: caloroso e presente come non mai, il meno è per i botti che infastidiscono il generale Gazza mentre conta le mete della propria squadra.

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