Gli Azzurrini pronti a scendere in campo contro la Nuova Zelanda per l’esordio nel mondiale casalingo

Italia U20, Giacomo Milano: “Un sogno preparare questa partita”
L’Italia U20 sta ultimando la preparazione per scendere in campo domenica sera a Calvisano contro la Nuova Zelanda nella prima gara del World Rugby U20 Championship.
Il capitano Giacomo Milano non nega che il tutto esaurito che si attende al San Michele non è passato inosservato: “C’è pressione, devo dire. Siamo in Italia, una competizione importante, temperature elevate. Stiamo lavorando al meglio per poter essere competitivi.”
“All’inizio dell’anno ci siamo posti un obiettivo da realizzare con questa under 20 – spiega il terza linea – ed è quello di essere la miglior nazionale under 20 di sempre, o quantomeno di pareggiare quello che è stato fatto prima di noi. Parlando del mondiale è un obiettivo raggiungibile, visto che abbiamo un girone difficile ma non impossibile.”
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“La Nuova Zelanda è la più forte da un po’ di tempo a questa parte. Con l’Irlanda ci siamo affrontati al Sei Nazioni e abbiamo avuto la meglio, quindi la pressione sarà su di loro.”
Proprio i Baby Blacks saranno il primo, temibile avversario: “Per noi giocatori la gara contro la Nuova Zelanda è un sogno. Un sogno viverla, un sogno allenarsi per prepararla. Siamo tutti cresciuti con il mito degli All Blacks, con l’haka e le loro tradizioni. Giocare con loro con la maglia dell’Italia è un’emozione unica.”
“Era qualche anno che non si vedeva una Nuova Zelanda così forte. Ha vinto il Rugby Championship under 20. L’abbiamo studiata a fondo, sarà una partita simile a quella che abbiamo giocato al Sei Nazioni con l’Inghilterra. Loro sono una squadra a cui piace giocare. Sa sfruttare gli spazi, non hanno magari un focus particolare sulle fasi ordinate, ma hanno delle belle individualità al largo, diverse dalle nostre anche se non necessariamente migliori. Cercheremo di limitare le loro possibilità di aprire il gioco.”
“A noi piace definirci una squadra scomoda e cinica. Sono parole difficili da riportare efficacemente in campo, ma ci siamo riusciti parzialmente al Sei Nazioni. È uno dei nostri obiettivi riuscire a essere tali durante il mondiale.”
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