“Ma ho scoperto il fascino della Champions Cup” ammette il presidente del club dopo la vittoria del trofeo

Bordeaux, Laurent Marti: “Preferisco essere campione di Francia” – ph. ROMAIN PERROCHEAU / AFP
La Champions Cup è la competizione per club più prestigiosa del mondo, ma non tutti sembrano essere d’accordo.
Non lo è, ad esempio, il presidente della squadra neo-campione Laurent Marti, che con aplomb tutto francese ha candidamente confessato, nelle sue dichiarazioni alla stampa dopo la vittoria in finale contro i Northampton Saints, che preferirebbe comunque essere campione di Francia.
“Questo è un primo obiettivo raggiunto, non un risultato complessivo. Se vinciamo solo questo titolo e poi facciamo fiasco, non serve a niente- ha detto, riferendosi al fatto che questo sia il primo trofeo che il Bordeaux mette in bacheca da tanti anni a questa parte – Spero che ci rimetteremo presto in marcia per provare a portare a casa altri trofei. Credo che il primo sia il più difficile da ottenere, ma questo non vuol dire che i prossimi saranno semplici da vincere.”
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“Io preferisco essere campione di Francia, ma quest’anno ho scoperto la Champions Cup da un’altra angolazione. Capisco meglio perché alcuni la adorino. È magica perché è internazionale e penso che senza Yannick Bru non l’avremmo vinta.”
Bru e lo staff tecnico del Bordeaux sono senza dubbio una delle ragioni per il salto di qualità del Bordeaux nelle ultime stagioni.
L’ex tallonatore del Tolosa è arrivato alla guida del club girondino lo scorso anno, affiancato da uno staff che ha iniziato a lavorare insieme in Sudafrica, con gli Sharks. L’irlandese Noel McNamara e il georgiano Akvsenti Giorgadze hanno lavorato con Bru nella franchigia di Durban, prima di passare in blocco a Bordeaux e unirsi a una parte dello staff locale.
Ovviamente la squadra si è potuta trovare tra le mani una rosa di livello, con tanti giocatori di grandissimo potenziale che nelle ultime due stagioni hanno compiuto la definitiva maturazione: Louis Bielle-Biarrey, Matthieu Jalibert, Yoram Moefana, solo per citarne alcuni.
Marti ha parole dolci in particolare per la sua linea mediana: “I nostri ragazzi sono incredibili. Maxime Lucu è fantastico, ma da oggi in poi non esiste un mediano di apertura al mondo migliore di Matthieu Jalibert.”
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