Il pilone, fresco di lungo rinnovo contrattuale, presenta la sfida ai sudafricani di sabato pomeriggio
Benetton, Simone Ferrari: “Contro i Lions rimanere ordinati. Treviso è la mia casa” – ph. Benetton Rugby
Accarezzare un quarto di finale di Champions, finire battuti in extremis, tornare sul campo nella settimana di pausa e poi volare in Sudafrica per una partita decisiva per la qualificazione ai playoff dello United Rugby Championship.
Queste l’ultima dozzina di giorni particolarmente intensi del Benetton, che ora a Johannesburg si prepara ad affrontare i padroni di casa dei Lions.
Simone Ferrari racconta così l’avvicinamento alla gara, ripartendo proprio dalla delusione di coppa: “Veniamo da una partita con Castres dove comunque la sensazione di farcela c’è stata a un certo punto. Penso che almeno quattro situazioni in partita avrebbero dovuto essere affrontate in maniera diversa, ci sono sfuggite un po’ di mano. La partita si è decisa un po’ là insomma, in quei dettagli.”
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“La pausa in vista dei Lions ci ha fatto bene. Tanti giocatori arrivano da impegni molto lunghi, per cui questa settimana di stop è stata anche un’occasione per recuperare e lavorare individualmente, analizzare quella che è stata la prestazione precedente.”
Si gioca nel primo pomeriggio di sabato 19 aprile, la sfida non è di quelle semplici: “Contro i Lions uno degli aspetti chiave sarà mantenere il più possibile le nostre strutture, sulle quali comunque noi facciamo affidamento sempre. In mischia ordinata li abbiamo un po’ analizzati: i Lions sono primi per mantenimento del possesso su propria introduzione, hanno giocatori come il loro pilone destro molto pesanti, per cui sarà importante contrastarli e essere ordinati anche in quella fase, ma c’è fiducia e siamo ottimisti.”
Alla fine della attuale stagione il contratto di Simone Ferrari volgeva a scadenza, ma all’inizio di marzo è arrivato l’annuncio che il pilone rimarrà al Benetton ancora per quattro stagioni, prolungando fino al 2029, quando il giocatore avrà 35 anni.
Una decisione importante, arrivata rinunciando all’opportunità di esplorare la strada di andare all’estero: si dice che gli Harlequins volessero portare in Permiership il pilone azzurro.
“C’è stato un interessamento che mi ha fatto molto piacere – chiosa Ferrari – ma sono fermamente convinto della mia scelta di rimanere a Treviso, sia per il progetto sportivo della squadra sia per il fatto che ormai questa città è la mia casa.”
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