Summer Series: la preview di All Blacks-Inghilterra ad Eden Park

Nella prima sfida sono mancati i piazzati a entrambe le formazioni. La Nuova Zelanda è parsa superiore in mischia ma ha sofferto in touche: tutte le chiavi della seconda sfida

Summer Series: la preview di All Blacks-Inghilterra ad Eden Park (ph. AFP)

Summer Series: la preview di All Blacks-Inghilterra ad Eden Park (Photo by Sanka Vidanagama / AFP)

Da Dunedin ad Auckland, il secondo atto della sfida tra All Blacks e Inghilterra delle Summer Nations Series 2024 si disputerà a Eden Park. Calcio d’inizio alle ore 9.05 italiane di sabato 13 luglio. L’arbitro sarà l’australiano Nic Berry.

Il primo match si è concluso 16-15 per la Nuova Zelanda dopo 80 minuti tiratissimi in cui l’Inghilterra è più volte andata vicina a portare a casa la vittoria, soprattutto dopo la meta di Feyi-Waboso. In questo senso, la sconfitta di Dunedin si può considerare un’occasione persa per la squadra di Borthwick, che però ha dato una dimostrazione di competitività importante e in continuità con un Sei Nazioni comunque discreto. L’impressione, considerando che la squadra di Robertson per forza di cose è ancora in fase di rodaggio, è che a Eden Park l’Inghilterra abbia davvero una grande occasione per fare il colpaccio.

Leggi anche: Summer Series: dove e quando si vede la seconda sfida All Blacks-Inghilterra in diretta tv e streaming

Diverse le chiavi di lettura del match: gli All Blacks sono parsi superiori in mischia, e la perdita di Joe Marler nell’Inghilterra rischia di rendere ulteriormente evidente questa differenza. D’altro canto, la difesa inglese è stata di ottima fattura e il match alla fine è stato deciso dai piazzati: da entrambe le parti McKenzie e Smith hanno commesso errori gravi (clamoroso quello del neozelandese, che si è giocato 3 punti per non aver calcolato bene i tempi dello shot clock) che hanno condizionato il punteggio finale. In un match che si prospetta sempre di più una partita a scacchi, rimettere a posto il piede potrebbe valere davvero una vittoria.

Per quanto riguarda le scelte di formazione, il forfeit dello sfortunatissimo TJ Perenara (una vita da secondo di Aaron Smith, poi l’infortunio alla prima occasione da titolare) apre la strada all’impiego di Finlay Christie, il cui ingresso a Dunedin è stato molto positivo. Telea non ha avuto grandissimi spazi per muoversi, mentre si è visto di più Sevu Reece. Ancora una volta però sarà fondamentale l’apporto in cabina di regia di McKenzie, vero uomo chiave di questa prima Nuova Zelanda di Robertson. In rimessa gli All Blacks sono andati in sofferenza, ma era preventivabile considerando l’addio congiunto di Retallick e Whitelock, e proprio su questo aspetto l’Inghilterra proverà a forzare la mano con il solito Itoje.

Dall’altra parte Borthwick è stato costretto a cambiare all’ultimo momento le carte in tavola: Furbank ha accusato un problema alla schiena ed è stato sostituito da Freeman, che partirà titolare ad estremo. In mezzo al campo ci si aspetta tantissimo, oltre che dallo stesso Itoje, anche da George Martin, falcidiato dagli infortuni nell’ultima stagione ma devastante quando è stato al 100%. Occhi puntati anche su Immanuel Feyi-Waboso, ormai non più una sorpresa ma un giocatore da mettere nel mirino e osservare con cura, perché lasciargli anche solo un metro di spazio potrebbe essere un errore irrimediabile.

Francesco Palma

Summer Series: le formazioni di Nuova Zelanda-Inghilterra ad Auckland

Nuova Zelanda: 15 Stephen Perofeta, 14 Sevu Reece, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Tele’a, 10 Damian McKenzie, 9 Finlay Christie, 8 Ardie Savea, 7 Dalton Papali’i, 6 Samipeni Finau, 5 Patrick Tuipulotu, 4 Scott Barrett (c), 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot

A disposizione: 16 Asafo Aumua, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Fletcher Newell, 19 Tupou Vaa’i, 20 Luke Jacobson, 21 Cortez Ratima, 22 Anton Lienert-Brown, 23 Beauden Barrett

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Immanuel Feyi-Waboso, 13 Henry Slade, 12 Ollie Lawrence, 11 Tommy Freeman, 10 Marcus Smith, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Chandler Cunningham-South, 5 George Martin, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Fin Baxter

A disposizione: 16 Theo Dan, 17 Bevan Rodd, 18 Dan Cole, 19 Alex Coles, 20 Tom Curry, 21 Ben Spencer, 22 Fin Smith, 23 Ollie Sleightholme

Arbitro: Nic Berry (Australia)
Assistenti: Damon Murphy (Australia), Pierre Brousset (Francia)
TMO: Brett Cronan (Australia)

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