Sudafrica, Nienaber: “Non ci aspettiamo tanto da Pollard, sappiamo le sue condizioni”

Il mediano sudafricano: “Sono realista, so cosa posso fare ma ho giocato solo 30 minuti in Premiership Rugby Cup”

Sudafrica, Nienaber: "Non ci aspettiamo tanto da Pollard, sappiamo le sue condizioni"

Sudafrica, Nienaber: “Non ci aspettiamo tanto da Pollard, sappiamo le sue condizioni” S. Pessina

Sudafrica-Tonga non è solo una partita importantissima per gli Springboks, che hanno bisogno di fare 5 punti per evitare scherzi da parte della Scozia, che sarà poi impegnata la settimana prossima con l’Irlanda. È un match importante perché sancisce il ritorno a livello internazionale di Handre Pollard – titolare con la maglia numero 10 – che ha recuperato dall’infortunio ed è stato poi chiamato in Francia in sostituzione del tallonatore Malcom Marx, in uno scambio di ruolo che ha anche lasciato perplessi alcuni addetti ai lavori. Jacques Nienaber, capo allenatore del Sudafrica, ne ha parlato in conferenza stampa all’annuncio della formazione.

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“Cosa mi aspetto da lui? Bisogna guardare la realtà” ha detto il tecnico: “Non gioca per gli Springboks da 13 metri e non disputa una partita di alto livello da maggio, ha giocato solo 30 minuti in coppa quest’anno, quindi dovremo dargli tempo di ambientarsi e abituarsi ai ritmi di gioco. Ecco perché abbiamo scelto una panchina 5+3. Probabilmente avrà difficoltà a giocare l’intera partita, ecco perché abbiamo portato Manie Libbok in panchina per coprirlo. Detto questo, è un giocatore di altissima qualità e lo sappiamo tutti. Ha già vinto una Coppa del Mondo e ha battuto i British and Irish Lions, quindi sa cos’è il rugby internazionale alto livello”.

Nienaber è ritornato anche sul tema dei calci piazzati sbagliati: “Contro l’Irlanda abbiamo avuto 4 occasioni a u metro dalla linea di meta, e non le abbiamo sfruttate. Ben 4. Credo che questo sia un problema molto più grande da risolvere rispetto ai caldi: non puoi arrivare 4 volte a un metro dalla linea di meta dell’Irlanda e poi distruggere queste opportunità”.

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Lo stesso Pollard ha poi parlato dell’emozione del ritorno in campo: “È incredibile tornare in questo ambiente, è speciale, ed è bello avere una seconda possibilità che cercherò di godermi ogni singolo giorno. Questo periodo è stato duro e frustrante: l’infortunio al polpaccio avrebbe dovuto tenermi fuori solo 4 settimane, invece si è protratto per 3 mesi, ma il corpo funziona così, non possiamo farci nulla. Non essere selezionato ad inizio Mondiale è stato difficile, ma la vita è così, e gli allenatori ci hanno sempre detto di rimanere positivi e pronti per ogni necessità: è ciò che ho fatto”.

Sulla sua condizione fisica: “Sarò realista. Ho giocato 30 minuti nella Premiership Rugby Cup, ma giocare un test di una Coppa del Mondo è un salto piuttosto grande. Cercherò semplicemente di esprimermi al massimo e divertirmi, pur sapendo che non sarò perfetto”.

Sulla concorrenza con Libbok: “C’è molta pressione sui calciatori ultimamente, ma se vedeste la quantità di lavoro che tutti questi ragazzi svolgono ogni singolo giorno capireste che stanno migliorando giorno dopo giorno. Non parlo molto con Manie (Libbok, ndr) dei calci perché sono cose personali. Le tante voci su questa cosa possono distrarre, e se ha bisogno di aiuto sono sempre lì per lui, ma è davvero in forma e si vede anche in allenamento, quindi sono sicuro che andrà bene”.

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