Rugby World Cup 2023: il XV della terza giornata secondo OnRugby

La nostra formazione ideale dello il terzo turno delle pool

Tommaso Allan, uno dei migliori della terza giornata della Rugby World Cup – ph. Sebastiano Pessina

Si è chiusa domenica 24 settembre la terza giornata della Rugby World Cup 2023, e come di consueto OnRugby compila il suo XV ideale dei protagonisti del turno.

Un turno contraddistinto da un’Irlanda-Sudafrica che ha incantato tutti, compresi i giocatori della altre squadre nazionali, per la qualità del gioco e la correttezza dimostrata da entrambe le squadre. Eppure è stata una settimana lunga, con tantissimo dentro: l’Italia ha avuto ragione dell’Uruguay in una gara dalle due facce, il Portogallo ha ottenuto i primi punti della sua storia al mondiale, l’Australia è andata drammaticamente a gambe all’aria.

Al di là della prestazioni collettive, però, andiamo a vedere i quindici giocatori che hanno saputo essere protagonisti, oltre a qualche consueta menzione onorevole.

Leggi anche: Rugby World Cup 2023: i risultati e le classifiche dopo la terza giornata

Rugby World Cup: il XV della terza giornata

15 Davit Niniashvili – Georgia
Per lunghi momenti della partita, nello specifico quelli in cui gli avanti georgiani non sono impegnati in qualche rolling maul o in una mischia ordinata, la strategia della squadra sembra molto semplice: diamo la palla il prima possibile a Davit Niniashvili e che ci pensi lui. E nella prima mezz’ora della partita con il Portogallo ha decisamente funzionato. L’estremo ha chiuso con 1 assist, 3 break e 11 difensori battuti. Bella prova da estremo anche di Damian Willemse.

14 Raffaele Storti – Portogallo
L’eroe dei Lobos nel match contro la Georgia: un giocatore dotato di una rapidità pazzesca, che ancora deve compiere 23 anni e ha davanti a sé una carriera di sicuro successo. Per lui una doppietta e 7 difensori battuti. Meritano una menzione anche Duhan van der Merwe, che con 14 difensori battuti ha stabilito il record per un giocatore della Scozia alla Rugby World Cup, Emiliano Boffelli, fondamentale per l’Argentina, e Damian Penaud, con una tripletta in Francia-Namibia che ci ricorda come abbia mezzi atletici al di sopra della soglia di umanità.

13 Chris Harris – Scozia
Una partita consuetamente solida in difesa, ma soprattutto molto attiva in attacco per il centro del Gloucester, che con la prestazione contro Tonga si è messo nella condizione di poter insidiare la maglia da titolare di Huw Jones per il match con la Romania, ma soprattutto per quello fondamentale di chiusura contro l’Irlanda.

12 Bundee Aki – Irlanda
Per la terza settimana consecutiva il miglior primo centro del mondiale è stato Bundee Aki. Tremenda la statistica di 63 metri dei 66 percorsi palla in mano fatti dopo il contatto. Neanche un trattore ha una capacità di carico di queste proporzioni. E pensare che l’altro grande interprete del ruolo nella terza giornata è stato il suo dirimpettaio, il sudafricano Damian de Allende.

11 Henry Arundell – Inghilterra
Cinque mete cinque all’esordio per il classe 2002 dell’Inghilterra, al suo esordio mondiale. Come ha detto l’allenatore dell’attacco inglese Richard Wigglesworth, Arundell deve qualche birra ai suoi compagni per avergli offerto qualcuna delle sue marcature, ma alcune le ha create con il suo puro talento. Bella partita anche di un altro ragazzino terribile, Louis Bielle-Biarrey della Francia, che è addirittura più giovane di un anno

10 Tommaso Allan – Italia
Nel secondo tempo di Italia-Uruguay Tommaso Allan ha fatto letteralmente a fette la difesa sudamericana. Finalmente nelle condizioni di giocare sul piede avanzante, il futuro numero 10 del Perpignan si è trasformato in novello Mercurio e, con le ali ai piedi, ha messo la firma sulla vittoria azzurra.

9 Gareth Davies – Galles
È vero, l’Australia è andata a gambe all’aria, rivelando le proprie fragili fondamenta. Ad abbatterle, però, ci ha pensato una superba prestazione di Gareth Davies, decisamente onnipresente nel match di Lione per il suo Galles. Attacco, difesa, gioco al piede: una prestazione precisa e completa da parte di un giocatore capace di fiorire come pochi sotto la guida di Warren Gatland. Tanti i mediani di mischia autori di grandi prove: Samuel Marques è fondamentale per il Portogallo, Jonathan Tamauteine è una terza linea aggiunta per Samoa, Antoine Dupont ha mostrato al mondo quanto in là si può spingere il suo talento, prima dell’infortunio fatidico contro la Namibia.

8 Lorenzo Cannone – Italia
Sulle spalle larghe del terza centro del Benetton si è appesa l’Italia per ribaltare la partita contro l’Uruguay. Le sue ripetute, aggressive cariche hanno portato gli Azzurri a giocare nei 22 metri avversari e la sua meta, viziata da un grounding piuttosto dubbio, è sembrata essere una ricompensa dovuta per lo spettacolo mostrato.

7 Jac Morgan – Galles
Questo ragazzo di 23 anni ha esordito a febbraio del 2022 in nazionale. Ha appena sorpassato la decina di caps internazionali ed è subito diventato un leader totale (tecnico, fisico, morale) di questo Galles. Uno di quei giocatori che ti convince che ci sono certi atleti che semplicemente hanno qualcosa di più dentro di loro, naturalmente. Continua a stupire il terza linea del Portogallo Nicolas Martins: tutti conoscevamo le meraviglie della linea di trequarti dei Lobos, ma questo massiccio 24enne è una gradita sorpresa.

6 Manuel Ardao – Uruguay
Il pizzetto da pirata di Manuel Ardao è stato un incubo ricorrente per giocatori, staff e pubblico italiani a Nizza. Indiavolato. Marius Goosen ha detto che gli ricorda David Pocock per l’incredibile capacità di recuperare palloni. Contro gli Azzurri ha stabilito il nuovo record di turnovers conquistati in una sola partita. Sarà un futuro capitano dell’Uruguay, lo avete letto qui.

5 Tadhg Beirne – Irlanda
Il Sudafrica ha portato quattro seconde linee nei 23 per la partita, ma a Tadhg Beirne non importa. Il giocatore del Munster ha giocato 80 minuti senza che il suo standard di rendimento calasse mai, tra placcaggi e azioni di disturbo del breakdown avversario. Senza farsi mancare l’inevitabile pedatona all’ovale: non è una vittoria dell’Irlanda senza un calcio di Beirne.

4 Scott Cummings – Scozia
Due palloni recuperati per il seconda linea della Scozia in una prestazione che lo ha visto molto attivo nel pacchetto scozzese, fondamentale per la qualità del possesso che gli avanti hanno garantito alla propria talentosa trequarti.

3 Tomas Francis – Galles
Alla prima mischia ordinata, l’Australia ha vinto un calcio di punizione netto sdraiando gli avversari. Poi le cose si sono registrate e non è più accaduto. Anzi, il Galles è diventato via via sempre più dominante in chiusa man mano che passavano i minuti. E a Francis va reso degno merito.

2 Theo Dan – Inghilterra
Due mete per l’interessante, giovane tallonatore dei Saracens contro il Cile. Alla sua prima uscita in coppa del mondo ha dimostrato di avere le carte per diventare un titolare della nazionale in futuro. Molto sicuro al lancio, tosto in mischia ordinata, molto mobile nel gioco aperto. Sentiremo parlare di lui.

1 Andrew Porter – Irlanda
Leggi Beirne e per Porter vale lo stesso, solo che questo ragazzo gioca in prima linea, dove giocare 75 minuti prima contro Frans Malherbe e poi contro Trevor Nyakane è qualcosa di terrificante e straordinario insieme.

Lorenzo Calamai

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