L’Uruguay sfida la Francia ma pensa già all’Italia: ecco come i “Teros” provano a costruire l’impresa

Scopriamo perchè i sudamericani arrivano con ambizione e sognano di fare lo sgambetto agli azzurri nella sfida di mercoledì 20 settembre

L'Uruguay sfida la Francia ma pensa già all'Italia: ecco come i "Teros" provano a costruire l'impresa - ph. Sebastiano Pessina

L’Uruguay sfida la Francia ma pensa già all’Italia: ecco come i “Teros” provano a costruire l’impresa – ph. Sebastiano Pessina

Quattro anni fa scioccarono il mondo battendo le Fiji 30-27 nel Mondiale giapponese, ora vogliono superarsi e vincere due partite nel girone: l’Uruguay punta ad essere una delle più clamorose sorprese della Rugby World Cup 2023 e, pur giocando questa sera contro la Francia in un match a dir poco impossibile, la testa di tutto l’ambiente sudamericano è già rivolta a mercoeldì prossimo quando alle 17.45 sfideranno l’Italia. Quella e la sfida contro la Namibia sono le due gare targhettizzate dai “Teros”.

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Come può permettersi però l’Uruguay, non certo una potenza della storia ovale, di puntare così in alto tanto da immaginare di battere una squadra che da 23 anni gioca nel Sei Nazioni? Sicuramente “fa il suo” l’ultimo precedente, un terribile (per gli azzurri) successo di misura 17-10 ottenuto a Parma nel novembre 2021 al termine di una sfida nella quale l’Uruguay ha avuto anche le possibilità di pareggiare o vincere.

Inoltre negli ultimi quattro anni la federazione sudamericana ha investito molto nella crescita dello sport ovale in patria e, fattore importantissimo, questa del 2023 è la prima squadra uruguayana davvero professionistica ad affrontare un Mondiale. Vero che quattro anni fa già tutti i giocatori ricevettero uno stipendio, ma si presenterano in Giappone con una preparazione relativa e lo status di dilettanti oltre che reduci da un lunghissimo raduno in comune per preparare l’evento.

A oggi tutti i giocatori dei “Teros” sono professionisti da almeno tre anni: la mossa chiave è stata la creazione dell’American Rugby Super League, torneo transfrontaliero sudamericano che permette ai giocatori locali di avere un campionato regolare e che garantisce uno stipendio. La federazione locale ha creato per questo campionato la sezione ovale del Penarol Rugby, non senza rischi visto che avrebbe potuto far arrabbiare i tanti tifosi del Nacional, altra storica formazione calcistica di Montevideo rivale di quella giallonera fondata da emigrati piemontesi. Benissimo, in tre anni il Penarol Rugby ha vinto due volte (2022 e 2023) il torneo e raggiunto la finale nel 2021.

23 dei 33 convocati per questa Rugby World Cup militano nel Penarol, due in altre formazioni uruguagie, sette invece in Francia (compresi Leindekar al Bayonne e Arata al Castres) mentre il solo Gattas gioca nella MLR con gli Old Glory di Washington.

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Quanto fatto dal Cile (formato quasi interamente da giocatori che militano nell’American Rugby Super League) contro il Giappone è un segnale da non sottovalutare, vista la crescita impetuosa che i “Condores” hanno dimostrato di aver fatto.

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