Il tecnico non cerca giustificazioni e a “La Tribuna” parla chiaro: “A questo livello quando sei superficiale vieni punito”
Benetton, Bortolami dopo il k.o. di Cardiff: “Non ci sono scuse, noi troppo inconsistenti” (ph. Benetton Rugby)
Il Benetton è uscito sconfitto 30-13 da Cardiff, in una partita che alla vigilia sembrava alla portata nonostante il turnover. Poi però, negli 80 minuti dell’Arms Park, si è vista in campo una squadra in costante sofferenza in mischia ordinata e che non è riuscita a trovare le contromisure adatte, soprattutto nel secondo tempo.
“Nella ripresa abbiamo perso il focus sulle fasi di gioco. Siamo delusi, abbiamo gettato via quanto di buono fatto nei primi 40” ha detto Marco Bortolami a La Tribuna dopo la partita: “La loro prima meta è arrivata presto, mentre la seconda è stata molto fortuita, ma abbiamo reagito bene. Abbiamo colto l’opportunità di segnare e abbiamo avuto la pazienza di far trascorrere i minuti, poi nel secondo tempo avremmo dovuto concretizzare di più”.
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“Siamo stati frettolosi, ci siamo fatti sfuggire qualche calcio di punizione. Resta l’amaro in bocca, abbiamo sbagliato diverse cose e non ci sono scuse” continua il tecnico, che poi dice la sua sui cartellini che hanno condizionato la partita: “Se rimani uno in meno per cartellini gialli o rosso è responsabilità tua, questo ci deve far arrabbiare ancora di più”.
Sulla mischia, vero tallone d’Achille del pomeriggio di Cardiff: “Avevano un pacchetto più pesante del nostro e nelle mischie abbiamo sofferto un po’. Ciò che dobbiamo migliorare sono le situazioni a terra e l’aspetto disciplinare in difesa. Serve essere più lucidi e focalizzati, se non è andata così è solo colpa nostra”.
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Sull’azione finale, con quella palla persa per andare a cercare il bonus difensivo che invece ha concesso il quinto punto ai gallesi: “Quell’azione è lo specchio della partita, avevamo la palla e volevamo attaccare. Poi dopo un passaggio inaccurato e una perdita del possesso siamo stati puniti. Questo è il rugby ad alti livelli. Non puoi permetterti di essere superficiale, in certi frangenti siamo ancora troppo inconsistenti e dobbiamo assolutamente considerare questo aspetto” ha concluso Bortolami.
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