Benetton Rugby, Henry Time-Stowers: “Contro Cardiff attenzione alle fasi statiche. E’ un’opportunità per chi scenderà in campo”

L’avanti vuole vivere una gara da protagonista

Benetton Rugby, Henry Time-Stowers: “Contro Cardiff attenzione alle fasi statiche. E’ un’opportunità per chi scenderà in campo”

Verso la sfida contro i Cardiff Blues, dopo le settimane di stop dedicate all’inizio del Sei Nazioni 2023, in casa Benetton Rugby i biancoverdi sono carichi per la sfida ai gallesi.

Benetton Rugby, Henry Time-Stowers: “Contro Cardiff attenzione alle fasi statiche. E’ un’opportunità per chi scenderà in campo”

A tal proposito, a fare il punto della situazione in casa dei Leoni, è stato il terza linea samoano Henry Time-Stowers che, al sito ufficiale del club si è espresso su diversi temi: “Penso che le preparazioni stiano andando bene dalla scorsa settimana, ci stiamo concentrando sulle cose da fare sabato a Cardiff. Gli allenamenti sono intensi e dobbiamo apportare i nostri sistemi di gioco studiati”.

Sui Blues: “Sappiamo che loro in campo portano parecchia fisicità, dobbiamo compiere un lavoro importante nelle ruck, nelle mischie e nelle touche. Serve essere perfetti in questi aspetti e controllare le relative fasi di gioco”.

Sul fatto di giocare in trasferta dopo diverse sfide giocate a Monigo: “Dobbiamo imparare sempre qualcosa di nuovo, in ogni partita che giochiamo. Siamo contenti, sappiamo che diversi giocatori non ci sono perché impegnati con l’Italia, ma questa è una grossa opportunità per gli altri giocatori che scenderanno in campo.”.

Sull’allenamento congiunto disputato con le Zebre, qualche giorno fa: “E’ sempre importante disputare allenamenti congiunti e potersi confrontare con altre realtà come le Zebre. Sono possibilità per collaudare i nostri meccanismi di gioco e abbiamo ripreso il ritmo gara dopo un paio di settimane di stop”.

Sull’adattamento all’Italia e alle competizioni dell’Emisfero Nord: “Sono molto contento, mi piace molto la cultura italiana. Dopo aver visitato l’Inghilterra, la Scozia e l’Irlanda ora sono qui in Italia. E’ arrivata pure mia moglie e possiamo visitare diversi posti nuovi. Nell’Urc il gioco è molto strutturato e segue regole ben precise. Mischie, rimesse laterali, schemi di gioco; tutto è prestabilito e tutti sanno cosa fare in campo. Vedo una differenza per quanto riguarda l’intensità di gioco e le qualità tecniche. Noi, soprattutto in casa, abbiamo disputato ottime partite, con tanti offload eseguiti e un gioco aperto. Per me è molto bello aver giocato in entrambe le competizioni dei due emisferi.
Conoscevo Toa Halafihi e Ratuva Tavuyara prima di arrivare qui. E’ sempre molto utile conoscere qualche giocatore perché ti aiutano ad ambientarti, ma tutti i miei compagni sono stati molto accoglienti con me. Mi sento bene qui a Treviso”.

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