L’ex giocatore (tra le altre) di Zebre, Rovigo e Viadana si ritira all’età di 32 anni e si prepara a una carriera da poliziotto
Il seconda linea delle Fiamme Oro Emiliano Caffini lascia il rugby giocato ph. Luigi Mariani
Dopo tanto rugby ad alto e altissimo livello, Emiliano Caffini appende le scarpe al chiodo e chiude la sua carriera: il seconda linea delle Fiamme Oro ha infatti annunciato il suo ritiro parlando con la Gazzetta di Mantova, e svelando come siano stati parecchi i motivi che lo abbiano indotto a dire basta. Mantovano, 32 anni, Caffini ha vissuto le ultime due stagioni in mezzo a tanti problemi fisici, acuiti anche da alcuni problemi al cuore poi rientrati, e per questo già a gennaio 2022 aveva annunciato alla società cremisi di volersi ritirare a fine stagione.
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Titolare (e in campo 80 minuti) nell’ultima partita del Top10, che le Fiamme Oro hanno vinto 37-36 sul campo di Mogliano, Caffini ha chiuso la sua carriera con un successo in Veneto. “Non ho rimpianti, sono contento delle esperienze fatte assieme a grandi giocatori. Ora con le Fiamme Oro mi muoverò per iniziare a lavorare come poliziotto, magari a Roma dove mi trovo bene”.
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Mantova, Viadana, Parma, Zebre, Rovigo, ancora Zebre e dal 2016 Fiamme Oro: queste le tappe della carriera di Emiliano Caffini che ha anche vestito la maglia azzurra dell’Under20 nel 2009, e che tra i ricordi più belli si porterà dietro: “L’ambiente di Rovigo – dice alla Gazzetta di Mantova – con tanti tifosi molto caldi. Partite importanti ne ho giocate parecchie, in particolare ricordo la sfida di Heineken Cup tra i Saracens e le Zebre a Londra, quando loro (che vinsero 64-3) schierarono in campo praticamente metà nazionale inglese. Anche il debutto con l’Italia U20 nel Mondiale in Galles è stato da brividi”.
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