Barbarians: le sanzioni della RFU per i 13 atleti che hanno infranto le regole prima della gara con l’Inghilterra

Uscita abusiva e falsa ricostruzione dei fatti sono costate care a diversi elementi in raduno con la prestigiosa selezione ad ottobre

Barbarians: le sanzioni della RFU contro i 13 atleti che hanno violato le regole prima della partita contro l'Inghilterra

Barbarians: le sanzioni della RFU contro i 13 atleti che hanno violato le regole prima della partita contro l’Inghilterra ph. Sebastiano Pessina

La violazione dei protocolli sanitari (uscita dall’hotel non consentita, reiterata, sia nella serata del martedì che del mercoledì) – che ha portato alla cancellazione della sfida di Twickenham tra Barbarians ed Inghilterra – ed il successivo tentativo di ‘depistaggio’ delle indagini interne della RFU, con false ricostruzioni dei fatti, è costata cara ai 13 Baa-baas (Alex Lewington, Fergus McFadden, Juan Pablo Socino, Chris Robshaw, Richard Wigglesworth, Jackson Wray, Calum Clark, Sean Maitland, Tim Swinson, Tom de Glanville, Joel Kpoku, Manu Vunipola e Simon Kerrod) coinvolti: 85 settimane complessive di squalifica – anche se 44 sospese con la condizionale – e 630 ore di lavoro non pagato a livello di rugby di base, l’ammontare totale delle sanzioni inflitte.

Quest’ultime comminate (qui il documento integrale) da una panel disciplinare indipendente, presieduto da Philip Evans, sono state ovviamente diverse caso per caso, con gli atleti – comprese alcune star del panorama internazionale, come il fuoriclasse inglese Chris Robshaw, e l’ala scozzese Sean Maitland – che sono stati suddivisi in quattro diversi gruppi, in base alla gravità del loro comportamento.

I ragazzi del gruppo 1, Alex Lewington, Fergus McFadden, Juan Pablo Socino – fratello di quel Santiago al centro delle polemiche in Argentina per dei tweet discriminatori, assieme a capitan Matera e Petti -, Christopher Robshaw, Richard Wigglesworth e Jackson Wray, che erano usciti violando le regole sia nella serata del martedì, che in quella del mercoledì, dando poi falsa testimonianza rispetto alle loro azioni, hanno ricevuto 10 settimane di squalifica (ridotte a 5, in virtù della loro ammissione di colpa e di altre attenuanti), di cui tre sospese, a patto che svolgano 50 ore di lavoro non pagato a livello di rugby di base, non commettano altre infrazioni del codice per i prossimi 12 mesi, e multati con una sanzione pecuniaria del valore di 4 settimane di stipendio (ridotte a 2, come sopra).

Quelli del gruppo 2, Calum Clark, Sean Maitland e Tim Swinson, usciti solamente nella giornata di mercoledì, e colpevoli di aver reso falsa testimonianza, sono stati squalificati 8 settimane (ridotte a 4, per le stesse motivazioni dei ragazzi del gruppo 1), di cui 3 con la condizionale, sempre a patto che svolgano 50 ore di lavoro non pagato a livello di rugby di base, non commettano altre infrazioni del codice per i prossimi 12 mesi, e multati con una sanzione pecuniaria del valore di 3 settimane di stipendio (ridotte a 1,5, per le attenuanti del caso).

Infine, gli atleti del gruppo 3, Joel Kpoku, Manu Vunipola e Tom de Glanville, trattati diversamente dagli altri per la loro giovane età, sono stati squalificati 6 settimane (ridotte a 3, per le stesse motivazioni dei gruppi 1 e 2), di cui 3 con la condizionale, sempre a patto che svolgano 50 ore di lavoro non pagato a livello di rugby di base, non commettano altre infrazioni del codice per i prossimi 12 mesi, e multati con una sanzione pecuniaria del valore di 2 settimane di stipendio (ridotte a 1, per le attenuanti del caso). Situazione a parte, infine, per Simon Kerrod, uscito solo nella giornata di martedì, e non reo di aver dato false informazioni: solo due settimane di squalifica, e una multa pari a una settimana di stipendio per lui.

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