World Rugby approva 10 regole sperimentali per la ripartenza del gioco

Il governo ovale mondiale vuole aiutare le federazioni nazionali a ricominciare nel più breve tempo possibile

arbitri maul

ph. Sebastiano Pessina

Con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, World Rugby ha appena approvato 10 regole sperimentali dedicate alla ripartenza del gioco, in sostengo alle federazioni nazionali che stanno provano a ripartire organizzando dei tornei. Un atto che il governo ovale mondiale reputa molto importante e a cui le organizzazioni locali potranno attingere totalmente o parzialmente, all’interno del ventaglio proposto, qualora lo volessero. Come riportato da Onrugby qualche giorno fa, per l’Italia resteranno vigenti le indicazioni relative al protocollo FIR.

Le parole di Bill Beaumont
“La salute e il benessere della “Famiglia del rugby” sono fondamentali. – ha affermato il presidente di World Rugby – Abbiamo valutato ampiamente, in collaborazione con le Unions, le aree di rischio all’interno del gioco e questo ci ha portato a sviluppare delle regole che potranno essere utilizzate temporaneamente in maniera facoltativa.

Leggi anche: In Nuova Zelanda non piacciono le nuove regole proposte da World Rugby

Come si sviluppano le regole e quali sono
Il documento arriva al termine della revisione di 60 match del recente passato sui quali si è lavorato per effettuare questi aggiustamenti.

L’introduzione della mischia no-contest, la riduzione degli stop legati alla maul (da due a uno), la diminuzione della durata di una ruck (da 5″ a 3″, per il famoso “Use it” rivolto al mediano di mischia da parte dell’arbitro), l’immediato sanzionamento, con cartellini, dei falli relativi ai placcaggi alti: la prima tranche di indicazioni è legata strettamente agli aspetti di campo.

A queste vanno aggiunte tutte le informazioni sulle normative igieniche: igienizzazione di mani e viso sia nel pre che nel post partita, igienizzazione dell’ovale prima e dopo il match e ,dove fosse possibile, anche durante la gara, utilizzo di bottiglie d’acqua monouso riservate singolarmente ai giocatori (idratazione personalizzata, ndr), sostituzione integrale della divisa di gara fra primo e secondo tempo, limitazione delle esultanze dopo una metà evitando abbracci e infine l’impossibilità di evacuare dal naso o sputare all’interno dell’ambiente di gioco.

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