L’ex pilone azzurro ha annunciato la conclusione della propria lunga e variegata carriera sportiva
ph. Sebastiano Pessina
Michele Rizzo si è ritirato. Come tanti veterani che appenderanno le scarpe al chiodo in questi giorni, non si sarebbe aspettato di chiudere la carriera in un giorno di fine inverno, fra febbraio e marzo, senza neanche essere cosciente che la sua ultima partita agonistica sarebbe stata la sua ultima partita agonistica, senza un saluto particolare al termine, senza un giusto applauso.
Quegli applausi che l’ex pilone azzurro ha ricevuto tante volte in carriera dal proprio pubblico, fosse quello di Welford Road, la casa dei Leicester Tigers dove ha giocato per quattro stagioni, o quello di Edimburgo, dove ha giocato pochi mesi nel 2017, chiamato d’urgenza a rattoppare un reparto di prime linee falcidiato dagli infortuni.
Applausi che non sono mancati a Monigo, nelle 5 stagioni in cui ha rappresentato il Benetton fra quello che allora era il Super 10 e l’inizio dell’avventura celtica, e neanche a Padova dove ha iniziato e finito la propria carriera.
Tanti minuti e chilometri macinati, con l’orgoglio di vestire la maglia azzurra per 23 volte fra il 2005 e il 2017, anche se la maggior parte delle presenze le ha racimolate fra il 2012 e il 2015, ivi compresa la Rugby World Cup in Inghilterra.
Ha ringraziato tutti sulla sua pagina Facebook, annunciando la chiusura della carriera a 37 anni: “Un’avventura fatta di molti alti e molti bassi…mai avrei scommesso di arrivare così in alto e togliermi certe soddisfazioni. Grazie rugby!”
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