Dopo Benetton-Northampton: la delusione di Crowley e il pesante sfogo di Zatta

Il presidente infuriato per la poca presenza allo stadio al debutto in Champions: “È uno scandalo”. E pensa a un Benetton itinerante

ph. Ettore Griffoni

Dopo la bruciante sconfitta contro Northampton, nella 2^ seconda giornata di Champions Cup, per il Benetton hanno parlato in conferenza stampa Kieran Crowley, il capitano Tommaso Allan e Marco Riccioni. Il coach neozelandese si è detto “amareggiato” per il risultato finale, vista la prestazione messa in campo dai trevigiani per gran parte degli ottanta minuti.

– Leggi anche: la cronaca di Benetton-Northampton

“Sono amareggiato per i ragazzi che hanno dato tutto in questa partita pur di uscire vincitori, amareggiato per lo staff e per i tifosi. Potevamo pareggiare, potevamo anche vincere ma alla fine abbiamo perso. Quindi è normale che sia deluso dopo questo risultato”. A Crowley è stato chiesto un commento anche sull’ultima azione dei Saints, nata e sviluppatasi attorno a un paio di episodi piuttosto dubbi. “Non ha molta importanza quello che penso. L’arbitro ha deciso così e dobbiamo prenderne atto”.

Oltre ai due punti in classifica, è rimasta comunque l’ennesima dimostrazione del livello raggiunto da questa squadra, contro un club davvero molto ambizioso. “Non c’è stata molta differenza in campo e in particolare nel primo tempo abbiamo dimostrato una buona organizzazione. Abbiamo segnato delle belle mete, anche se poi nel secondo tempo è uscito il Northampton”.

La parola poi è passata ad Allan. “Siamo molto delusi, principalmente dalla fine della partita. Ci sono state delle azioni un po’ dubbie, ma non possiamo farci niente. Il primo tempo è andato bene, poi nei 10′ del cartellino giallo Northampton ha attaccato molto bene. Pensavamo di portarcela davvero a casa a un certo punto. Qualche errore in difesa e la disciplina ci sono costati cari”.

“Stiamo lavorando veramente duro per vincere queste partite. Perdere per queste piccole decisioni e situazioni fa un po’ male. Magari al momento ci sentiamo un po’ smontati, ma da domani saremo di nuovo carichi per preparare la partita contro Cardiff”.

Poi è toccato a Riccioni: “Meglio nei drive che in mischia, nella battaglia davanti. In mischia abbiamo preso un calcio contro un po’ dubbio a un certo punto, ma dobbiamo accettarlo. Per tutto il lavoro fatto in settimana, perdere così ti butta giù, ma questa sensazione da domani diventa fame e contro Cardiff si gioca con il sangue agli occhi”.

“Siamo nella Champions Cup, l’élite del rugby europeo. Fare prestazioni del genere comunque ci dà consapevolezza nei nostri mezzi. Dal mio punto di vista, il bicchiere è sempre mezzo pieno. Stiamo giocando bene, ci manca la vittoria. Ma possiamo farlo tranquillamente anche contro le prime della classe”.

La delusione del presidente Zatta per il Monigo

La Champions Cup, l’avversario di prestigio e la bella prestazione di una settimana fa contro Leinster non hanno scaldato particolarmente tifosi e appassionati trevigiani, visto che le tribune del Monigo erano tutt’altro che piene. Anzi. I poco più di 3000 spettatori per un match così importante hanno particolarmente ferito il presidente Amerino Zatta, che alla Tribuna di Treviso nel post partita si è sfogato in maniera piuttosto clamorosa.

“Vedere poco più di tremila spettatori per una partita contro la squadra in testa alla classifica di uno dei campionati più importanti al mondo è uno scandalo – ha detto Zatta – Non è possibile partecipare a una Champions Cup, investire dei soldi e poi vedere una risposta del genere: è qualcosa che non posso assolutamente accettare. Il pubblico del Monigo non merita ciò che viene proposto dalla città e dalla società, il tifoso trevigiano non esiste. E magari hanno pure il coraggio di criticare. Lo ribadisco, è una vera vergogna”.

Il presidente del Benetton ha addirittura proposto di far diventare “itinerante” il Benetton, spostandolo in altre città. “E non necessariamente nel Veneto, in qualsiasi altra parte dove ci vorranno. Risposte di questo tipo in Champions Cup, contro una delle squadre più forti in Europa e nella prima partita in casa nostra non esistono”.

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