Bristol e Worcester rimontano in casa di Exeter e Harlequins. Minozzi gioca 80 minuti, ma i Wasps cadono ancora contro gli Sharks
È stata la prima giornata di Premiership dopo l’esplosione del caso Saracens, che ha portato a una penalizzazione di 35 punti in classifica per i campioni d’Inghilterra e d’Europa, a causa di alcune violazioni del salary cap. Sul campo la risposta della squadra londinese non si è fatta attendere, con una vittoria anche un po’ inaspettata per certi versi in casa del Gloucester. Ma il successo dei sarries non è stata certamente l’unica sorpresa di questa quarta giornata.
Bears – Il risultato più sorprendente in assoluto è arrivato a Exeter, dove il Bristol ha compiuto una rimonta che consacra anche il suo status di squadra di culto della Premiership. Sotto 17-0 e a un passo dal subire una terza meta, la squadra di Pat Lam è riuscita nell’impresa di segnare due mete nell’ultimo quarto d’ora e di operare il sorpasso a tempo scaduto, con una grande maul collettiva. Un ulteriore segnale delle grandi potenzialità di questa squadra, che al momento si trova pure in testa al campionato.
36 – I punti subiti dal Leicester nell’ennesima sconfitta disastrosa dei Tigers, sempre ultimi in classifica. Questa volta sono stati i London Irish a dominare la squadra di Geordan Murphy, che nonostante i 19 calci di punizione concessi dai padroni di casa non sono stati capaci di segnare una meta fino all’80’. Per gli Irish, invece, le mete sono state ben cinque, con la prima di Waisake Naholo all’esordio assoluto, anche se a brillare è stata soprattutto la stella dell’altra ala, Ben Loader (una meta, tre break, quattro difensori battuti).
Guerrieri – A inizio stagione forse tutti avrebbero considerato i Worcester Warriors come la principale candidata alla retrocessione. Da quelle parti, per ora, hanno fatto capire di avere ben altre intenzioni: dopo la vittoria sul Leicester, Worcester si è preso un altro scalpo di grande valore battendo in trasferta gli Harlequins, per 14-19. Decisiva la meta di Shillcock al minuto 67, dopo che i Quins nel primo tempo si erano portati sul 14-3 in pochi minuti.
6 – I difensori battuti da Zach Mercer in Bath-Northampton, che è anche un modo per sottolineare l’ennesima ottima prestazione di un giocatore destinato a diventare grande. Il 22enne numero 8 del Bath ha trascinato i suoi alla vittoria contro i Saints, battuti per la prima volta in stagione: è andato anche in doppia-doppia con 12 cariche e 10 placcaggi, a dimostrazione della sua inevitabile centralità nella squadra. E ha poi segnato la meta che ha chiuso il match.
19 – A differenza dei London Irish, i Wasps hanno pagato fino in fondo la grande quantità di falli commessi. Ben 19 calci di punizione concessi si sono fatti sentire nella prestazione della squadra giallonera, caduta a Sale sotto i colpi della famiglia du Preez (una meta per Daniel, 17 punti per Robert) in una partita rimasta quasi sempre in equilibrio. Nei Wasps, uno dei tanti falli commessi è stata una follia di Paolo Odogwu, ala classe 1997 peraltro di origini italiane, che nel raccogliere un pallone in volo ha sferrato un calcio con la gamba di richiamo a van Rensburg.
Italiani – Per la prima volta dalla fine del Mondiale, tutti i quattro nazionali italiani presenti nel campionato inglese sono stati impiegati dalle rispettive squadre. A nessuno di loro è andata bene, visto che Gloucester, Harlequins e Wasps sono state sconfitte nel weekend. Callum Braley è partito titolare contro i Saracens, mentre Jake Polledri è entrato dalla panchina al 65′. Negli Harlequins Michele Campagnaro ha esordito partendo dalla panchina al 68′, mentre Matteo Minozzi ha giocato tutti gli ottanta minuti contro i Wasps. Nella sua seconda partita consecutiva da titolare, il padovano si è fatto notare con un break, tre difensori e 38 metri palla in mano, oltre che 3 offload. In difesa ha bucato due interventi, di cui uno in occasione dell’unica meta degli Sharks.
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