Top12: il Valorugby Emilia espugna il campo del Petrarca. Calvisano e Rovigo non sbagliano

In coda preziosissimo successo per Verona, mentre San Donà piega le Fiamme Oro

Ph. Mattia Radoni

Va in archivio la nona giornata della stagione regolare del campionato 2018/2019 di Top12. Ecco come sono andate le cose sui campi italiani.

Petrarca-Valorugby Emilia: A Padova si sente la tensione della posta in palio. Nel primo tempo infatti la partita è tutt’altro che indimenticabile. Gli ospiti prendono in mano il comando delle operazioni sbloccando la gara poco dopo il quarto d’ora, grazie al piede di Gennari (che in precedenza però aveva sbagliato un’altra trasformazione). La reazione degli scudettati, che devono badare più a difendersi che ad attaccare, tarda ad arrivare e si traduce soltanto in ‘up & under’ di Menniti-Ippolito raccolto al volo da Riera che innesca un lungo multifase dei “tuttineri”; concluso però senza profitto. Il capitano della squadra allenata da Marcato potrebbe pareggiare qualche minuto dopo, ma dalla piazzola si rivela impreciso. Il nervosismo è palpabile: al 32′ Borean perde le staffe calpestando Gatti in un raggruppamento. La terna arbitrale pizzica il pilone e lo espelle immediatamente. I padroni di casa si ritrovano in quattordici. Gli emiliani allora provano a forzare i tempi per aumentare il gap, ma non ci riescono. L’ultimo brivido della prima frazione lo regala un’avanzata slalomeggiante di Mancini Parri, con il pilone che – fermato con le cattive – regala un’altra chance alla sua apertura per firmare i punti del pareggio. Il numero dieci tradisce ancora all’appuntamento. Si va al riposo col Valorugby sopra per 0-3.
La ripresa si apre con il drop mancato da un Menniti-Ippolito che al cinquantunesimo però riesce a entrare nel tabellino dei marcatori, grazie alla punizione (in posizione offensiva) conquistata dal suo pacchetto di mischia. Sono i punti del 3-3. L’inerzia del match cambia. Padova arremba sferrando l’uno-due che ribalta gli equilibri in campo: prima il calcio di rimbalzo di Menniti-Ippolito che si spegne in mezzo ai pali, poi la meta al largo di Coppo. Si va sull’11-3 al cinquantatreesimo, mentre dalle panchine inizia una robusta girandola di cambi. Ma la sfida è ben lontana dall’essere chiusa. Gli emiliani si destano in corrispondenza dell’ora di gioco restituendo il favore: Gennari fa capire di essere freddo nel momento di capitalizzare una punizione riavvicinando i suoi sull’11-6, successivamente Ngaluafe intercetta l’ovale che esce da un raggruppamento mettendo in moto le sue veloci gambe per quasi cinquanta metri sino a schiacciare alla bandierina. E’ meta, convertita da Gennari per il controsorpasso ospite che vale l’11-13. Per il gruppo di Manghi è un’iniezione di fiducia esagerata. I reggiani recuperano l’ovale macinando un multifase fluido ed efficace che porta Mordacci a marcare un’altra volta, per l’11-20. Non c’è tempo per respirare che il fronte di gioco si ribalta un’altra volta: sugli sviluppi di una touche il drive patavino si dimostra abrasivo, Acosta fiuta la possibilità di andare oltre e ci va in maniera vincente. Riera non perde tempo convertendo in fretta e sistemando le cose temporaneamente sul 18-20 a sette giri di lancette dal termine. Ultima azione utile: il Petrarca spinto dai suoi tifosi avanza, nuova rimessa laterale sui ventidue avversari. Maul imbastita, con l’arbitro che accorda il vantaggio. I campioni d’Italia rinunciano al calcio andando ancora in touche, ma dopo la presa aerea il drive che ne scaturisce viene fermato dal Valorugby. L’arbitro decreta il turnover fischiando la fine. Arriva la prima sconfitta stagionale per i veneti, che adesso vedono a un solo punto di distacco i rivali.

LE ALTRE PARTITE
Viadana-Rovigo: 
I Bersaglieri espugnano lo Zaffanella imponendosi 9-28. Sono i padroni di casa a passare per primi in vantaggio, per effetto dei due piazzati messi a segno da Ormson, ma la reazione ospite è perentoria: prima dell’intervallo arriva una meta tecnica, poi nella ripresa le marcature nell’ordine di Chillon, Odiete e Van Niekerk stendono i gialloneri. Per Rovigo, un’affermazione con bottino pieno.

San Donà v Fiamme Oro: succede tutto nella ripresa, dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0. I biancoblu si impongo 10-3 in una sfida a basso punteggio. I capitolini si portano avanti con il calcio di Ambrosini, salvo poi subire il ritorno dei veneti che vanno in meta con Falsaperla (conversione di Biasuzzi) e chiudono i conti grazie al drop di Bacchin.

Lazio-Medicei: partita pirotecnica nella quale i toscani alzano alla fine le braccia al cielo, forti del 30-41 conclusivo. Nella prima frazione di gara botte e risposte: meta di Giovanchelli per i fiorenti a cui risponde Coronel sulla sponda biancoceleste, poi Newton e Ceballos si sfidano al piede con il laziale ad avere una possibilità in più che vale il 13-10 di metà partita. La ripresa si vive a un ritmo folle: uno-due dei Medicei con le marcature pesanti (ancora) di Giovanchelli e Cerioni, con la Lazio che va in difficoltà. Newton, oltre che a piazzare e a convertire, si mette in proprio spaccando in due la gara. A nulla serve il tentativo di rientro dei “locali” che nonostante le realizzazioni di Guardiano e Bonifazi devono arrendersi agli avversari.

Mogliano-Calvisano: per quaranta minuti regna l’equilibrio, come certifica il 10-10 dell’intervallo – imbeccato da un meta tecnica per i veneti e dalla risposta dei lombardi ad opera di Balocchi -, poi i vicecampioni d’Italia la spuntano per 23-32. Le marcature di Morelli e Koffi, nonostante le due punizioni di Jackman, fanno pendere la bilancia a favore della formazione di Brunello che nel finale però subisce un’altra meta tecnica, prima di chiudere definitivamente i giochi con la meta di Van Zyl.

Verona-Valsugana: è un derby nervoso quello che va in scena nella città scaligera, con i padroni di casa a piegare le resistenze dei rivali per 20-15. Roden manda gli ospiti sullo 0-3, ma la meta di Silvestri e il piede di Mckinney ribaltano le cose, sino a quando la segnatura di Pivetta non fissa le cose sul 10-8 all’intervallo. La ripresa si inaugura con un altro piazzato di Mckinney a cui fa eco successivamente la meta di Cruciani. Si va sul 20-8, ma nel finale succede di tutto. Il Valsugana assalta il fortino veronese causando due ammonizioni nel XV rivale. Arriva la meta di Maso che riapre le cose. Il tempo è praticamente scaduto. Si scatena una rissa. Un terzo uomo del Verona finisce sul taccuino del direttore di gara. Si gioca dodici contro quindici, ma gli uomini di Polla Roux – nonostante gli venga accordata una punizione per provare a completare la rimonta – non riescono ad andare nella metà campo rivale.

Classifica: Petrarca 35, Valorugby 34, Calvisano 29, Fiamme Oro 29, Rovigo 29, Mogliano 25, Medicei 21, Viadana 20, San Donà 18, Lazio 10, Verona 9, Valsugana 8.

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